giovedì, 14 Novembre 2024

M5S e Vaccini. Paure per gli eventi avversi gravi? Il prof. Silvestri: “No all’obbligatorietà ma alla raccomandazione per aumentare la copertura”

di Cinzia Marchegiani

Tanto tuonò che piovve. Il M5S aveva annunciato che riguardo il tema dei vaccini e la loro obbligatorietà stava preparando un documento con la collaborazione del Professor Guido Silvestri, medico specialista in Immunologia Clinica, Medicina Interna, ed Anatomia Patologica, nonché ricercatore che si occupa di immunologia, virologia, e microbiologia da oltre 25 anni, per scardinare finalmente tante domande e dubbi riguardo le leggi che in molte Regioni d’Italia stanno obbligando con la coercizione la vaccinazione (raccomandate o solo obbligatorie?) dei bambini da zero a tre anni per l’accesso ai nidi.

Obbligatorietà dei vaccini, e quindi leggi coercitive per l’acceso ai nidi e in futuro alla scuola o raccomandazione? 

Di fatto, come tutti i medici responsabili spiegano, i vaccini sono farmaci e possono dare reazioni avverse anche se la casistica che si cita è molto bassa, ma ciò ai genitori non basta, perché ad oggi anche chi è a favore si appella sempre al buon Dio il giorno della profilassi, perchè in quel 1% per 1 milione, o 2, o 4 % per milione di dosi iniettate possono colpire tuo figlio. Se ciò diventa inaccettabile lo diventa ancor di più se i genitori sono costretti, con la forza di una legge a vaccinare il proprio figlio per mandarlo al nido. Chi si prende la responsabilità? Se la legge fosse posta in maniera diversa, se all’atto pratico della vaccinazione il medico, il pediatra curante rilasciasse un documento di idoneità alla vaccinazione ciò sarebbe molto più coerente, eppure c’è ancora chi associa la profilassi vaccinale ad un trattamento terapeutico per sconfiggere una malattia, ma ciò non è e non lo sarà mai. E la differenza è palese nella definizione di Vaccino-vigilanza e Farmaco-vigilanza.

Un bambino sano viene insultato al livello immunitario con un prodotto che non è acqua pura, e ha nel bugiardino riportati tutti gli effetti avversi, rari, gravi e meno gravi. Ma per il bene della collettività è un rischio che va affrontato, ma è difficile farlo accettare soprattutto quando siamo di fronte ad un danno che ha colpito un bambino e la pace della sua famiglia.

Ma come si fa a superare questo ostacolo? Molte famiglie quelle più animatamente critiche non sono antivaccinisti, ma sono famiglie che hanno invece vaccinato i propri figli affidandosi alle parole confortanti dei loro medici e hanno riscontrato danni da vaccino, che non equivalgono alla diagnosi di autismo, ma ben altre patologie invalidanti.

Il M5S è stato duramente attaccato in merito ai vaccini. Ed ecco che oggi viene pubblicato il video del Professor Guido Silvestri che spiega in maniera semplice, anche per i non addetti ai lavori, qual’è il suo contributo e la collaborazione con Movimento Cinque Stelle per affrontare questo delicatissimo tema che sta coinvolgendo in maniera pesante le famiglie italiane e gli stessi politici.

VIDEO PROF. GUIDO SILVESTRI PER IL M5S. IL PROGETTO PER AIUTARE I GENITORI NELLA SCELTA DELLE PROFILASSI

Il Professor Guido Silvestri, dopo una prima presentazione spiega che dal 2010 è professore ordinario e vice-direttore del Dipartimento di Anatomia Patologica alla Emory University di Atlanta, USA, e Direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes Primate Center, sempre della Emory University: “Sono autore di 220 lavori scientifici, che sono stati citati circa 17,000 volte, e su 89 di questi lavori una delle parole chiavi è ‘vaccini’. Preciso che la mia area di expertise è sullo sviluppo pre-clinico dei vaccini”.

