Covid, più ombre che luci. Il CTS nega la Quercetina, l’arma contro il SarsCov2. CNR: “Funge da inibitore del virus”

Il caso

 

Figura 1

di Cinzia Marchegiani

La gestione emergenza covid italiana (in secondo tempo approfondiremo anche l’inchiesta della trasmissione Reporter) lascia molte ombre e speriamo presto che una magistratura attenta possa dare risposte a tante domande che molti professionisti del settore medico, legale hanno sollevato.

Conte e il ministro Speranza parlano esclusivamente di una vaccinazione di massa contro l’infezione covid, ma non sono propensi a chiarire come mai molti malati non vengono presi in carico ai primi sintomi (importante per bloccare la tempesta citochinica) responsabile ancora ad oggi dei ricoveri dei malati negli ospedali. Un numero limitato di persone malate di Covid-19 può evolvere verso un quadro clinico ingravescente dominato dalla tempesta citochinica e dal conseguente stato iperinfiammatorio che determina conseguenze locali e sistemiche e rappresenta un fattore prognostico negativo producendo, a livello polmonare, quadri di vasculopatia arteriosa e venosa con trombizzazione dei piccoli vasi ed evoluzione verso lesioni polmonari gravi e talvolta permanenti -fibrosi polmonare.

ISTITUZIONI SANITARIE ASSENTI NASCE UN GRUPPO FB E UN COMITATO PER AGIRE ANCHE LEGALMENTE CONTRO LE REGIONI CHE NON ATTIVANO LE USCA E PER UN PROTOCOLLO DOMICILIARE SERIO. Questa emergenza ha insegnato che occorre intervenire tempestivamente per bloccare la tempesta citochinica, ma ad oggi molti malati sono lasciati soli al loro destino (incredibile dopo che la prima ondata abbia insegnato molto su questa patologia) tanto che si è costituito un gruppo su Facebook #TERAPIADOMICILIARECOVID19 in ogni Regione coordinato dall’avvocato Erich Grimaldi dove oltre 10 mila medici si attivano quando un contatto chiede aiuto e privatamente si prendono carico del paziente che ha i sintomi covid. Li hanno battezzati gli “angeli” perchè riescono a seguire i malati che chiedono aiuto, ma soprattutto persone disorientate, ignorate e preoccupate per la mancanza di attenzione dalle isitituzioni sanitarie o del medico curante.  Ma non solo. Il gruppo ha costituito  un Comitato che oltre a chiedere che venga stabilito un protocollo nazionale di cura domiciliare (che non sia la tachipirina) chiede che venga rafforzata la medicina territoriale, anche attraverso la creazione in ogni Regione delle unità mediche pubbliche di diagnosi e cura domiciliare del covid-19 (USCA) previste dalla legge nazionale ma istituite solo in alcune Regioni. Avvocato Grimaldi chiosa: “L’epidemia si affronta a casa prima che in ospedale”.

In questa emergenza covid sembra che si abbia interesse solo a promuovere un vaccino che poi non è neanche un vaccino, ma diversi, poichè come ha spiegato il Minisitro Speranza nelle Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, il PIANO STRATEGICO, dal titolo “Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale”:

Nella fase iniziale di disponibilità limitata di vaccini contro COVID-19, è necessario definire delle priorità in modo chiaro e trasparente, tenendo conto delle raccomandazioni internazionali ed europee.
Attualmente l’Italia si trova nella fase di trasmissione sostenuta in comunità, per cui le indicazioni iniziali sono riferite a tale situazione epidemiologica.  La strategia di sanità pubblica per questa fase si focalizzerà inizialmente sulla riduzione diretta della morbilità e della mortalità, nonché sul mantenimento dei servizi essenziali più critici. Successivamente, qualora uno o più vaccini si mostrino in grado di prevenire l’infezione, si focalizzerà l’attenzione anche sulla riduzione della trasmissione, al fine di ridurre ulteriormente il carico di malattia e le conseguenze sociali ed economiche.

