Legge Vaccini. Regione Lazio: “Quasi 90 mila prenotazioni per i nati tra il 2001 e 2016”. Quale genitore conoscerà l’efficacia ottenuta?

 

di Cinzia Marchegiani

Regione Lazio – Primo giorno di scuola per il Lazio per molte realtà. La Regione Lazio ci tiene a presentare l’accesso a scuola di ieri, 11 settembre, con la nuova legge vaccini senza problematica di alcun tipo:

“Vaccini scuola, accesso regolare con l’autocertificazione. Tutti i Call center e i servizi dedicati sono stati potenziati per offrire tutte le informazioni e chiarire eventuali dubbi. Il tutto è stato possibile anche grazie all’attiva collaborazione del personale scolastico e dei genitori degli alunni. Grazie all’autocertificazione regionale, ottenuta in collaborazione con il competente ufficio scolastico, questa mattina l’accesso alle scuole è stato assolutamente regolare e non sono state riscontrate problematiche di nessun tipo”.

NEL LAZIO QUASI 90 MILA PRENOTAZIONE RICHIESTE PER I NATI TRA IL 2001 E 2016. BEN 72.525 SOLO NEL COMUNE DI ROMA
La Regione Lazio fa i conti informando che sono state richieste quasi 90 mila prenotazioni per bambini nati tra il 2001 e 2016. Di queste prenotazioni oltre 72mila provengono dalla città di Roma così suddivise: 50.322 per la fascia da 0 a 6 anni, e 22.203 per la fascia da 7 a 16 anni, le restanti 18 mila dagli altri Comuni del Lazio.
La Regione Lazio ricorda che “Le vaccinazioni possono essere effettuate entro il 10  marzo 2018: sarà necessario dunque per i genitori accompagnare i bambini nella sede della Asl indicata al momento della prenotazione nel giorno indicato.
È possibile scaricare il modulo per l’autocertificazione sul sito www.regione.lazio.it/vaccini. Tutti i Call center e i servizi dedicati di ogni azienda sanitaria del Lazio sono stati potenziati per offrire ai cittadini tutte le informazioni e chiarire eventuali dubbi”.

Per la Regione Lazio i dati dimostrano che le vaccinazioni obbligatorie sono superiori alla media nazionale.

LA LEGGE VACCINI INTERESSATA AD AUMENTARE IL NUMERO DELLE VACCINAZIONI? LA VERIFICA DELL’IMMUNIZZAZIONE DEL MINORENNE NON E’ CONTEMPLATA E QUINDI IMPOSSIBILE CONOSCERE LA REALE CAPACITA’ DI ESSERE TUTELATO IN IN CASO DI EPIDEMIA

Il fine di questa legge è aumentare il numero di vaccinati e quindi delle vaccinazioni mentre secondario sarebbe la verifica dell’avvenuta immunizzazione dei minorenni e quindi la verifica reale della loro copertura di fronte ad un contagio e quindi difesa della stessa salute. I genitori che vogliono verificare l’immunizzazione verso una o più malattie ( e in tal caso evitare vaccini supplementari inutili) dovrà pagare privatamente le analisi specifiche e le richieste dovranno essere anche motivate come spiega al punto numero 3 la lettera circolare recante prime indicazioni operative per l’attuazione del decreto legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”:

3. Immunizzazione a seguito di malattia naturale e esonero. Omissione e differimento Il minore è esonerato dall’obbligo di vaccinazione in caso di immunizzazione a seguito di malattia naturale, che potrà essere comprovata in due diversi modi, tra loro alternativi come descritto nella apposita sezione “Presentazione della documentazione”.
Si tenga presente che il soggetto immunizzato “naturalmente” adempie all’obbligo vaccinale – di norma e nei limiti delle disponibilità del Servizio sanitario nazionale – mediante la somministrazione di vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste l’immunizzazione. Ove tali vaccini non siano disponibili, la profilassi sarà completata utilizzando vaccini combinati.