Sulla loro implementazione a livello clinico ed epidemiologico mi avvalgo della collaborazione di esperti internazionali del Centers for Disease Control (CDC), che è l’ente preposto ai programmi di vaccinazione qui negli States, della Organizzazione Mondiale della Sanità, ed i direttori dei programmi vaccinali di USA, Svezia, e Finlandia. In particolare ringrazio il Professor Walt Orenstein, che per 10 anni è stato direttore del programma nazionale vaccini degli Stati Uniti d’America, la Dottoressa Ann Lindstrand, che è a capo del programma nazionale di vaccinazioni pediatriche in Svezia, e la Dottoressa Hanna Nohynek, che è a capo dello stesso programma in Finlandia. Aggiungo che da diverse settimane svolgo un ruolo di “consulente” sul tema dei vaccini per il Movimento 5 Stelle in collaborazione con la Senatrice Elena Fattori e l’europarlamentare Piernicola Pedicini, entrambi ricercatori in campo medico-biologico. Preciso che la mia consulenza è a titolo assolutamente gratuito, e la svolgo in modo indipendente da ogni affiliazione ufficiale con il Movimento 5 Stelle.

I VACCINI. LA PIU’ GRANDE SCOPERTA STORICA. LE REAZIONI AVVERSE GRAVI E IL RISCHIO IN PERCENTUALI 

Il professor Guidi inizia spiegando i valore univoco dei vaccini e la realtà dei rischi verso le reazioni avverse gravi:

I vaccini sono preparati farmacologici sviluppati per prevenire le più importanti malattie infettive causate da batteri o virus. Il loro funzionamento si basa sull’attivazione del sistema immunitario che impara così a riconoscere preventivamente un agente patogeno in modo da poterlo combattere in modo efficace qualora questo agente dovesse entrare nell’organismo. I vaccini hanno ridotto enormemente, e in un caso (vaiolo) eliminato, l’incidenza di gravi infezioni, rappresentando la misura più efficace per ridurre i danni causati da molte malattie infettive. Per questo motivo i vaccini sono considerati la più grande scoperta medica della storia. Se in una comunità la percentuale di persone vaccinate supera una certa soglia (di solito 95%) l’agente patogeno non trova più sufficienti ospiti per diffondersi. Questo punto è di particolare importanza in quanto spiega l’effetto di protezione a livello di popolazione (“community immunity” o immunità di gregge) che è vitale per quegli individui che per motivi medici non possono vaccinarsi (neonati, bambini con difetti immunitari genetici, bambini che hanno subito trapianti o chemioterapia per tumori, etc.).
I vaccini, come tutti i farmaci, non sono esenti da reazioni avverse ed espongono ad un rischio ogni individuo che li assume. Le reazioni avverse gravi delle vaccinazioni sono molto rare

<1/1.000.000 per DTP, Epatite B, HPV, Hemophilus influenza B; ~2/1,000,000 per la vaccinazione anti-influenzale; e ~4/1,000,000 per le vaccinazioni contro morbillo, rosolia, parotite, e varicella

A fronte dei grandi vantaggi clinici delle vaccinazioni e della rarità delle reazioni avverse gravi, il rapporto costo/beneficio delle vaccinazioni è tra i più vantaggiosi che si possono osservare in medicina. Bisogna anche affermare con grande forza che l’ipotizzata associazione tra vaccini ed autismo era il risultato di uno studio fraudolento ed è stata successivamente smentita in modo definitivo da numerosi altri studi. Più in generale, la esagerazione degli effetti avversi dei vaccini fatta sulla base di considerazioni non-scientifiche rappresenta un grave atto di irresponsabilità morale, sociale, ed ovviamente professionale nel caso che queste esagerazioni vengano dal personale sanitario.

