Scafati. Accusa malore, donna muore davanti al pronto soccorso chiuso. Rabbia del neo Sindaco Aliberti

 

Il caso e la denuncia del neo Sindaco

 

Scafati (Campania) – Un fatto che ha sucitato rabbia e dolore il decesso di una donna di 59 anni, ha accusato un malore improvviso proprio davanti al pronto soccorso però chiuso nei pressi dell’ospedale ‘Mauro Scarlato’.

L’ospedale – come viene spiegato dallo stesso Sindaco – ha il punto di primo intervento chiuso da giugno per lavori. Il marito al suo fianco ha provato il massaggio cardiaco con tutta l’angoscia che lo investiva, in quei momenti di grande disperazione ma non c’è stato nulla da fare purtroppo per la moglie.

LA DENUNCIA DEL NEO SINDACO ALIBERTI SUI SOCIAL

A riportare la tragica notizia è lo stesso sindaco di Scafati, il dr. Pasquale Aliberti (laureato in Medicina e Chirurgia Generale, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, responsabile della Medicina Legale Asl Na2nord, Medico del lavoro e certificatore per la motorizzazione Civile in carica di Sindaco dal Presidente dell’Ufficio Centrale in data 5 giugno 2023) e chiede di riaprire il primo intervento del ‘Mauro Scarlato‘ e di riattivare riattivare immediatamente il 118 con il personale sanitario qualificato:

“SI RIAPRA SUBITO IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DEL ‘MAURO SCARLATO’, SI RIATTIVI IL 118 CON IL PERSONALE SANITARIO QUALIFICATO, ALTRIMENTI SIAMO DAVANTI A TERRORISTI DELLA SANITÀ. BASTA BUGIE AGLI SCAFATESI!”
Dr. Pasquale Aliberti

Totale solidarietà alla famiglia della signora che, colta da improvviso malore nei pressi dell’ingresso dell’ospedale, non ha avuto la possibilità di essere soccorsa perché da qualche mese la direzione sanitaria ha chiuso il punto di primo intervento.

Da Sindaco ho chiesto informazioni su quanto accaduto, anche alla luce dell’intervento della nostra Polizia Municipale, e ho appreso che la signora è stata soccorsa dal marito, che era con lei e che ha tentato un massaggio cardiaco. I nostri agenti della Polizia Municipale mi hanno riferito, inoltre, che una vota arrivati sul posto hanno allertato subito il 118, ma l’ambulanza è arrivata dopo oltre mezz’ora.
Quanto è accaduto è gravissimo.
Chi deve intervenire lo faccia per evitare che tragedie simili si verifichino ancora. Premesso che la battaglia per il pronto soccorso è trasversale e va al di là delle ideologie, non sento di riversare responsabilità sui medici che lavorano nell’ospedale ‘Mauro Scarlato’. Sono gli unici a non avere colpe, essendo anche loro vittime di una sanità che non tutela i diritti di nessuno.
Bisogna subito riaprire il punto di primo intervento che è stato chiuso e riorganizzare il servizio 118. In un paese normale e civile un’ambulanza deve intervenire in pochi minuti, anche con la presenza a bordo del medico rianimatore.
Pertanto, auspico che questo episodio tragico possa indurre la Regione, la direzione sanitaria dell’Asl e tutti gli enti preposti a comprendere che va immediatamente disposta la riapertura del punto di primo intervento, i cui lavori sono terminati da tempo, e che va urgentemente riorganizzato il servizio del 118 garantendo che in una città come Scafati, e in una regione come la Campania, lo stesso servizio venga assicurato dal personale sanitario idoneo, dai medici, gli unici qualificati per gestire emergenze come quelle di stamattina.

Conclude il Sindaco Aliberti: “Seguiremo la vicenda e ci costituiremo, se la famiglia dovesse ritenerlo opportuno, parte civile nella vicenda. Intanto, proprio oggi, dopo numerosi solleciti, sono stato contattato dalla direzione generale dell’Asl Salerno per un incontro che si terrà venerdì prossimo. Mi auguro non sia l’ennesima occasione per ascoltare ancora e solo chiacchiere.”
I COMMENTI DEI CITTADINI AL POST PUBBLICO DEL SINDACO ALIBERTI:
I commenti sotto il post del Sindaco non si sono fatti attendere, alcuni chiedono una manifestazione:
– “NON SI PUÒ MORIRE DAVANTI A UN OSPEDALE”.
– ” Bisogna intervenire subito con una grande manifestazione. È assurdo che si verificano queste tragedie davanti all’ospedale “
– “Sai quanto credo in te, quella dell’ospedale è la battaglia delle battaglie. Se non ci riesci tu, purtroppo, non ci riuscirà nessuno.”
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