Ospedali nel Lazio, quale sicurezza sismica? Sul finanziamento fantasma dell’ospedale di Amatrice, la denuncia di Maritato

Ospedale-di-Amatrice-di Cinzia Marchegiani
 
Amatrice (Rieti) – L’Ospedale di Amatrice non ha potuto gestire l’emergenza del terremoto del suo stesso Comune.  A causa della scossa di terremoto di magnitudo 6 della notte del 24 agosto 2016, l’ospedale di Amatrice, Francesco Grifoni,  è diventato  inagibile. Le persone che venivano soccorse sono state adagiate su barelle all’aperto. I medici hanno fatto un lavoro eccezionale.
 
L’azienda Sanitaria Locale di Rieti ha pubblicato in merito un comunicato lo stesso giorno, il responsabile Dottor Michele Bizzocca lo ha reso noto a tutti gli organi di informazione, spiegando che l’Ospedale de Lellis e le strutture territoriali della Asl di Rieti sono state subito attivate in prima linea per gestire l’emergenza legata al grave sisma che ha colpito il nostro territorio: “Sono state immediatamente attivate misure di emergenza:  è stato richiamato in servizio il personale medico ed infermieristico,; sono state bloccate le attività chirurgiche programmate;  è stata potenziala l’attività di raccolta sangue con apertura del servizio h24; è stato evacuato l’Ospedale di Amatrice in quanto inagibile e tutti i ricoverati trasportati all’Ospedale de Lellis di Rieti I feriti più gravi vengono inviati all’ospedale di Rieti e a quello dell’Aquila
 
Quando un sisma colpisce un ospedale che dovrebbe essere in prima linea un edificio pubblico di prioritario interesse, soprattutto in tragedie umanitarie, se non è adeguato alla sicurezza sismica, il danno causato all’emergenza si amplifica. Ma l’Ospedale di Amatrice sembrerebbe ancora in cerca dei 2 mln per la sicurezza dello stanziamento, che risale al 2009 dopo il terremoto de L’Aquila, di cui non si hanno più notizie.
 
SUL FINANZIAMENTO FANTASMA DELL’OSPEDALE DI AMATRICE INTERVIENE DURAMENTE MICHEL EMI MARITATO (ASSOTUTELA) CON UNA NOTA
 
Oltre il danno, la beffa. Danneggiato l’ospedale di Amatrice, Francesco Grifoni,  dal violento sisma ma l’aspetto più grave è dovuto al fatto che nel 2009, in seguito al terremoto dell’Aquila, per la messa in sicurezza del nosocomio furono stanziati 2 milioni. Di lavori neanche l’ombra e nemmeno dei soldi”.
 
Maritato prosegue, e chiede una verifica sugli ospedali del Lazio: “Passato il momento delle visite e dei discorsi di circostanza, il presidente Zingaretti e i vertici della Asl di Rieti che si sono succeduti negli anni ci spieghino dove sono finite le risorse per la realizzazione di dispositivi anti sismici nel Grifoni di Amatrice. Un presidio che doveva costituire un punto di affidabilità e sicurezza dopo la sciagura, si è dimostrato struttura fragile che a nulla è servita, con tutto lo scenario di dolore venutosi a creare dopo la violenta scossa. Una relazione parlamentare ha evidenziato che in Italia il 60 per cento degli ospedali, con una scossa uguale a quella del reatino, sarebbero disintegrati ma, nonostante tale rapporto, nessuno si è curato di lanciare l’allarme, nemmeno di far partire il dibattito sulla possibilità di mettere in sicurezza le strutture deputate alla cura della salute”.
 
Michel Emi Maritato  ha annunciato che avvierà un’azione di sensibilizzazione perché gli ospedali del Lazio siano messi in sicurezza.

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