Scuolabus, strage evitata. Ragazzi coraggiosi, il Pm Greco sul luogo: “Un miracolo, eccezionali i Carabinieri”

di Ci. Ma.

 

San Donato Milanese (MI) – Giornata di terrore per 51 studenti, 2 insegnanti e 1 assistente in viaggio su un autobus presi in ostaggio dall’autista che voleva fare una strage.

Una strage premedidata.

Anziché far rientro all’istituto scolastico, l’uomo si era diretto verso Milano, speronando le prime auto di servizio dell’Arma, che erano riuscite comunque a rallentare la marcia del pullman, stringendolo contro il guardrail.

IL RACCONTO DEI CARABINIERI: “Il sequestratore, che aveva legato i bimbi con delle fascette, ha poi estratto un accendino, minacciando di dare fuoco al mezzo con della benzina contenuta in una tanica; quindi ha cosparso l’abitacolo di liquido infiammabile, appiccando le fiamme. Mentre due carabinieri lo distraevano, altri militari hanno raggiunto la parte posteriore dell’autobus, forzando una porta, infrangendo due finestrini e tirando fuori bambini e accompagnatori”.

L’autista, arrestato dai Carabinieri ora è accusato di tentata strage e sequestro di persona. Ammette la premeditazione il 46enne senegalese regolare in Italia, con dei precedenti penali, violenza sessuale e guida in stato di ebrezza, era alla guida del bus con cui doveva portare due classi medie in palestra. L’uomo avrebbe legato anche alcuni bambini dopo averli sequestrati. L’uomo è stato fermato dai Carabinieri dopo che aveva versato benzina all’interno dell’autobus che guidava – con a bordo una scolaresca – e poi aveva appiccato il fuoco. I ragazzini sono riusciti a fuggire dal mezzo prima che bruciasse grazie all’intervento dei militari. 

Lo ha spiegato in conferenza stampa il responsabile dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili. L’uomo è un lupo solitario, ha aggiunto Nobili, senza legami con jihadisti o Isis.

“E’ stata una mia scelta personale, non ne potevo più di vedere bambini sbranati da squali nel Mediterraneo, donne incinte e uomini che fuggivano dall’Africa”. Sono alcune delle parole che ha detto ai pm durante l’interrogatorio, al momento sospeso poichè è stato ricoverato all’opsedale milase Niguarda.

GRAZIE A RAMI CHE CON CORAGGIO NON HA CONSEGNATO IL CELLULARE AL SEQUESTRATORE CON CUI HA CONTATTATO PRIMA I CARABINIERI E POI I GENITORI

Rami diventa un eroe per tutti, lo studente che non consegna il proprio cellularte al sequestratore quando ha fermato il bus per dirottarlo e poi cospargerlo di benzina. Rami quando riparte l’autobus chiama il 112 e dall’altra parte non potevano credere a cosa stava accadendo in direttissima, il seqestratore voleva ucciderli tutti. Grazie a Rami immediatamente le forze dell’ordine si sono attivate allertando tutte le pattuglie per intercettare lo scuolabus.

Provvido e determinante l’intervento dei Carabinieri. Immediatamente i Carabinieri si sono attivati con una serie di posti di blocco mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L’autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei Carabinieri, speronando le auto, ma perdendo il controllo: il bus ha rallentato e poi è finito contro il guardrail. L’autista non pago ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un’accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori entrando dalla porta posteriore e rompendo i finestrini.

Il Pm Francesco Greco valutiamo anche ipotesi terrorismo.  “Stiamo valutando tutte le ipotesi, anche quella del terrorismo”: lo ha spiegato il procuratore di Milano Francesco Greco sul caso del sequestro del pullman avvenuto questa mattina sulla Paullese. Il procuratore ha chiarito infatti che del caso si sta occupando anche Alberto Nobili, capo del pool dell’anti terrorismo milanese.

PM GRECO, UN MIRACOLO, ECCEZIONALI I CARABINIERI SIA A BLOCACRE IL BUS CHE A FAR USCIRE INERMI I BAMBINI. “È stato un miracolo, poteva essere una strage, sono stati eccezionali i carabinieri sia a bloccarlo che a tirare fuori tutti i bambini”. Lo ha detto il procuratore di Milano Francesco Greco, dopo essersi recato sulla Paullese dove un pullman è stato sequestrato e incendiato. Greco ha precisato che l’autista è stato fermato per strage e sequestro di persona, è stato portato in ospedale avendo riportato delle ustioni a un braccio.

SONO 14 GLI INTOSSICATI. Sono 12 gli stutendi e due adulti portati in ospedale intossicati nel corso del sequestro e successivo incendio dell’autobus. In particolare, tre studenti in codice verde al San Raffaele, un adulto in codice giallo all’ospedale di Melegnano insieme ad altri 6 studenti in codice verde. Un ragazzo in codice giallo è stato curato al Fatebenefratelli insieme a 6 compagni in giallo mentre altri 3 ragazzi in codice verde sono stati portati al San Paolo. –

REGIONE LOMBARDIA, PRESIDENTE FONTANA: “QUESTA PERSONA DEVE PAGARE SENZA SCONTI. I RAGAZZI E INSEGNANTI SI SONO DIMOSTRATI CORAGGIOSI”

Sul caso San Donato Milanese che ha messo in pericolo gli studenti presi in ostaggio dall’autista sulla strada che collega Milano e interviene il Presidente della regione Lomabrdia, Attilio Fontana cher fa anche il punto della situazione:

“Ho parlato con i direttori generali dell’ospedale San Raffaele e della Clinica De Marchi dove sono stati trasportati alcuni ragazzini e insegnanti rimasti coinvolti nel gravissimo episodio, avvenuto questa mattina, sulla strada provinciale Paullese. Mi hanno assicurato che le loro condizioni sono complessivamente buone e che necessitano prevalentemente di supporto psicologico. Questo è la cosa più importante perché il rischio è stato enorme”.

“Voglio esprimere la mia sincera vicinanza a tutti i ragazzi – ha proseguito il presidente – che, nonostante lo spavento, si sono dimostrati coraggiosi e lucidi, riuscendo a dare l’allarme. Un ringraziamento anche agli insegnanti che non hanno mai perso il controllo della situazione”.

“Resta lo sconcerto – ha concluso Fontana – che una persona descritta affidabile dai suoi datori di lavoro si riveli come un mostro che ha attentato alla vita di giovani innocenti segnando comunque in maniera forte la loro crescita. La giustizia farà il suo corso, ma io non ho dubbi nel ritenere che questa persona debba pagare senza sconti o scorciatoie per ciò che ha commesso”.

 

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