Si precisa al riguardo che la vaccinazione nei soggetti che hanno già contratto la malattia non è controindicata. (Quindi  la legge obbliga alla vaccinazione con un vaccino combinato se non c’è il monovalente NdR). Nella comunicazione 86414 del 4/8/ 2017 AIFA infatti afferma che “i vaccini monovalenti comporterebbero l’utilizzo di più prodotti medicinali per ottemperare agli obblighi di legge, a fronte della possibilità, di impiegare un unico prodotto medicinale che ha un profilo di efficacia e sicurezza sovrapponibile, in assenza di rischi aggiuntivi nei soggetti precedentemente immunizzati (in seguito a vaccinazione o a contatto con il patogeno selvaggio) per una o più delle componenti in esso contenute. Si precisa infatti che i vaccini multicomponenti non rappresentano una combinazione di più vaccini (intesi come prodotti medicinali) ma un unico vaccino con più principi attivi”.
Si rammenta che, come previsto dal decreto-legge, annualmente l’AIFA pubblicherà sul proprio sito i dati riguardanti la disponibilità dei vaccini in formulazione monocomponente e parzialmente combinati. 

Si invitano, altresì, le Regioni e Province Autonome a sensibilizzare i Pediatri di Libera Scelta e i Medici di Medicina Generale affinché prescrivano la valutazione del titolo anticorpale per patologie soggette a vaccinazione obbligatoria solo nei casi in cui il test sia strettamente necessario, cioè quando abbiano, relativamente al proprio giovane assistito, consapevolezza di vaccinazione effettuata (anche se non documentata) o di avvenuta malattia (non notificata), e limitatamente alle malattie che conferiscono immunità permanente. A tal proposito si sottolinea che non è prevista gratuità per tali test, che sono, quindi, a carico dell’assistito.

Al momento della scrittura della presente circolare, non risultano autorizzati in Italia prodotti vaccinali monocomponenti contro difterite, pertosse, morbillo, rosolia e parotite.

Salvo quanto disposto dal comma 2 del decreto-legge (Avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale), le vaccinazioni obbligatorie possono essere omesse o differite ove sussista un accertato pericolo per la salute dell’individuo, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate che controindichino, in maniera permanente o temporanea, l’effettuazione di una specifica vaccinazione o di più vaccinazioni. Tali specifiche condizioni cliniche devono essere attestate dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta e coerenti con le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità nella Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni ediz. 2009, disponibile al seguente link: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_ pubblicazioni_1947_allegato.pdf. Aggiornamenti di tale guida vengono fatti periodicamente in relazione alle nuove evidenze e saranno disponibili alla medesima pagina web. La Guida alle controindicazioni dettaglia anche le modalità con cui si prevede la rilevazione delle precauzioni e delle controindicazioni alle vaccinazioni. Questa può essere  effettuata con una serie completa di precise e semplici domande, utilizzando la scheda anamnestica standardizzata inclusa nella Guida. Si ribadisce che non sono richiesti esami di laboratorio o altri accertamenti diagnostici da eseguire di routine prima della vaccinazione.

Una malattia acuta grave o moderata, con o senza febbre, può richiedere un posticipo della vaccinazione fino alla risoluzione della malattia (controindicazione temporanea). Una controindicazione temporanea non esonera in modo definitivo dall’obbligo vaccinale.
Le attestazioni relative alla pregressa malattia e alla controindicazione alle vaccinazioni, non essendo certificazioni, dovranno essere rilasciate dai medici gratuitamente, senza oneri a carico dei richiedenti.

Insomma una legge quella voluta fortemente dal ministro Lorenzin e passata grazie al voto finale di fiducia alla Camera che lascia molti dubbi sulla finalità. Di fatto si stanno obbligando i genitori a vaccinare (ricatto?) per l’accesso al nido e alla scuola dell’infanzia i propri figli senza fornire strumenti gratuiti per ottenere le informazioni necessarie per la tutela reale dei propri figli ( se è ciò che si vorrebbe ottenere) pena l’esclusione alla vita sociale come se fosse un malato inguaribile e pericoloso.

L’unica certezza sono i numeri rilasciati dalla Regione Lazio che indicano come le persone abbiano preso d’assalto le Asl per prenotare i vaccini. I dati parlano di numeri molto grandi per la fascia di età tra i 0 e 6 anni, poiché va ricordato che per gli studenti della scuola dell’obbligo il ricatto di vedersi respinti non è stato inserito nella legge.

Ma davvero nel Lazio l’accesso a scuola di questa mattina con la nuova legge vaccini non ha registrato problematica di alcun tipo? To be continued….

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