Io ti bloGGo…a tua insaputa!

di Daniel Prosperi

Io ti bloGGo…a tua insaputa! Nessuno sa. In Italia non esiste qualcuno che conosce. Non sappiamo di esistere, ecco.

Che bello questo Paese, di santi, poeti e navigatori, ma soprattutto di esaltatori. C’è una corsa alla notizia, con la colonna sonora di “Momenti di gloria” come sottofondo, che uccide ogni verità portando i soggetti oggetto dei pezzi giornalistici a doversi difendere affermando dei nonsense.

Nessuno sa, tornando al concetto iniziale. Tutti vivono situazioni a loro insaputa. 

Ma perché? Questa frase per la prima volta fu usata dall’ex Ministro del MiSE Claudio Scajola, per l’appartamento al Colosseo a lui intestato senza che ne fosse a conoscenza. Ci rendiamo conto che è una presa in giro collettiva, al fine di farci ridere sopra a situazioni di una drammaticità di cui non riusciamo a riconoscere la portata negativa sulla società?

Nell’ultimo caso, è stato aggredito il celeberrimo blog di Giuseppe Piero Grillo (si chiama così, anche se quasi nessuno lo sa) e lo stesso ha utilizzato l’inflazionata frase sopra citata. Il blog, per descrivere meglio, è di proprietà del sig. Emanuele Bottaro, un bravissimo manager del modenese, che registrò nel 2001, quando queste piattaforme online ancora venivano scambiati con il “Blob” di Raitre, questo nome con lo spassionato scopo di sostenere un Beppe Grillo già politicamente maturo il quale all’epoca si limitava ad utilizzare l’ironia e la satira per tirar fuori il meglio dal suo pubblico. Beppe Grillo è un levatore socratico facendo, come la levatrice, partorire idee direttamente agli altri, senza erigersi mai come il migliore.

Quanto sta avvenendo però, è un’implosione della saturazione di inapplicabilità e mancanza di capacità delle troppe persone che hanno dato carta bianca a determinati colleghi cittadini, ritrovatisi eletti senza diletti, vuoti di quei principi che hanno determinato la possibilità di voce anche dell’ultima ruota del carro targato Italia, addirittura mettendo in dubbio che forse sarebbe stato opportuno ritargarlo Europa, guardando al caso della votazione (indotta) sul cambio gruppo in Europarlamento passando alla fazione più europeista che esista, di cui erano appartenenti Mario Monti e Romano Prodi, poi fortunatamente però non avvenuto nonostante l’esito di tifoserie da stadio che continuano a dare tutto per buono, quasi il Grillo parlante di Pinocchio, padrone della verità assoluta.

Ma anche Dio sbaglia, quindi non vi è l’estremo bisogno di affidarsi su tutto ad un uomo che ha avuto il compito strategico di tirar fuori le speranze più nascoste dei cittadini, nulla di più, ma tanto basta poi spettava agli stessi utilizzare la propria testa. Evidentemente, anche loro, ovvero noi abbiamo una mente a nostra insaputa che poco usiamo.

La Politica è Ben Affleck, direbbe Maccio Capatonda.

A mio avviso, ha ragione. Non è uno Stadio su cui chiudersi per tre mesi mentre ci sono milioni di euro di investimento per le periferie, non sono le scie kimike, gli emendamenti a testi scritti da altri, le polizze vita. La Politica è altro. E questo altro va conosciuto, un po’ da tutti. Comunque metterei la firma sul MoVimento 5 Stelle ed anzi aggiungo che li voterò ancora, ma se fossi di Palermo controllerei che non l’abbiano già messa loro.

Così, giusto per non dire alle “Iene” che la mia firma sopra a quel foglio era a mia insaputa!

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