Roma – La sezione lavoro della Corte di Appello di Roma, Presidente Maria Antonia Garzia, riformando parzialmente la sentenza di primo grado che aveva negato il diritto al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali per esposizione ad amianto del lavoratore M.B., ha condannato l’Enel S.p.A. e l’Enel Produzione S.p.A. al pagamento della somma di 16.644 euro, oltre gli accessori di legge, le spese processuali e di C.T.U.
La consulenza tecnica d’ufficio, espletata nel corso del processo di appello dal Dott. Andrea Cavalli, ha confermato che il lavoratore è affetto da placche pleuriche bilaterali e disturbo dell’adattamento con ansia e tono dell’umore moderatamente depresso, rappresentando che tali patologie sono etiologicamente riconducibili all’esposizione prolungata a polveri e fibre di amianto.
Osservatorio Nazionale Amianto spiega la sentenza: “M.B. è stato assunto alle dipendenze di Enel nel 1976 con mansione dapprima di operaio e poi di elettricista manipolando direttamente amianto per rimuovere e sostituire i componenti usurati, sempre in amianto. Anche dopo la messa al bando del minerale l’esposizione è continuata a causa della contaminazione dell’ambiente lavorativa fino a quando, nel 2014, ha risolto il suo rapporto lavorativo, con pensionamento”.
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“Auspichiamo che l’Enel, quale datore di lavoro, nei casi di insorgenza di patologie asbesto correlate da esposizione all’amianto (mesotelioma, tumore del polmone, asbestosi, placche ed ispessimenti pleurici, e altre malattie), che sono riconosciute dall’INAIL, risarciscano integralmente i lavoratori evitando di costringerli ad adire le vie giudiziarie per il riconoscimento dei loro diritti” dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, difensore dell’operaio, componente della Commissione Nazionale Amianto del Ministero dell’Ambiente, e Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto che, a tutti i livelli, lavora per incentivare le bonifiche e la messa in sicurezza dei siti, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto, e il riconoscimento dei loro diritti, anche attraverso lo sportello amianto  https://www.osservatorioamianto.com/sportello-nazionale-amianto/ e il numero verde 800 034 294.
Foto articolo Nonsoloaria.com
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