Vasco Rossi denuncia: “Facebook blocca un mio video per violazione dei diritti d’autore”

 

di Cinzia Marchegiani

Vasco Rossi rimane interdetto. Facebook blocca il suo video del TG2 postato sulla sua pagina social dove si sentivano le note di “Dillo alla luna”. Avrebbe violato i diritti d’autore. Ma l’autore è lui stesso (sic).

E Vasco Rossi se la prende ironicamente (?) con le multinazionali:L’autore sono io. Queste multinazionali oltre ad essere fuori dalla legge sono anche fuori di testa.

Ma non è l’unico video che viene censurato da Facebook a Vasco Rossi.

 

Facebook purtroppo vieterebbe la libertà di espressione di molte persone e non solo per le violazione dei diritti d’autore (in questo caso è davvero grottesco). A volte pur digitando un commento, una contestazione Facebook rileva e sentenzia solo la foto allegata al post stesso, dimostrando di non saper distinguere la critica effettuata. Poi si parla tanto di Intelligenza Artificiale!

Censura adottata spesso anche da Google e quindi Google Adsense che permette a noi giornalisti di poter monetizzare ma solo se rispettiamo determinati standard. Altrimenti devi rettificare il pezzo scritto o zac ti tolgono la pubblicità. Quindi un giornalista non è libero ma indirizzato e condizionato nel riportare le notizie o un lavoro che ha realizzato. Non conta manco la firma o l’articolo che riguarda una inchiesta seria. Non sei credibile per certe regole.

Quindi se tu giornalista vuoi lavorare (molti di noi ormai lo fanno gratis) devi scrivere quello che va bene a loro, chapeau! Non contano le professioni. Contano solo le regole scritte decise a tavolino e  molte davvero senza logica. Le regole decise dalle lobbies? I giganti di internet non scelgono a caso le regole ma nascono anche nel parlamento europeo, lo stesso che però vuole tutelare la libertà di espressione e critica dei giornalisti. Sembra un ossimoro!

Si dice che “Il risveglio è un incidente”, citazione del maestro Lupo Bianco!

I problemi sono sempre di coloro che vengono colpiti da assurde decisioni. Mai della collettività, dell’individuo che grida solo quando cade nelle disavventure e decisioni assurde.

Buon risveglio Vasco!


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