L’eroe gentile, Nicola Calipari. La Questura di Roma ricorda lo 007 che morì sotto il fuoco amico

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Nicola Calipari, un eroe gentile. Il sacrificio di un uomo fedele alla propria coscienza, la sfida quotidiana di tenere alto l’onore dello Stato. E i valori di umanità tenuti controvento, anche sotto un tracciato rosso di proiettili che spezzano una vita, proprio nel giorno del compleanno del figlio Filippo e della madre Rachele.

Quello di Calipari è stato il primo volto di un agente segreto svelato nei telegiornali della sera. Il primo nome ufficialmente accostato all’immaginario connesso ai Servizi segreti.

Affermava Calipari: Io ho fiducia che ce la faremo ad avere un Servizio segreto di cui il Paese possa avere fiducia e rispetto. Se continuiamo a lavorare così, presto – e sono pronto a scommettere – l’Italia potrà guardare alla sua Intelligence non dico con orgoglio ma almeno con affidamento”. Dieci anni dopo quella terribile notte di Baghdad, almeno queste parole si sono realizzate.

ROMA. CERIMONIA IN QUESTURA IN RICORDO DI NICOLA CALIPARI

 

Ieri, il 5 marzo 2018 la Questura di Roma con una cerimonia ricorda Nicola Calipari. Esiste un’opera bassorilievo dal 2014 che ne  ricorda l’uomo e il poliziotto all’interno dell’edificio:

Nicola Calipari, il funzionario di Polizia ucciso nel 2005 a Bagdad in Iraq, è stato commemorato presso la questura di Roma dal capo della Polizia Franco Gabrielli, dal questore Guido Marino, dal direttore del Dis Alessandro Pansa, dai familiari e dai colleghi che ne hanno ricordato le qualità umane e professionali. Dopo un lungo servizio nella Polizia di Stato, Calipari era stato assegnato ai Servizi di sicurezza dove aveva ricoperto ruoli di grande delicatezza come l’ultimo in cui perse la vita

L’EROE GENTILE

Nicola Calipari, eroe gentile, il dirigente del Sismi che perse la vita a Baghdad nel 2005 nelle fasi successive all’operazione intelligence, una lunga trattativa condotta personalmente proprio da Calipari,  riuscì a liberare la giornalista del ‘Manifesto’, Giuliana Sgrena.

Il Comparto d’intelligence raccontava a dieci anni dalla sua morte gli attimi esatti di un momento che rimarrà inciso nella storia italiana, ma non solo:

È la sera del 4 marzo 2005, a Baghdad: su una Toyota Corolla di color grigio, con targa irachena, viaggiano Nicola Calipari, un altro agente dell’Intelligence e Giuliana Sgrena, giornalista del ‘manifesto’, rapita un mese prima in Iraq. L’auto si dirige verso l’aeroporto. La delicata partita con i sequestratori è andata a dama: la giornalista è stata liberata, ora si tratta solo di portarla al sicuro e predisporre il volo di rientro in Italia per restituire la donna all’abbraccio dei suoi cari e della Nazione. All’improvviso, la tragedia. Una pattuglia della guardia nazionale statunitense è in servizio di vigilanza sulla ‘Route Irish’, la strada che collega il centro di Baghdad con l’aeroporto. Il Block Point 541 è stato approntato in previsione del passaggio di un convoglio con a bordo l’ambasciatore americano. Arriva la macchina con a bordo Calipari e finisce sotto il fuoco dei soldati americani: lo 007 italiano, direttore del Reparto Ricerche del Sismi, muore. Giuliana Sgrena rimane ferita. Il militare statunitense Mario Lozano, sarà poi accusato di aver esploso i colpi mortali.”

 

 

Oggi sono 13 anni anni dal giorno in cui Nicola Calipari, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sacrificava la propria vita. Raccontare la sua storia per gli uomini dell’intelligence non è solo il ricordo di un anniversario che apre o chiude cicatrici, ma un momento di Cultura Intelligence e lo mettono nero su bianco:

Significa per le donne e gli uomini del Comparto andare alle radici e rinnovare scelte profonde di vita. Vuol dire operatività ma anche pensieri lunghi.Fermarsi per un momento a sottolineare, nel vento di Forte Braschi, che anche l’Intelligence ha i suoi eroi. Non sono gli 007 dei film ma i ‘Bond veri’, quelli della porta accanto, gli uomini e le donne con cui non puoi farti i selfie ma sai che ci sono e lavorano per la sicurezza di tutti. Per ognuno di noi c’è un ultimo miglio, una strada da imboccare che ci porta a prendere delle scelte. A confermarle o negarle. Sull’ultima curva di una strada irachena, un uomo Intelligence ha compiuto fino in fondo il suo dovere.”

 

Il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica dedicò l’anno 2015 all’eroe gentile con una una serie di eventi, a cominciare dall’apertura dell’anno accademico della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica: “Lo facciamo anche con questo contributo che non è solo un libro ma è un momento, alto, di Cultura Intelligence”.

IL LIBRO. NICOLA CALIPARI. UN EROE GENTILE

 

 

Il Quaderno speciale dedicato a Nicola Calipari è consultabile in formato PDF (5,5 MB) e − per quanti utilizzano smartphone, tablet ed e-reader − anche in formato ePub (197 kB). Pensieri, racconti, riflessioni che elevano ciò che l’uomo riesce a creare con la sua sensibilità, intelligenza e umanità.

 

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