mercoledì, 11 Dicembre 2024

Il caso. EFSA malata di conflitti d’interesse? Il CDA cambia le procedure per rinnovo nel 2018 dei gruppi scientifici

 

di Cinzia Marchegiani

L’EFSA, European Food Safety Authority, è stata al centro di importanti accuse riguardo i conflitti d’interesse dei gruppi scientifici e professionali al suo interno tanto che il Corporate Europe Observatory  (CEO), fondazione gruppo di ricerca che espone e sfida l’accesso privilegiato e l’influenza ottenuta  dalle corporazioni e dai loro gruppi di lobby nell’elaborazione delle politiche dell’UE, ne ha pubblicato una cronologia partendo dal settembre 2010 fino ai giorni nostri, giugno 2017.

Il Corporate Europe Observatory aveva pubblicamente evidenziato come “Ogni anno l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è stata colpita da scandali di conflitto di interessi. Il conflitto di interessi è ancora abbondante nei pannelli dell’EFSA, con quasi la metà (46%) degli esperti attuali nei pannelli dell’EFSA in un conflitto di interessi finanziario, secondo la nostra valutazione. Per quattro anni di fila, il Parlamento europeo ha chiesto che l’EFSA diventi indipendente dall’industria alimentare. Il 21 giugno 2017, il consiglio di amministrazione dell’agenzia voterà nuove regole di indipendenza per gli esperti dell’agenzia. Data la riluttanza dell’agenzia di cambiare, temiamo che la situazione non migliorerà veramente”.

La missione dell’EFSA è quella di fornire consulenza scientifica indipendente alle istituzioni europee in materia di sicurezza alimentare. La valutazione dei rischi legati ai prodotti dell’industria rappresenta circa i due terzi del suo carico di lavoro, i più noti gli OGM, il Glifosato. 

CONFLITTI E SCANDALI SOTTO LENTE DEL CEO. Nel 2013 Corporate Europe Observatory ha eseguito una valutazione sistematica di tutti i pannelli dell’EFSA, e ha rilevato che quasi il 60 per cento degli esperti dell’EFSA aveva interessi finanziari diretti e / o indiretti con società i cui prodotti l’Autorità stava valutando. Questi includono i prodotti cittadini europei che metteranno nel proprio carrello della spesa e alimentano le loro famiglie ogni giorno.

“Gli scandali di conflitto di interessi hanno continuato a scoppiare regolarmente (sulla maggior parte dei problemi, ma in particolare gli additivi alimentari, i pesticidi, gli OGM, le raccomandazioni nutrizionali …) fin da quando le ONG ei media hanno scoperto che la politica di indipendenza dell’EFSA è stata sostanzialmente disfunzionale” – sottolineava da poco Corporate Europe Observatory .

Infatti, l’EFSA – ci tiene a sottolienare CEO – non è un’organizzazione scientifica, ma un’agenzia pubblica di regolamentazione, la cui valutazione è la vita o la morte nell’UE per i prodotti regolamentati nelle industrie agroalimentari e alimentari. Seguendo gli interessi finanziari dei suoi esperti esterni punta a molte strutture e tattiche che l’industria utilizza per assicurarsi che l’EFSA dica la cosa ‘giusta’.

CEO in un articolo dedicato in data 11 giugno 2017 evidenziava: “Oggi pubblichiamo una valutazione aggiornata dei dieci gruppi scientifici dell’EFSA (211 esperti), il cui risultato, nonostante gli impegni assunti dall’agenzia per migliorare il suo reclutamento, è solo leggermente migliore: la percentuale di esperti con un conflitto di interesse finanziario è scesa da Dal 59 al 46%. Mentre il progetto di nuova indipendenza dell’EFSA è un miglioramento molto marginale rispetto a quello attuale, riproduce ancora i suoi principali problemi e le lacune. Per illustrare ciascuno dei difetti principali di questa politica, per ciascuna scappatoia pubblichiamo un campione di esperti attualmente seduti sui pannelli dell’EFSA che hanno interessi finanziari nelle società regolamentate (o nei loro gruppi di lobby). A meno che il consiglio dell’agenzia non si impadronisca di sviluppare la nuova politica di indipendenza – che finora è stata chiaramente guidata dalla direzione dell’EFSA per mantenere la propria attività come di consueto nell’agenzia – è altamente improbabile che sia adatto allo scopo. La ragione di questa situazione è semplice: l’EFSA ha poche risorse e ha sempre privilegiato l’eccellenza per l’indipendenza. Tuttavia, questa è una falsa dicotomia: per un pubblico regolatore di sicurezza alimentare, l’eccellenza è impossibile raggiungere senza indipendenza dall’industria alimentare”.