Tutto è ignoto quindi? Ecco il motivo per il quale sono stati acquisti diversi vaccini di aziende diverse, perchè non è nota la loro efficacia e immunizzazione. Quindi in corso d’opera in base ai dati che le persone vaccinate produrranno si cambierà strategia. Per le reazioni avverse e effetti collaterali poi servirà una sorveglianza post vaccinale all’altezza di questa impresa:

  • AstraZeneca 40,38 milioni
  • Johnson & Johnson 53,84 milioni
  • Sanofi 40,38 milioni
  • Pfizer/BNT 26,92 milioni
  • CureVac 30,285 milioni
  • Moderna 10,768

Le istituzioni sanitarie non parlano neanche di prevenzione, quella soprattutto naturale, anzi ne vieta l’utilizzo nonostante in questo contesto si inserisce la nuova scoperta che dimostra che la quercetina, una molecola di origine naturale, funziona da inibitore specifico per SARS-CoV-2. Eppure occorre agire ora nel frattempo che si accerti quale vaccino potrebbe essere in grado di contrastare questa infezione.

STUDIO INTERNAZIONALE IN CUI PARTECIPA IL CNR HA SCOPERTO CHE LA QUERCITINA FUNGE DA INIBITORE SPECIFICO PER ILS ARS-COV-2

Uno studio internazionale cui partecipa l’Istituto di nanotecnologia del Cnr ha scoperto che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. Lo studio è pubblicato sull’International journal of biological macromolecules

L’attenzione di tutto il mondo è in questo momento proiettata verso la ricerca di un rimedio farmacologico per combattere il coronavirus SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19 – Spiega il comunicato CNR.  Lo sviluppo di un vaccino è certamente la soluzione più radicale per risolvere questo problema e i primi risultati in questo senso sono incoraggianti, ma ci sono anche altre armi a disposizione per combattere una pandemia virale.

Infatti psiega i CNR l’importanza delle terapie farmacologiche nel caso dell’AIDS dove non esiste ancora il vaccino: “Il caso più famoso è dato dal virus HIV responsabile dell’AIDS, malattia per la quale la mortalità è attualmente azzerata per chi ha accesso alle cure mediche: un successo raggiunto nonostante non si sia mai ottenuto un vaccino, grazie allo sviluppo di potenti farmaci antivirali che bloccano la proteasi specifica dell’HIV, una proteina fondamentale per la replicazione virale. Alcuni di questi farmaci sono stati testati su SARS-CoV-2, ma non hanno sortito l’effetto sperato. Lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per il coronavirus è dunque un altro grosso filone di ricerca per risolvere la pandemia di Covid-19.

CNR: “In questo contesto si inserisce la nuova scoperta che dimostra che la quercetina, una molecola di origine naturale, funziona da inibitore specifico per SARS-CoV-2.”

Questa molecola ha un effetto destabilizzante su 3CLpro, una delle principali proteine del virus, fondamentale per il suo sviluppo e il cui blocco dell’attività enzimatica risulta letale per SARS-CoV-2. Il risultato è frutto del lavoro di ricerca condotto da Bruno Rizzuti dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Cosenza con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid ed è stato pubblicato sulla rivista International journal of biological macromolecules.

“Le simulazioni al calcolatore hanno dimostrato che la quercetina si lega esattamente nel sito attivo della proteina 3CLpro, impedendole di svolgere correttamente la sua funzione”, afferma Rizzuti, autore della parte computazionale dello studio. “Già al momento questa molecola è alla pari dei migliori antivirali a disposizione contro il coronavirus, nessuno dei quali è tuttavia approvato come farmaco. La quercetina ha una serie di proprietà originali e interessanti dal punto di vista farmacologico: è presente in abbondanza in vegetali comuni come capperi, cipolla rossa e radicchio ed è nota per le sue proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie, anti-allergiche, anti-proliferative. Sono note anche le sue proprietà farmacocinetiche ed è ottimamente tollerata dall’uomo”.

QUERCITINA, POTREBBE ESSERE MODIFICATA PER SVILUPPARE FARMACI ANCORA PIU’ POTENTI. Inoltre la quercetina – spiega il CNR – può essere facilmente modificata per sviluppare una molecola di sintesi ancora più potente, grazie alle piccole dimensioni e ai particolari gruppi funzionali presenti nella sua struttura chimica. Poiché non può essere brevettata, chiunque può usarla come punto di partenza per nuove ricerche.

