di Cinzia Marchegiani
Regione Piemonte – La Regione Piemonte affronta l’epidemia “mediatica” riguardo la meningite. Con un comunicato spiega che non ritiene necessario modificare l’attuale offerta vaccinale contro le meningiti batteriche: “I casi di meningite meningocococcica che si verificano nella nostra regione sono del tutto rari e in diminuzione”.
L’Italia è in delirio, purtroppo le persone sono state terrorizzate dai lanci in tv e sui giornali dei casi registrati in Italia sulla meningite, molti dei quali virali, molti hanno colpito persone che erano state vaccinate. Ma la psicosi ha preso il sopravvento perché fare leva sulle paure è un gioco facile e disonesto che però sta mettendo in tilt ospedali e Asl per le richieste dei vaccini antimeningite spesso senza alcuna reale necessità. Insomma l’epidemia mediatica e non quella del contagio ha condizionato scelte e alimentato paure che hanno messo in seria difficoltà i servizi vaccinali delle Asl per le richieste pressanti da parte dei cittadini che vorrebbero fissare un appuntamento ravvicinato per la vaccinazione contro il meningococco.
La Regione Piemonte quindi lancia un chiaro messaggio: “L’attuale calendario prevede in offerta attiva e gratuita la vaccinazione contro la meningite da Haemophilus influenzae b e pneumococco sotto l’anno di età (3°-5°-11° mese), la vaccinazione contro la meningite di tipo C a 13-15 mesi e ai ragazzi di 15-16 anni. A questi vaccini si aggiunge per i nati dal 1° gennaio 2017 – seguendo le indicazioni del nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019- la vaccinazione contro il meningococco B offerta attivamente e gratuitamente (sono 4 dosi somministrate a partire dai 2 mesi di vita), mentre il vaccino contro il meningococco C per gli adolescenti (a 15-16 anni) verrà sostituito da un vaccino tetravalente che protegge contro la meningite di tipo ACWY“.
In Piemonte, a partire dal 2008, l’andamento dei casi di malattia invasiva da meningococco mostra una riduzione significativa, pari in media a 1 caso in meno ogni anno su tutta la popolazione piemontese.
Nel 2016, l’incidenza è di 15 casi (5 sepsi e 10 meningiti), pari a 3 casi per 1.000.000 abitanti. Il dato registrato nel 2016 non altera il trend decrescente registrato dal 2008.
Il valore massimo di incidenza si riscontra nel 2009 (6 casi per 1.000.000 abitanti), anno che precede l’introduzione della vaccinazione antimeningococco C in regione.
La letalità per malattia invasiva da meningococco – ci tiene a precisare a Regione Piemonte – è in media inferiore a 2 decessi per anno.
Questi i dati relativi ai casi censiti
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