Casi Covid-19 a Novembre 2019. L’astronauta Parmitano ritratta e chiede scusa: “Un lapsus”

 

 

di Cinzia Marchegiani

Ha alzato un polverone l’intervista rilasciata dall’astronauta italiano Luca Parmitano alla trasmissione Petrolio su RAI 2. Parmitano rivela, forse non intuendo il valore e il peso delle proprie parole, che dallo spazio lui e i suoi colleghi astronauti conoscevano i casi di Covid-19 in Asia a novembre 2019.

Petrolio, una trasmissione di RAI 2 annunciava questa intervista con questo disclaimer:

“Già a novembre sapevamo dei primi contagi!!!”

➡ Ecco la clamorosa dichiarazione che l’astronauta Luca Parmitano ha fatto nel corso della puntata di Petrolio del 25 aprile. Una dichiarazione che retrodata il sorgere della pandemia di quasi due mesi e che apre a molte domande e che necessita di un approfondimento”

E il web non perdona, tanto che la dichiarazione dell’astronauta Parmitano ha lasciato aperte le maglie di una scrittura inedita sulla tempistica dell’emergenza sanitaria anticipata di due mesi e che forse le istituzioni conoscevano.

Lo stesso Parmitano, inghiottito dalle accuse cerca, cerca di spiegare l’errore nella sua dichiarazione. Errore che ripete a due mesi di distanza, uno a ad aprile e uno a maggio in due interviste differenti, in trasmissioni diverse.

LUCA PARMITANO DAL SUO ACCOUNT FACEBOOK RITRATTA:

“È stato portato alla mia attenzione un errore da me commesso durante un’intervista rilasciata a una trasmissione televisiva.
Nell’episodio in questione, parlando delle precauzioni prese durante il rientro dalla Stazione Spaziale Internazionale, ho erroneamento affermato che, come equipaggio, fossimo al corrente dell’inizio del contagio pandemico già a novembre.
Errare è umano, e mi spiace molto vedere che in questo caso il mio lapsus sia stato strumentalizzato. L’errore è dovuto a vari fattori, e qui di seguito ne riporto alcuni.
1) a bordo della ISS non utilizziamo il calendario, ma il Coordinated Universal Time (UTC). L’anno inizia con il giorno 1 e finisce con il giorno 365, e gli eventi vengono eseguiti in base a questa pianificazione. Di conseguenza è possibile confondere un mese con un altro poichè non vi facciamo mai riferimento, ma utilizziamo il giorno UTC;
2) ricordo che, intorno alla fine della missione, parlavamo con l’equipaggio di varie crisi in corso sulla Terra. Nel ripensare agli eventi intorno a quel periodo, ho fatto confusione tra le diverse conversazioni, e nel ricordare gli eventi ho collegato le prime notizie di contagio a un contesto temporale precedente. A bordo, abbiamo appreso del contagio insieme al resto del mondo, quando le agenzie giornalistiche e le grandi testate televisive hanno iniziato a parlarne;
3) tutto questo è facilmente verificabile: le comunicazioni Terra – bordo – Terra sono soggette al Freedom Of Information Act, una legge che impone totale trasparenza e che tutte le comunicazioni siano registrate. Non è possibile ricevere informazioni riservate. Inoltre, l’idea che fossimo già al corrente di un contagio pandemico è smentita dai fatti: le operazioni di rientro della Spedizione 61 sono state svolte normalmente, senza alcuna ulteriore precauzione. Al contrario, quando la situazione pandemica si è rivelata in tutta la sua gravità, l’equipaggio rientrato dalla Spedizione 62 è stato isolato in quarantena per evitare possibili contagi.
Mi scuso, con umiltà, per l’errore e per le conseguenze (del tutto inaspettate): me ne assumo ogni responsabilità.”

 

Parmitano aveva confermato questa rivelazione sia su Petrolio su Rai2 del 25 aprile 2020 e a Tg2 Storie dello scorso 9 maggio. Molti sostengono il nostro astronauta italiano sui social, mettendo a tacere i “complottisti” che per taluni stanno soffiando sul nulla; mentre altri senza giri di parole dichiarano che la toppa (la sua dichiarazione) è peggio del buco!

Un contatto spiega: “Se una persona fatica a contare i giorni mi chiedo come possa andare nello spazio”. 

Però può accadere spesso che i mesi si accavallano, capita a tutti confondere i periodi della propria vita. Questa pandemia dovrebbe insegnare che essere un riferimento pubblico porta molte responsabilità, e Parmitano se le assume tutte!

Alla fine “Così è se vi pare”… Non è un bel finale sicuramente!

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