Alluvione Ravenna. Il Comune mette in quarantena i veicoli elettrici e ibridi. Che futuro ci aspetta?

Il caso e La beffa

 diCinziaMarchegiani

di Cinzia Marchegiani

Ravenna – Sembrava uno dei tanti meme che girano online. Troppo spesso le foto postate sui social racchiudono realtà che invito sempre a confutare però, perchè c’è sempre la possibilità di caricature o informazioni non precise e/o corrette.

Dopo l’alluvione il Comune di Ravenna ha dovuto mettere in quarantena le auto ibride o elettriche, In che modo? 

E’ vero. il Comune di Ravenna dal proprio sito istituzionale e poi dai suoi account social ha diramato questa direttiva rivolta ai cittadini che lasciamo nella sua interezza:


Misure da adottare da parte dei possessori di veicoli elettrici e ibridi

A scopo precauzionale, i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità.

In particolare tali veicoli devono essere posti per 15 giorni in quarantena, devono cioè essere tenuti in spazi esterni, con una distanza tra un veicolo e l’altro, da edifici e da altri veicoli di almeno cinque metri.

Tali misure sono state disposte su richiesta dei Vigili del fuoco.


E allora sorgono molti dubbi sulle imposizioni che l’UE e i vari governi vogliono applicare ai cittadini adducendo che queste nuove tecnologie sono migliori e ecologiche. Vedasi anche il Comune di Roma con la nuova ZTL targata Guialtieri.

Poi ci chiediamo se tutti i mezzi anche dei Vigili del Fuoco/Carabinieri/Forestale/Forze dell’ordine/Ambulanze fossero state ibride o addiritture elettriche (come vorrebbe l’agenda 2030) in caso di allagamento o peggio ancora di alluvione e/o maltempo chi avrebbe effettuato i salvataggi che hanno tratto in sicurezza gli sfollati, chi rimasto incastrato tra le rovine. Chi avrebbe  strappato dalla morte le persone in difficoltà?

E poi ancora, cosa accadrebbe in una collettività se tutti, dico tutti, non potessero utilizzare la propria macchina?

Un’altra domanda è lecità. Dove si troverebbe in ogni città o nei comuni lo spazio adeguato per mettere in quarantena e quindi in sicurezza anche per i cittadini le auto elettriche e ibride se tutti i cittadini, oltre le pubbliche istituzioni, avessero provveduto a comprane una?

Non ci vengano a dire che è un problema a cui non avevano pensato. Non ci crediamo! 

Dove sarebbe la sicurezza delle città. aeroporti, ospedali, scuole con questi presupposti? Dove di grazia?


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