SILVESTRI SPIEGA LA DIFFERENZA DEI PIANI VACCINALI IN EUROPA, USA E LA FALLACIA DOVE SONO TECNICAMENTE OBBLIGATORI

Silvestri spiega: “Stabilito con la massima chiarezza l’obiettivo di assicurare nella popolazione la copertura più alta possibile per quei vaccini la cui efficacia e sicurezza sono state dimostrate scientificamente, la discussione è su come meglio raggiungere questo scopo. Le vaccinazioni sono implementate a livello nazionale attraverso i cosiddetti “piani nazionali di vaccinazioni (o immunizzazioni)” che differiscono da paese a paese. Le strategie adottate nei piani nazionali ruotano intorno a due principi fondamentali: il principio dell’obbligatorietà ed il principio della raccomandazione. La scelta tra obbligatorietà e raccomandazione ha complesse implicazioni e ramificazioni mediche, scientifiche, sociali, e politiche, e non si presta ad una comunicazione iper-semplificata. In Italia attualmente vige una modalità mista con due liste di vaccini: obbligatori e raccomandati. I vaccini obbligatori, gratuiti, sono la vaccinazione antidifterica, antipoliomielitica, antitetanica, ed antiepatite virale B. Nel gruppo dei vaccini “raccomandati” rientrano invece tutti gli altri. In Europa ci sono paesi che prediligono l’approccio “obbligatorio” (Francia) ed altri quello della “raccomandazione” (paesi Scandinavi). Negli Stati Uniti le vaccinazioni sono tecnicamente “obbligatorie”, ma esistono (in 47 stati su 50) esenzioni di tipo sia medico che religioso/filosofico che di fatto permettono ai genitori di non-vaccinare i loro figli. Un approccio simile è stato adottato anche in Canada“.

SILVESTRI: “L’OBBLIGATORIETÀ VACCINALE È DI FATTO UNA MISURA COERCITIVA VERSO I GENITORI, INTRODOTTA 50 ANNI FA”

“L’obbligatorietà vaccinale è di fatto una misura coercitiva verso i genitori dei bambini, introdotta più di cinquanta anni fa – spiega il professor Silvestri – come misura di prevenzione resa necessaria da specifiche emergenze epidemiche o endemiche ed introdotta allo scopo di garantire un intervento di immunizzazione omogeneo, costante e tempestivo in tutto il Paese. Con l’approccio della “obbligatorietà” si introducono regole che legano l’ammissione alla istituzione scolastica al certificato di vaccinazione facilitando così il controllo dell’operato del personale sanitario responsabile della programmazione ed implementazione dei programmi vaccinali. L’obbligatorietà dei vaccini non coinvolge ovviamente i bambini che hanno una esenzione per motivi medici citati prima”. Silvestri sottolinea inoltre: “Va chiarito che, se da un lato l’obbligatorietà delle vaccinazioni è considerata una strategia per migliorare l’adesione ai programmi di immunizzazione, dall’altro appare chiaro che molti dei programmi europei risultano efficaci anche se non prevedono alcun obbligo. Non emergono infatti differenze significative nelle coperture vaccinali tra i paesi che rendono obbligatorie e quelli che raccomandano le vaccinazioni più importanti, ed infatti alcuni paesi a più alta copertura vaccinale, come la Svezia, non prevedono alcun obbligo”.

RACCOMANDAZIONE COME PROMOZIONE DELLA SALUTE: “NOTEVOLE VANTAGGIO DI SVILUPPARE UN SENSO PIU’ ALTO PARTECIPAZIONE SALUTE PUBBLICA”

Nel video appena lanciato il Professor Silvestri spiega la forza della raccomandazione e non della coercizione vitsa come punizione: “Il concetto di raccomandazione scaturisce da quello più ampio di ‘promozione’ della salute che è alla base di qualsiasi efficace azione preventiva ed intende favorire l’esercizio cosciente della libera scelta sia nell’interesse della salute dei propri figli che nell’interesse collettivo. Molti studi condotti negli Stati Uniti suggeriscono che il metodo migliore per avere coperture vaccinali elevate non è la promozione di misure “punitive” verso chi non vaccina i figli, ma la rimozione attiva e capillare di qualunque “ostacolo” pratico alla vaccinazione. Questa rimozione degli ostacoli comprende il coinvolgimento attivo dei medici (soprattutto pediatri), una comunicazione aperta ed efficace tra medici e genitori, la pronta e gratuita disponibilità dei vaccini, e se possibile anche l’uso di incentivi finanziari. L’approccio basato sulla raccomandazione è culturalmente impegnativo, si avvantaggia di un tessuto sociale coeso, e richiede algoritmi su come comportarsi nel caso di calo della copertura vaccinale o in presenza di outbreak epidemici– pero’ ha il notevole vantaggio potenziale di sviluppare un senso più alto di partecipazione dell’individuo ad una gestione della salute pubblica non più percepita come paternalistica (se non addirittura punitiva).

