Vaccini, dietrofront proroga. I conti non tornano. C.Li.Va.: “Bambini vittime sacrificali per una battaglia ideologica”

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Vaccini e scuola, regna il grande caos e alla fine c’è solo un clima di grande incertezza e informazioni che stanno mandando il tilt le famiglie dei bambini iscritti alle scuole d’infanzia.

Cosa è  successo? Presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, il 4 settembre 2018 le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio hanno svolto le audizioni nell’ambito dell’esame del disegno di legge recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

Il dietro front della maggioranza di Governo in materia di vaccini è stato un fulmine a ciel sereno. La Commissione Affari Sociali della Camera ha dato parere favorevole per la soppressione del comma 3 octies dell’articolo 6 del “Milleproroghe”, introdotto durante l’iter parlamentare. Il provvedimento se approvato in via definitiva avrebbe reso inefficace l’applicazione della Legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale, prorogando di un anno il divieto di iscrizione ai nidi e alle materne per i bambini non vaccinati.

Due le principali motivazioni espresse dalla Commissione: la considerazione che “sarebbe sicuramente preferibile rimodulare le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale intervenendo con una disciplina organica, attraverso un progetto di legge di iniziativa parlamentare, da esaminare in modo approfondito e compiuto presso entrambi i rami del Parlamento, anziché con una disposizione di proroga inserita nel testo di un Decreto legge dal contenuto molto articolato”.

C.Li.Va. AL M5S E ALLA LEGA: “INACCETTABILE MARCIA INDIETRO. L’ON BALDINO (PD) DEFINISCE LA CANCELLAZIONE DELLA PROROGA CLAMOROSA CON TONI TRIONFALISTICI. I BAMBINI ITALIANI VITTIME SACRIFICALI DI UNA BATTAGLIA IDEOLOGICA”

Il C.Li.Va. – Comitato per la Libertà di Scelta Vaccinale Toscana invia un comunicato, indirizzo esclusivo, M5S e Lega, con cui condannano la marcia indietro sull’emendamento di proroga alle scuole dell’infanzia, bollandolo come “Inaccettabile”:


Gentili Onorevoli Movimento 5 stelle,
Gentili Onorevoli Lega Nord- Salvini Premier,

la marcia indietro sull’emendamento di proroga per l’accesso alle scuole dell’infanzia e ai nidi è un comportamento che riteniamo INACCETTABILE. Dopo averci illuso con la votazione contraria alla 119 nella scorsa legislatura, dopo aver proposto e votato convintamente l’emendamento al Senato non più tardi di un mese fa leggiamo oggi sui giornali le dichiarazioni dell’On. Baldino in merito alla cancellazione della proroga, definita clamorosa e con toni trionfalistici dal Partito Democratico, che segna oggi una frattura insanabile con tutti coloro che hanno votato Lega o Movimento 5 stelle alle scorse elezioni politiche.
Il contratto di Governo recita “Pur con l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali, va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale.”

Cancellando l’emendamento votato un mese fa avete sancito l’esclusione di decine di migliaia di bambini da nidi e scuole dell’infanzia. Solo nella Toscana che rappresentiamo come C.Li.Va. (Comitato per la libertà di scelta vaccinale) i bambini che non riusciranno a frequentare il prossimo anno scolastico sono 11.990. In tutta Italia i bambini che verranno privati del loro diritto alla pre-scolarizzazione sono oltre 100.000. E i numeri non cambieranno, perché come abbiamo sempre ripetuto potete toglierci l’asilo, il sonno e i sogni ma non ci toglierete MAI il diritto di scegliere sulla salute dei nostri figli. Chi vaccinerà sotto il ricatto dell’esclusione perderà per sempre la fiducia nella medicina, incapace di convincere, e nella politica incapace di mantenere le promesse.