CEO: “EFSA PER PRESERVARE L’INTEGRITÀ DEVE INVITARE UNA GAMMA DI ESPERTI MA POI DEVE DELIBERARE E SCRIVERE LE FASI DEI PARERI SCIENTIFICI AD OPERA DI ESPERTI INDIPENDENTI”

CEO dà una soluzione per preservare l’integrità dell’EFSA, quello di permettere l’accesso alle migliori competenze invitando la più ampia gamma di esperti, compresi quelli dell’industria, ad audizioni dedicate, ma lasciando a deliberare e scrivere le fasi dei pareri scientifici dell’EFSA a esperti indipendenti:

“È difficile capire perché la direzione dell’EFSA non abbia optato per un simile sistema, in atto ad esempio presso l’Agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro e la cui robustezza è stata dimostrata nel recente dramma degli glifosati. Il Parlamento europeo ha richiesto ogni anno negli ultimi quattro anni che, quando l’EFSA nomini nuovi esperti, in linea di principio rispetta un periodo di rafforzamento di due anni per gli interessi finanziari in tutte le società regolamentate (e organizzazioni finanziate da loro). Ma la gestione dell’EFSA è stata contraria all’idea sin dall’inizio. Oggi, tutti i segnali ricevuti da questa agenzia sono che semplicemente non lo farà. Speriamo che il consiglio di amministrazione dell’EFSA ci dimostrerà sbagliato“.

EFSA, IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA MISURE PER ELIMINARE I CONFLITTI DI INTERESSE E SALVAGUARDARLA DA INDEBITE INGERENZE 

L’EFSA ci riprova a cambiare politica interna, Il Consiglio di amministrazione di EFSA (European Food Safety Authority) proprio il 21 giugno 2017 ha approvato una serie di misure per rafforzare ulteriormente l’imparzialità dell’Agenzia al fine di salvaguardarla da indebite ingerenze.

L’EFSA SPIEGA: “Le nuove regole saranno applicate nelle procedure di rinnovo della composizione dei gruppi scientifici (panel), il cui mandato inizia nel 2018”.

Le misure fino ad oggi in atto comprendevano: dichiarazioni sull’assenza di potenziali conflitti di interessi professionali e finanziari di tutti i membri dei gruppi scientifici, del comitato e dei gruppi di lavoro; una serie di meccanismi utilizzati per risolvere i conflitti; controlli a campione; periodiche revisioni e controlli esterni effettuati dalla Corte dei conti europea, dal Servizio di audit interno della Commissione europea e da soggetti esterni.

Le nuove misure includono:

  • una nuova definizione di ciò che costituisce un conflitto di interessi, che allinea l’EFSA alle norme più recenti adottate dalla Commissione europea per i suoi comitati di esperti
  • un insieme completo di regole sull’astensione professionale per incompatibilità: gli esperti esterni saranno automaticamente esclusi dall’adesione ai gruppi scientifici dell’EFSA se nei due anni precedenti abbiano collaborato con organismi che operano in aree connesse al mandato dell’EFSA in qualità di dipendenti, consulenti o esperti scientifici. Le regole di sbarramento si applicano anche ad esperti che nello stesso periodo abbiano ricevuto finanziamenti alla ricerca da tali organismi
  • il requisito che gli esperti dichiarino la percentuale dei loro guadagni annui ricevuti da qualsiasi organizzazione, organismo o società le cui attività ricadano nelle aree di attività dell’EFSA. Tali informazioni saranno pubblicate e usate come parte integrante della valutazione delle dichiarazioni
  • la pubblicazione dell’elenco delle organizzazioni partner dell’EFSA come autorità nazionali e internazionali, università o istituti di ricerca
  • gli esperti degli Stati membri che partecipano a riunioni di revisione tra pari sono soggetti alle stesse misure di verifica e trasparenza degli esperti dei gruppi scientifici.