PROGRAMMA NAZIONALE BASATO SULLA RACCOMANDAZIONE: “L’ATTUAZIONE INDEROGABILE DI 4 PUNTI FONDAMENTALI”

Ed ecco che il professor Silvestri spiega qual è la strategia per attuare un programma nazionale basato sulla raccomandazione: “È importante specificare che la implementazione in Italia di un programma nazionale di vaccinazioni basato sul principio della ‘raccomandazione’ richiede, in maniera assolutamente non-negoziabile, la adozione di quattro punti fondamentali.

  1. Il primo punto è lo stanziamento di risorse sufficienti per sviluppare e mantenere l’ infrastruttura necessaria per promuovere le vaccinazioni raccomandate e rimuovere ogni possibile ostacolo alla vaccinazione. Questa infrastruttura include centri dedicati sul territorio, personale medico, infermieristico, esperti di comunicazione, disponibilità di vaccini gratuiti, supporto informatico e statistico per monitorare la copertura vaccinale in tempo reale, e presenza di materiale di training ed educativo. Questa infrastruttura deve essere sviluppata e mantenuta a livello sia nazionale che regionale.
  2. Il secondo punto è la implementazione graduale o a fasi, che inizialmente coinvolgerà un gruppo di regioni “pilota”, a cui via via si aggiungeranno le altre regioni. Questo ampliamento progressivo in fasi dell’approccio “raccomandazione” deve essere attuato con costante monitoraggio delle coperture vaccinali a livello locale, regionale, e nazionale.
  3. Il terzo punto è la presenza di clausole di salvaguardia che prevedano, nel caso di calo delle coperture vaccinali sotto una certa soglia, oppure della presenza di outbreak epidemici, la immediata reintroduzione di alcune azioni coercitive, come per esempio il possesso del certificato di vaccinazione come requisito per l’ammissione a scuole ed asili. In questo senso il corrente outbreak di morbillo in Italia (almeno 1,600 casi nel 2017) giustifica la adozione temporanea di misure di obbligatorietà relative specificamente a questo vaccino.
  4. Il quarto punto è che nel contesto del principio di raccomandazione la scelta di “non-vaccinare” non può essere considerata o percepita come una scelta di “default”al contrario, il “premesso” a non vaccinare viene garantito ai genitori che ne fanno richiesta dopo la certificazione di un percorso “educativo” che include almeno due visite mediche o infermieristiche condotti in due tempi diversi, e la visione di appropriato materiale educativo (video, film, etc).

La consulenza del Professor Guidi sembra aver tracciato un programma concreto che aiuti i genitori ad accogliere la vaccinazione come strumento indispensabile, o garantire il permesso a non vaccinare dopo la certificazione del percorso educativo. Consulenza vincente per il M5S che ha deciso di pubblicare questo video cercando così di dissolvere quei dubbi riguardo questo tema che giustamente sta a cuore ai genitori.

Il Professor Silvestri termina volendo ancora precisare cheDa un punto di vista culturale e di comunicazione, bisogna specificare con estrema chiarezza che l’approccio basato sul principio della raccomandazione non è, né può essere in alcun modo percepito come un atteggiamento dubbioso o agnostico della legge nei confronti dell’utilità dei vaccini – atteggiamento, che, come già detto prima non ha alcuna ragione scientifica di essere. Al contrario, l’approccio alle vaccinazioni basato sul principio della raccomandazione va inteso come strumento sociale e sanitario per arrivare alla copertura vaccinale più alta possibile e per il periodo di tempo più lungo possibile attraverso il coinvolgimento consapevole ed informato della popolazione“.