“Lo studio parte da una caratterizzazione sperimentale di 3CLpro, la proteasi principale di SARS-CoV-2”, precisa Olga Abian, dell’Università di Zaragoza e prima autrice della pubblicazione: “Questa proteina ha una struttura dimerica, formata da due sub-unità identiche, dotate ciascuna di un sito attivo fondamentale per la sua attività biologica. In una prima fase del lavoro è stata studiata, con varie tecniche sperimentali, la sensibilità a varie condizioni di temperatura e pH: un risultato importante perché molti gruppi stanno lavorando su 3CLpro come possibile bersaglio farmacologico, in virtù del fatto che è fortemente conservata in tutti i tipi di coronavirus. Per questa proteina sono già segnalate in letteratura molecole che fungono da inibitori, ma non utilizzabili come farmaci a causa dei loro effetti collaterali”.

“La parte più interessante di questo lavoro è lo screening sperimentale eseguito su 150 composti, grazie a cui la quercetinaè stata individuata come molecola attiva su 3CLpro”, conclude Adrian Velazquez-Campoy dell’Università di Zaragoza, che ha diretto il gruppo di ricerca e ha già lavorato alla ricerca di farmaci inibitori della proteina per il virus SARS originario che causò l’epidemia del 2003.

La quercetina riduce l’attività enzimatica di 3CLpro grazie al suo effetto destabilizzante sulla proteina. Ovviamente contiamo si trovi un vaccino, ma i farmaci saranno comunque necessari per le persone già infette e per chi non può essere sottoposto a vaccinazione. La ricerca di nuove molecole mira quindi a somministrare una combinazione di differenti composti, per minimizzare la resistenza ai farmaci e lo sviluppo di nuovi ceppi virali”. Lo studio è stato supportato dalla Fundación hna.

 

Quercitina figura 2

Figure 1 e 2: due diverse angolazioni che mostrano il complesso molecolare formato dalla quercetina (in arancione) legata nella cavità che costituisce il sito attivo della proteasi 3CLpro (in blu), nella posizione più favorevole per inibire la proteina e bloccare la replicazione del coronavirus.

Questo studio è stato pubblicato il 3 settembre 2020. Sui vaccini sono stati fatti annunci illusionistici fino ad ora, tanto che secondo il Ministro Speranza si doveva iniziare la sperimentazione di massa su base volontaria agli inizi di settembre 2020. Nel frattempo abbiamo assitito ad assenza di piani di potenziamento, malati ancora non presi in carico e lasciati agonizzare da soli a casa tanto che si è dovuto costituire un sudetto gruppo su Fb fatto di angeli, angeli che non lasciano da solo il paziente.

IL CTS si legge sui giornali: “Non sono raccomandati, infine, integratori alimentari o vitamine – comprese vitamina D, lattoferrina e quercetina – per i quali non esistono prove di efficacia consolidate e validate dalla scienza.” Invece tutti d’accordo sui vaccini  che ancora devono dare risultati e c’è poca conoscenza come spiega anche il PIANO STRATEGICO illustrato dal ministro Speranza tanto che si potranno acquisire informazione solo vaccinando le persone che saranno i diretti informatori di  dati sulla Efficacia, Sicurezza.

…e peccato che sulla vitamina D è intervenuto Istituto Superiore di Sanità ISS spiegando quanto questa vitamina sia importante proprio contro il covid e come sia necessario valutare la sua carenza, leggi Covid-19. Carenza Vitamina D e perdita dell’olfatto e del gusto. L’ISS: “Ruolo nella riduzione dei rischi di infezione vie respiratorie”

Troppe ombre soprattutto in merito alla prevenzione. Il ministro dovrebbe promuore tutte le armi a disposizione affinché i cittadini possano avere la possibilità di affrontare nel modo giusto questa emergenza.

VIETATO PARLARE DI PREVENZIONE. CUI PRODEST?

 


DATI RICERCA CNR

Chi: Cnr-Nanotec, Università di Zaragoza

Che cosaStructural stability of SARS-CoV-2 3CLpro and identification of quercetin as an inhibitor by experimental screening,Olga Abian, David Ortega-Alarcon, Ana Jimenez-Alesanco, Laura Ceballos-Laita, Sonia Vega, Hugh T. Reyburn, Bruno Rizzuti, Adrian Velazquez-Campoy; International Journal of Biological Macromolecules, 164: 1693-1703, 2020; https://doi.org/10.1016/j.ijbiomac.2020.07.235


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