Riconoscete la necessità della modifica della legge 119 ma, nel frattempo che l’iter legislativo verrà completato i bambini perderanno, e mai più recupereranno, i loro giorni con i compagni di nido e scuola dell’infanzia. A niente è servito spiegare in tutte le sedi che le vaccinazioni imposte dalla legge 119 spesso non creano immunità di gregge per tipo di malattia o per tipologia del vaccino stesso. O meglio avevate detto di averlo capito, avevate detto che “non si può pensare di utilizzare la scuola come obbligo: questo meccanismo rischia non solo di continuare a non far vaccinare ma anche di escluderli da scuola” , avevate detto “A settembre tutti a scuola” quando c’era da illudere le persone e raccogliere i voti necessari a governare.

Oggi avete segnato un punto di non ritorno nella fiducia dei cittadini, su pressione dei soliti che hanno spinto all’approvazione della Legge 119/17 avete cambiato idea dopo un’estate passata a rassicurare i genitori lasciando interviste sui giornali e sui quotidiani.

Vogliamo ricordarvi che mentre va in scena il triste teatrino della politica, migliaia di bambini italiani rischiano di diventare le uniche vittime sacrificali di questa battaglia ideologica. A voi lasciamo inoltre il calcolo degli insegnanti che si uniranno ai colleghi veneti già rimasti senza posto di lavoro a causa del calo degli iscritti. Una vergona per un paese che osa ancora definirsi civile!

Siete consapevoli, forse più di noi, che non siamo quattro gatti sparsi per la penisola…benché i media abbiano deliberatamente ignorato e oscurato copiose manifestazioni che hanno animato le piazze italiane lo scorso anno, siamo pronti a dimostrarvi ancora una volta e senza sosta che al motto “giù le mani dai bambini” noi genitori non ci fermeremo davanti a niente!

Quando varcherete la soglia della Camera l’11 Settembre per la discussione del milleproroghe ci troverete li davanti, dovete avere il coraggio di guardare in faccia una parte di quegli italiani che hanno riposto fiducia nel tanto sbandierato “governo del cambiamento” e che oggi, purtroppo, avete deluso.
Il direttivo C.Li.Va. a nome delle oltre 3.000 famiglie iscritte.

 


 

Peccato che a leggere e a mettere a confronto i diversi commenti c’è qualcosa che non torna. La ministra Grillo afferma in TV che la percentuale dei resistenti alla vaccinazione sono al di sotto del 5%, cioè il 2,9%, percentuale che non intacca l’immunità di gregge. Le istituzioni sanitarie con toni trionfalistici affermano che dopo la legge Lorenzin sono aumentate le vaccinazioni, ma di fatto molti bambini non si sono iscritti e stanno calano anche le preiscrizioni per l’anno 2019, molte classi sono sparite tanto che molti insegnanti e quindi personale ATA perderanno posti di lavoro…però i Nas, da fonti di RAINEWS, hanno attivato controlli mirati e a campione nelle scuole per verificare le autocertificazioni prodotte dai genitori.

In un mondo dove i numeri sono importanti, dove gli istituti si fanno guerra tra loro per aumentare i numeri degli iscritti implementando e pubblicizzando sfavillanti piani di offerta formativa per non venire cancellate come strutture, questa guerra ha molti volti, ma i conti davvero non tornano.

Le scuole che dovrebbero accogliere e pensare alla crescita umana, culturale e all’inserimento sociale delle nuove generazioni di fatto sono state investite di ruoli impietosi, fare controlli sanitari e discriminare bambini su base di una riforma sanitaria che per suddette questioni mostra paradossi inquietanti e lapalissiani. Molti giornali parlano di bambini non immunizzati a cui è stato vietato l’accesso ai nidi e alla materna. Siamo seri, il controllo è solo sull’obbligo vaccinale e non il reale stato di immunizzazione (sarebbe auspicabile visto che il trattamento sanitario obbligatorio dovrebbe verificare anche l’efficacia e sicurezza del trattamento).

Eppure non è poi così difficile essere seri. I bambini ci guardano e da grandi saranno severi e spietati giudici dei grandi.

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