Un lungo discorso quello del Professor Silvestri, nulla è stato accennato però all’implementazione e controllo della vaccinovigilanza, e norme più severe per quei medici che non la eseguono. La vaccinazione in sicurezza, come anche qualsiasi farmaco in commercio ha la necessità di  seria ed effettiva segnalazione alla Rete Nazionale dei Farmacovigilanza che permette nel tempo, efficacia e sicurezza.

MA LA TUTELA DELL’INDIVIDUO RISPETTO ALLA COLLETTIVITA’, LO ABBIAMO DIMENTICATO? Se è giusto vaccinare per la tutela della salute pubblica purtroppo neanche il M5S ha messo nel progetto la tutela della salute dell’individuo. Ricordo, come spiegava dettagliatamente l’avvocato Giuseppe Romeo in merito alla sentenza della Corte Costituzionale 258/1994 e precisamente quello riportato al capo 5 bis dove viene sancito che:”…proprio per la necessità di realizzare un corretto bilanciamento tra la tutela della salute del singolo e la concorrente tutela della salute collettiva, entrambe costituzionalmente garantite, si renderebbe necessario porre in essere una completa e articolata normativa di carattere tecnico che, alla luce delle conoscenze scientifiche acquisite, individuasse con la maggior precisione possibile le complicanze potenzialmente derivabili dalle vaccinazioni, e determinasse se e quali strumenti diagnostici idonei a prevederne la concreta verificabilità fossero praticabili su un piano di effettiva fattibilità…eventualemente stabilendo criteri selettivi in ordine alla utilità di eseguire gli accertamenti in questione“.

I vaccini sono uno strumento unico nella scienza medica, ma come ha ben spiegato anche il professor Silvestri, seppur rari, producono reazioni avverse gravi e nonostante siano passati 23 anni dalla sentenza suindicata, ancora ci troviamo a dibattere che è giusto salvare l’umanità dovendo sacrificare chi non potrebbe sopportare le vaccinazioni e sembra che nessun intervento del Legislatore ha mai assecondato quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, ignorando la tutela del diritto alla salute di quanti, pur non essendo compatibili con una vaccinazione, ne subiscono l’insulto per esserne gravemente danneggiati. 

La scienza dovrebbe migliorare i trattamenti medici che di fatto si vogliono obbligare senza che nessuno se ne prenda alcuna responsabilità. C’è la possibilità di migliore questa profilassi medica?  A tutti i genitori piacerebbe tutelare il proprio figlio da tutte le malattie contagiose e pericolose, ma cercando di correre meno rischi possibili. Quella piccola percentuale delle reazioni avverse relativa ai diversi vaccini comunque colpisce un bambino e una famiglia e visto sono molti i vaccini proposti a cui si raccomanda la profilassi, le percentuali vanno viste nella totalità, perché ad un bambino non ne viene proposto uno solo nella sua vita. Il professor Silvestri le ha così riassunte:

<1/1.000.000 per DTP

Epatite B

HPV

Hemophilus influenza B;

~2/1,000,000 per la vaccinazione anti-influenzale;

 ~4/1,000,000 per le vaccinazioni contro morbillo, rosolia, parotite, e varicella

A danno fatto intanto molte famiglie, (poche?) lamentano la solitudine profonda in cui sono stati inghiottiti e un sistema che ti denigra e ti offende (basta farsi un giro sulle varie bacheche di molti medici che negano i danni da vaccino).

La vaccinazione deve diventare uno strumento straordinario ancor di più oggi, e la scienza insieme alla politica possono unirsi per rendere questo passaggio un progresso teso a salvaguardare la salute collettiva e di chi non potrebbe ricevere la profilassi implementando indagini per verificare questa condizione. L’obbligatorietà dimostra che i vaccini sono sicuri, ma non sempre, purtroppo!

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