Attivati sul territorio 20 centri di coordinamento e soccorso e oltre 500 centri operativi comunali. Al lavoro sui diversi fronti di intervento – nelle Regioni Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio e nelle Province autonome di Trento e Bolzano – le strutture operative, dagli oltre 5.000 Vigili del Fuoco, ai volontari delle Colonne mobili regionali presenti e operativi sul campo con 7.500 unità, alle Forze Armate.
UN BOLLETTINO CATASTROFICO. 11 MORTI E NUMEROSI FERITI
Restano significativi i disagi nei territori colpiti dall’emergenza che ha provocato la morte di 11 persone e numerosi feriti come riportato dai dati, in costante aggiornamento, delle prefetture.In particolare, in Veneto, il fiume Piave ha raggiunto il colmo di piena nel pomeriggio del 30 ottobre nel comune di Ponte di Piave. Nel Bellunese, a causa di disalimentazioni elettriche e di danneggiamenti ad alcuni tratti degli acquedotti, sono state registrate interruzioni dell’erogazione dell’acqua potabile. In Friuli Venezia-Giulia, il fiume Tagliamento è defluito senza provocare criticità particolari. In Lombardia, in previsione del passaggio della piena del Fiume Serio, è stato istituito un centro coordinamento soccorsi a Cremona. In Liguria, una forte mareggiata accompagnata da raffiche di vento ha colpito Genova e la zona del Tigullio, provocando danni significativi. La mareggiata ha gravemente danneggiato la strada provinciale 227 da Portofino a Santa Margherita Ligure.
In progressivo miglioramento il quadro dei servizi essenziali. Scendono a 160mila le disalimentazioni, 78mila delle quali nei territori tra Belluno e Treviso. Gli interventi di ripristino sono particolarmente complessi a causa della presenza di alberi caduti sulle linee elettriche, ma Terna ed Enel stanno lavorando per ripristinarle il prima possibile. Ancora qualche criticità residua sul traffico ferroviario regionale e nazionale. Le variazioni alla circolazione nei territori colpiti sono puntualmente aggiornate da Ferrovie delo Stato.
Nel Comune di Terracina un tornado ha colpito il cuore di questa comunità, alberi secolari sradicati, case divelte, paura e terrore nelle persone. L’Amministrazione Comunale ha deliberato la richiesta di dichiarazione dello stato di calamita’ naturale per il territorio della Città di Terracina, colpito da straordinari eventi atmosferici il 28 e 29 ottobre 2018, ai fini dell’emissione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile degli atti di gestione dell’emergenza e superamento dello stato di emergenza.
Un sistema perturbato presente sulla penisola iberica determinerà oggi sul nostro Paese un flusso di correnti umide ed instabili sulle regioni più occidentali, in estensione da domani, primo novembre, a gran parte del territorio nazionale.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello emesso nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalla serata di oggi, mercoledì 31 ottobre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere temporalesco, su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Campania e sui settori occidentali di Abruzzo e Molise.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Dalla serata di oggi si prevedono poi venti da forte a burrasca dai quadranti meridionali su Liguria, Toscana, coste del Lazio e Campania. Mareggiate lungo le coste esposte.
ALLERTA ROSSA SU BACINI MONTANI E PEDEMONTANI DEL VENETO. ALLERTA ARANCIONI SU RESTANTI VERSANTI. “Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 1° novembre, allerta rossa sui bacini montani e pedemontani del Veneto e allerta arancione sui restanti settori.
ALLERTA ARANCIONE. Allerta arancione anche sulla Provincia autonoma di Trento, sui settori prealpini della Lombardia, su gran parte del Piemonte e della Liguria, sui settori tirrenici meridionali della Toscana, su parte dell’Umbria, su gran parte di Lazio e Campania e su tutta la Sicilia. Valutata inoltre allerta gialla su quasi tutto il restante territorio nazionale“.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
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