Bernhard Url, direttore esecutivo dell’EFSA, ha dichiarato: “Sono lieto che il nostro organo direttivo ci abbia dotato di un insieme così stringente di misure. La consulenza scientifica dell’EFSA vale poco se non è affidabile, e il pubblico ci concederà tale fiducia solo se vede che siamo indipendenti “.

Ce lo auguriamo tutti che l’EFSA possa essere indipendente dalle lobby.  Il potere delle lobby è un fatto accertato, meno lo è se i gruppi di ricerca che dovrebbero tutelare il benessere del pubblico, salute e ambiente sono coinvolti direttamente o indirettamente con i gruppi professionisti dell’EFSA.

Il CEO il 12 luglio 2017 evidenziava un ulteriore fatto singolare:L’industria dei pesticidi ha avvantaggiato l’accesso alla valutazione di sicurezza dell’Egenzia europea per la sicurezza alimentare di glifosato. Poco prima che l’agenzia abbia rivelato la sua valutazione di sicurezza per l’erbicida più diffusa nel mondo, i rappresentanti del settore sono stati invitati a presentare richieste di redazione e sono state addirittura in grado di modificare i documenti all’ultimo minuto. L’EFSA sostiene che questa è una pratica normale. Gli esperti dei pesticidi degli Stati membri dell’UE si riuniranno il 19 luglio per discutere la proposta della Commissione europea per una reautorizzazione di glifosato di dieci anni”.

Il resto è storia…

Ricordiamo che La Monsanto ha brevettato il Glifosato negli Anni 70. Continua ad essere uno dei suoi prodotti di punta, anche se il brevetto è scaduto nel 2001. E’ il diserbante più diffuso nel mondo e anche in Italia, che ne ha usato 1795,1 tonnellate nel 2012, mentre nel 2011 in tutto il mondo ne sono state vendute 650.000 tonnellate.

UE RINNOVA L’AUTORIZZAZIONE DEL GLIFOSATO FINO A DICEMBRE 2017 IN BASE ALLA VALUTAZIONE DELLA STESSA EFSA

Dal momento che l’EFSA ha giudicato sicuro il Glifosato, nell’estate 2016 l’UE ne ha rinnovato l’autorizzazione all’uso fino al 31 dicembre 2017 in attesa di una valutazione aggiuntiva da parte dell’ECHA, l’agenzia europea per le sostanze chimiche che però sembra aver già dichiarato che il glifosato non cancerogeno.

Ecco cosa ha deciso la Commissione UE: Pesticidi: dopo che gli Stati membri dell’UE non assumono la responsabilità della decisione sull’estensione degli glifosati, la Commissione estende l’approvazione finché l’Agenzia chimica europea non pubblica il proprio parere:

Di conseguenza, tenuto conto della valutazione scientifica estremamente approfondita e rigorosa della sostanza attiva da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e delle agenzie nazionali degli Stati membri, la Commissione ha esteso l’approvazione del glifosato per un periodo di tempo limitato, Fino al più tardi entro la fine del 2017. Entro la fine del 2017, Un ulteriore parere sulle proprietà del principio attivo è atteso dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), l’agenzia competente dell’UE per la valutazione dei dossier per la classificazione delle sostanze chimiche. Il suo parere sarà pienamente preso in considerazione al momento di decidere sui passi successivi.

TO BE CONTINUED…

 

Fonti

Recruitment Errors

EFSA: conflicts of interest on board

Conflicts of interest scandals at EFSA: A non-exhaustive chronology of recent events

 

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