Vittime di Malasanità. RAI: “Stop cautelativo allo spot ‘Obiettivo Risarcimento'”…per ora!

 

di Cinzia Marchegiani

Uno spot per supportare le vittime di malasanità lanciato anche dalla rete ammiraglia ha immediatamente incassato disapprovazione da parte del mondo medico tanto che la FNOMCeO – Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – è entrata a gamba tesa producendo una petizione online “al fine di evitare su canali pubblici, arrechino danno al Servizio Sanitario nazionale, che, nonostante tutte le difficoltà, assicura elevati livelli certificati di tutela della salute e di assistenza ai cittadini“.

Obiettivo Risarcimento è la prima società italiana di tutoring per le vittime di malasanità, finalizzata all’ottenimento di un giusto risarcimento.

FNOMCeO E “OBIETTIVO DIGNITÀ: “I MEDICI LANCIANO LA PETIZIONE ONLINE CONTRO LO SPOT CHE SOLLECITA RISARCIMENTI DANNI IN AMBITO SANITARIO”

Il 28 dicembre 2018 FNOMCeO – Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – tramite il suo sito ufficiale aveva avviato una petizione online per chiedere al Ministro della Salute, Giulia Grillo, di sollecitare ‘l’adozione di strumenti di controllo preventivo, al fine di evitare che messaggi distorti, veicolati su canali pubblici, arrechino danno al Servizio Sanitario nazionale, che, nonostante tutte le difficoltà, assicura elevati livelli certificati di tutela della salute e di assistenza ai cittadini’.

La FNOMCeO spiegava: “È questo il primo intervento messo in atto dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, come reazione alla messa in onda, anche sulle reti Tv della Rai, del nuovo spot di una società nota per intentare – e sollecitare – azioni di rivalsa, anche temerarie, verso il Servizio Sanitario nazionale da parte di pazienti che non si ritengano soddisfatti delle prestazioni ricevute. L’appello, pubblicato nella tarda serata di ieri sulla piattaforma avaaz.org, che rilancia appelli internazionali a tutela dei diritti umani, ha già raggiunto in poche ore quasi 3000 adesioni di medici, pazienti, cittadini, opinion leader.”

“Inutile sottolineare l’allarmismo ingiustificato che simile messaggio ha destato nei cittadini e negli operatori, amplificato dalla diffusione su reti pubbliche – scrive il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, nella petizione -. L’effetto perverso del messaggio non è solo quello di “procurare” clienti alla SRL, ammesso che per una SRL sia davvero un effetto perverso, ma anche quello di incentivare il ricorso alla medicina difensiva come meccanismo di tutela nell’esercizio della professione da parte dei medici. “Purtroppo, in questo modo, si determina nella classe medica la perdita della serenità indispensabile per effettuare le scelte terapeutiche in favore dei pazienti – continua il presidente nel suo appello al Ministro -. Ne deriva, soprattutto, un discredito immeritato per la classe medica che ogni anno per assicurare il funzionamento del SSN, a causa delle gravissime carenze strutturali e di personale, è costretta a effettuare 15 milioni di ore di straordinario non pagato (fonte ANAAO)”.

“Pertanto – conclude Anelli – si chiede che siano attivati tutti gli strumenti di controllo e di repressione degli illeciti, ove ravvisati, a disposizione del suo Ministero.

La petizione è accessibile a questo link: https://secure.avaaz.org/it/community_petitions/Ministro_Giulia_Grillo_Si_usi_la_Rai_per_promuovere_il_Sistema_Sanitario_pubblico_e_la_dignita_dei_professionisti/dashboard/.

RAI, IN DATA 28 DICEMBRE 2018 COMUNICA: “SOSPESO IN VIA CAUTELATIVA SPOT ‘OBIETTIVO RISARCIMENTO'”

La Rai tramite comunicato stampa comunica fa sapere che lo spot per ora sarà sospeso:

“La Rai sottoporrà all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) per una sua opportuna valutazione lo spot pubblicitario ‘Obiettivo Risarcimento’, in onda su canali televisivi Rai dal 26 dicembre al 5 gennaio prossimo, per un totale di 42 passaggi. In attesa dell’esito della valutazione, la Rai ha deciso di sospendere in via cautelativa la messa in onda del suddetto spot”.

La RAI per ora sospende ma su altri canali anche oggi lo spot è stato messo in onda e forse chi non vedeva la tv ora sa di questa campagna pubblicitaria e che ha tempo anche 10 anni per poter fare una richiesta per risarcimento dei presunti danni che potrebbe aver ricevuto in seguito a malasanità e errori medici.

 

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