Bari (Puglia) – Viso dolcissimo ma determinata. Lei si chiama Francesca Cicirelli e ha voluto raccontarci la sua storia incredibile che l’ha coinvolta in una imbarazzante performance dell’INPS nei riguardi di chi come lei ha una patologia che non dovrebbe essere sottoposta a revisione a meno che Francesca non abbia ricevuto un miracolo o che la scienza abbia saputo trovare una terapia innovativa….rivoluzionaria. Ma non solo!
Inizia così il racconto di Francesca: “INPS AL 100% SORDO E CIECO VERSO LE PERSONE DISABILI! VERGOGNOSA E TRISTE STORIA!“
Sempre più spesso si ascoltano bei paroloni, che rimangono tali, nei confronti delle persone disabili: rispetto, diritti, inclusione, integrazione, la lista potrebbe continuare con tanta altre belle parole. Parole che molto spesso restano parole e alle quali non susseguono degli interventi ben progettati e mirati. Inoltre, ciò che suscita maggiore indignazione è che molto spesso chi lede i diritti delle persone disabili sono gli Enti predisposti al riconoscimento e alla tutela di tali diritti.
Vi racconto la mia avventura iniziata qualche mese fa e conclusasi ieri, in un modo a dir poco vergognoso, che ha come altro principale protagonista della storia, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Francesca però vuole spiegare nel dettaglio cosa gli è accaduto, nella speranza che ci siano immediate prese di posizione affinché l’umiliazione che ha subito non si possa più verificare anche nei confronti di tanti altri disabili:
“Siamo alla fine del mese di Marzo quando ricevo una lettera da parte dell’INPS, mediante la quale mi viene chiesto di presentarmi, in data 22 giugno 2017, presso il Centro Medico Legale INPS di Bari, nonché Direzione Provinciale, sito in Lungomare Nazario Sauro, 41, per un controllo di revisione dello stato di invalidità.
Mi chiedo: ma data la patologia da cui sono affetta, non sono esente da questo controllo di revisione? La risposta è affermativa! Infatti allegata alla lettera di invito è riportato un estratto del D.M. del 2 Agosto 2007, che elenca le patologie rispetto alle quali sono escluse le visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante (v. Allegato Elenco patologie esenti 1-2).
Dunque, dato che è indiscutibile, in riferimento al provvedimento legislativo e alla mia patologia, l’inutilità di questa visita di controllo, decido di contattare la presidenza del Comitato 16 novembre per riferire di questa lettera di invito Inps e trovare insieme delle soluzioni perché venisse rispettato il mio diritto.
Immediatamente, la dott.ssa Lamanna, si rende disponibile a contattare il Dott. De Lucia, anch’egli presente insieme al Comitato 16 Novembre, al Tavolo Istituzionalizzato Nazionale per la Non Autosufficienza, per metterlo a conoscenza di questa situazione e per domandargli come procedere. Il Dott. De Lucia in brevissimo tempo risponde dicendo di contattare il Dott. Cassiano, il quale provvederà alla risoluzione di questa spiacevole situazione. Riferitomi questo dalla Lamanna, contattato per email il Dott. Cassiano.
Passano i giorni ma nella mia casella di posta non giunge alcuna risposta, da parte del Dott. Cassiano, pertanto, lo sollecito con un’altra email. Passano tanti e numerosi giorni e ancora niente. Pertanto, la settimana precedente alla visita prevista, chiedo alla Dott.ssaLamanna di interpellare il De Lucia informandolo della mancanza di risposte da parte del Dott. Cassiano, ma sembra che il Dott. De Lucia recepisca in modo errato il senso del messaggio e anch’egli come il Dott. Cassiano non dà risposte. Può questo considerarsi un atteggiamento rispettoso verso le persone disabili!?
Arriva il 22 Giugno. Che faccio? Vado a questa visita, che non ha motivo d’esserci, o rischio che mi venga sospesa ogni prestazione erogata dall’Ente? Decido di andare alla visita con tutte le difficoltà del caso, considerando anche che la sede dell’Inps dista oltre 50km dal mio luogo di residenza!
Arrivo presso la sede Inps e qui trovo quello che minimamente ti aspetteresti di trovare presso un Ente, che quotidianamente è frequentato da persone con ogni forma di disabilità…
Subito dopo l’entrata al plesso è presensIte una scalinata, per il cui superamento è disposto un montacarichi. La guardia giurata in servizio lo aziona e subito gli faccio notare che la piattaforma è un po’ piccola e forse inadatta al sollevamento di carrozzine motorizzate. Ma non mi arrendo…in fin dei conti sono all’INPS…è possibile che il montacarichi non sia adeguato? Fiduciosa salgo sul montacarichi ma…sorpresa: la sbarra di sicurezza elettronica non riesce ad abbassarsi, trova l’impedimento della mia testa e del mio corpo. (v. Allegato Foto montacarichi INPS 1-2).
Anche la guardia si rende conto dell’inadeguatezza del montacarichi e così decide di comunicare la situazione ai medici della commissione.
Mi comunica di aspettare lì, ai piedi della scalinata, perché i medici della commissione sarebbero scesi per effettuare visita lì. È mai possibile svolgere adeguatamente una visita medica in quel posto? E la riservatezza e la privacy del paziente in che modo vengono tutelate effettuando una visita medica in un punto in cui c’è un passaggio continuo di persone!???
Vabbè aspetto…
Alcuni minuti d’attesa e la un’altra triste e simile avventura ha inizio. Arriva una signora con una carrozzina manuale e anche lei, come me, non riesce ad utilizzare il montacarichi, questa volta perché la sua carrozzina ha una larghezza più ampia della piattaforma del montacarichi. Ora siamo in due, ad attendere la Commissione medica, lì ai piedi di una scalinata presso un Ente che quotidianamente deve accogliere persone disabili ma si dimostra inaccessibile per essi! Sono lì da appena 10 minuti e siamo già in due a trovarci in questa umiliante posizione! Quindi, mi chiedo, quante persone si trovano quotidianamente in questa situazione!? È mai possibile che nessuno, che ha delle responsabilità presso l’Ente, se ne sia accorto!??? Ieri è toccato a me…e domani!?
Tali situazioni umilianti e irrispettose nei confronti dei disabili devono cessare di esistere!
Non bastava il disinteresse della dirigenza a porre rimedio a una richiesta di visita inopportuna…!”
Francesca è sconcertata e per questo manda un messaggio pubblico:
DUNQUE, CHIEDO AI RESPONSABILI, CHE VENGA NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE RISOLTA TALE PROBLEMATICA ATTRAVERSO LA SOSTITUZIONE DEL MONTACARICHI, CON UN MONTACARICHI PIÙ ADEGUATO, O VENGA MESSA IN ATTO OGNI ALTRA SOLUZIONE IDONEA A CONSENTIRE L’ACCESSO ALLE PERSONE DISABILI! ATTENDO RISPOSTE E SOPRATTUTTO I RELATIVI INTERVENTI!
Francesca prima di salutare chiosa: “E a proposito di sprechi mi preme aggiungere che i soldi per quella commissione che mi ha esaminato nonostante la mia patologia lo escludesse, sono uno spreco di denaro pubblico!!!“
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