Instagram, Facebook, l’allarme Europol. Il video che i genitori dovrebbero vedere con i figli

 

di Cinzia Marchegiani

Sembra una realtà lontana, eppure basta chiedere ai propri figli come vengono contattati su Instagram o altri social, e quante persone giornalmente provano a minare la loro privacy con proposte allettanti, o richieste di amicizie. Il nemico ha un volto sconosciuto che usa immagini rubate chissà dove per creare profili appetibili, credibili e con questo passa tutto il giorno a contattare persone, in base al sesso e età con l’intento di far cadere nella trappola l’internauta che gli accetta l’amicizia.

Stiamo parlando di un crimine odioso e silenzioso. Si chiama coercizione ed estorsione sessuale online .

Per i criminali ogni persona che abbia un profilo Facebook, Instragram è una potenziale vittima da circuire con l’inganno. Per chi pensava che solo le ragazze fossero l’oggetto di truffe on line, vi dovrete ricredere. Nella società di oggi dove la vita personale viaggia on line, internet diventa l’esca con cui i criminali e/o pedofili intercettano le proprie vittime, non ha importanza il genere o l’età.

Solitudine, voglia di emergere, loro si insinuano nella mente e nei desideri dei giovani ragazzi, e delle persone anche più grandi e tac…la trappola scatta.

Direte: “Ma dai, chi ci casca!?”

Eppure sui social come Instagram e Facebook si creano profili perfetti, di giovani ragazze/i o modelle/i, sembrano reali, come le loro foto postate e i loro video che raccontano dei loro momenti di vita. Profili banali, o pieni di eventi di giovani ragazzi e ragazze che ce l’hanno fatta nel mondo della moda e ti chiedono amicizia, poi quando si entra in confidenza ti fanno l’offerta, come a voler condividere e aiutarti in un percorso professionale e lanciano l’amo: “Guarda che anche tu hai dei potenziali, ti faccio entrare nell’agenzia dove lavoro“.

Oppure dall’altra parte c’è una ragazza gentile e bella, un profilo accattivante, foto… tantissime, la vittima le visiona e si convince che non può essere un fake così quando la relazione diventa più intima una frase accompagnata da un emoticon ti chiede di metterti nudo davanti alla webcam, lei d’altronde proprio in quel momento è in video e si è mostrata in mutande e reggiseno on line.

VIDEO EUROPOL

 

 

 

Nella trappola cadono uomini, donne e ragazze/i. Dall’altra parte ci sono criminali che ti minacciano di rendere pubbliche le tue foto o video, per tacere chiedono un pagamento immediato, oppure puoi trovare un pedofilo a cui i soldi non interessano perché ha altre mire.

IL VIDEO CHE I GENITORI DOVREBBERO VEDERE CON I PROPRI FIGLI. EUROPOL LANCIA UNA CAMPAGNA DI ALLERTA

Questa è la campagna che l’Europol ha lanciato: “Dì di no!”

Se questo succede a te: #SayNo! Cercare aiuto. Dillo a un amico o ad un adulto di cui ti fidi o segnalalo alla polizia. Non sei solo.

Sei una vittima? Ottenere aiuto. segnalalo. Siamo qui La tua vita è online. Proteggilo!

Europol lancia una campagna di sensibilizzazione e avverte: “I trasgressori possono tentare di avvicinarsi a te online per ottenere foto o video di te. Per raggiungere questo obiettivo, cercheranno di farti sentire speciale fingendo di essere tuo amico. Potrebbero dirti cose carine per ottenere la tua fiducia. Possono anche attirarti in conversazioni sessuali e compiere atti sessuali online. Una volta che riescono a ottenere le tue foto o video sessuali, potrebbero chiederti di inviarne di più o chiederti dei soldi, minacciando di pubblicare le immagini su Internet o di condividerle con i tuoi amici e familiari se non fai come ti dicono. Possono essere molto abili nel farti sentire in colpa per quello che è successo per impedirti di ricevere aiuto“.

Europol invita le vittime a chiedere aiuto. Nessuno è solo: “Sebbene questo comportamento possa anche esistere nell’ambiente di un pari, questo consiglio si concentra sulle attività criminali condotte dagli adulti. Questa persona non è una persona di cui dovresti fidarti. Questo è un criminale e dovrebbe essere perseguito. Molte vittime non cercano aiuto o riferiscono alla polizia perché sono imbarazzate per il materiale che ha il perpetratore o perché non sono consapevoli di essere vittime di un crimine“.

Il crimine non dorme mai, e su internet il gioco sporco è ancora più semplice. Sull’illusione di un profilo creato secondo criteri strategici la vittima verifica e si convince della credibilità di quella persona, ma una foto inviata o un video che verrà registrato diventa l’arma potente del ricatto psicologico. Si riesce a vincere solo uscendo dalla solitudine, pensando anche altri sono stati ingenui come te e occorre saper chiedere aiuto e poi denunciare.

IL LINK PER LE SEGNALAZIONI  PER OGNI PAESE MEMBRO DELL’UE, DIGITARE QUI

 

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