GRANDI SFIDE. Maratona Roma Ostia: Claudio Palmulli, il sogno è tuo!

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Sguardo serio, concentratissimo. Così si presentava stamattina Claudio Palmulli dentro le griglie prima della partenza alla Maratona 2017 Roma-Ostia. La sua sfida era nata dal suo cuore e il suo grande coraggio. A FreedomPress Palmulli aveva annunciato lo scorso luglio 2016 l’inizio dei suoi allenamenti, un percorso pieno di sacrifici per tagliare il traguardo con una carrozzina normale e 21 chilometri da vivere prima nella sua testa e poi con allenamenti di resistenza fisica e psicologica.

Claudio ci raccontava del suo progetto e come Monica Cattaneo si era attivata fin da subito per la parte burocratica della maratona. Claudio confessava la sua volontà di impegnarsi in qualcosa molto più grande di lui: “Attraversare il ponte a New York mi  ha stimolato e fatto capire che dovevo andare oltre, per me stesso e per le tante battaglie che combatto da sempre e voglio continuare a proporre”.

Claudio ieri, scriveva:

“Domani dimostrerò a tutte quelle persone che si piangono addosso …
Che nella vita chi osa vince …
Perché tutto è possibile se si vuolePerché nonostante tutto tagliare un traguardo di 21 km mi dicevano fosse impossibile …
È io lo renderò possibile ..
Perché non è una disabilità a fermare un sogno ..

Dovrei ringraziare tutti Ma il primo ringraziamento va a me stesso ..
Che fin da subito ci ha creduto …
Poi agli altri”

Oggi Claudio ha partecipato alla mezza Maratona di Roma 2017. Ben 21 chilometri, solo con la sua forza delle braccia e del suo pensiero. Sguardo fisso, concentrato, non si è concesso a nessuno, solo con la sua promessa solenne e quel percorso fatto di allenamenti quotidiani e spuntare il numero dei giorni sul calendario che sarebbero mancati a questo appuntamento con se stesso.

Oggi Claudio mi ha fatto commuovere, sentire Monica gridare, starti al fianco supportarti, tuo padre, Mister Ok, sempre vicino, il tuo angelo custode in questa giornata memorabile che ha insegnato a molti di noi, che nulla è impossibile. NULLA.

Un tuo amico, Fabio scrive sulla tua bacheca:La forza di volontà che distingue tra chi vuole qualcosa e chi si piange addosso per un nulla.. la forza di Claudio spero possa regalare qualcosa a ognuno di noi… e se non bastassero le immagini sentite anche l’audio di Monica per capire quante emozioni quanto amore c’è intorno a un eroe.. Grande a dir poco.”

L’allenatrice Maria Rosaria Mezzullo scrive a Claudio:

 “Ci sono cose che non si possono spiegare a parole.. Quando ti ho visto scendere dalla C.Colombo con Monica e tuo padre ho cominciato solo ad urlare. Più ti avvicinavi a quel traguardo tanto sognato, più la gente applaudiva e parlava solo di te!! Ho guardato il timer e mi sono detta “cavolo mi ha fatto piangere e ha fatto pure un tempone. Poi quell’abbraccio..le parole che non venivano fuori per l’emozione e, la gente che continuava a fermarti e a complimentarsi con te come se fossi un eroe!! Lo sport è anche questo..anzi è soprattutto questo. A quel traguardo oggi ho visto delle scene uniche. Ho visto gente prendersi per mano tagliare il traguardo, altri sorreggersi senza rallentare, altri andare più piano per aspettare la fidanzata..Ciascuno con la propria storia, ciascuno con il proprio obiettivo. Ma tu, Claudio Palmulli, con Monica e tuo padre hai scritto la pagina più bella di questa edizione della Roma-Ostia. Grazie”.

Contattiamo Claudio, prima i complimenti, poi chiediamo il suo primo ricordo in questo giorno davvero importante per lui:All’arrivo è venuta Maria Rosaria Mezzullo, la mia personal trainer. È  stato un momento bellissimo! Perché solo chi come lei mi ha allenato conosce quello che sto facendo e i limiti che ho dovuto superare“.

Claudio oggi hai vinto molto di più superando quel traguardo. Non solo hai mantenuto la promessa di partecipare, ma lo hai fatto con grande stile, quello che solo i seri professionisti dello sport lo hanno cucito addosso e sanno regalare sogni e onorare impegni. Sanno donarsi.

Ma questo fondamentalmente è il tuo sogno. Complimenti Campione.

Chapeau!

 

 

 

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