Primipare attempate, ecco il piano della feritilità del ministro. Taverna: “Lorenzin dimettiti”/VIDEO

beatrice lorenzin

Riflettori puntati sul Piano della Fertilità, sui ruoli della donna nella società dopo lo scandalo della campagna pubblicitaria del Fertility Day commissionata dal Ministro della salute Lorenzin.

Forte la denuncia della senatrice Paola Taverna che invita la Lorenzin a dimettersi poco fa intervenuta in aula durante il dibattito sulle mozioni che riguardano le campagne pubbliche in materia sanitaria.  La Taverna presenta il conto, non sui costi dello scandalo campagna pubblicitaria del Fertility Day, ma entra nel merito del Piano della Fertilità stilato dal ministero della salute, additandolo come un insulto alla donna stessa e chiede: “Ministro Lorenzin faccia il favore: lasci il posto a qualcuno che capisca meglio le donne“.

 

L’INTERVENTO DELLA SENATRICE TAVERNA

Video Intervento Paola Taverna

 

La Taverna poi spiega proprio sulla sua pagina facebook tutti i retroscena per cui la Lorenzin dovrebbe proprio dimettersi:

 

DICIAMO LE COSE COME STANNO

Il Piano nazionale per la fertilità previsto dal ministro Lorenzin è un insulto costante al ruolo della donna come madre e come essere umano, una delle cose più vergognose, sessiste e antisociali che si sia mai vista. Se si vuole parlare del perchè le donne non fanno figli in giovane età, andiamo a vedere come funzionano le cose in Europa.

In Svezia, le mamme hanno 480 giorni pagati di congedo parentale, che possono essere distribuiti nei primi 8 anni di vita del bambino; tutte le famiglie che hanno la residenza hanno un sussidio di 120 euro al mese a bambino fino a 18 anni; per quanto riguarda la conciliazione vita-lavoro, i giorni di permesso per restare a casa con i figli malati sono pagati e illimitati; in Francia dal quarto mese di gravidanza sono previsti 185 euro al mese, oltre a un premio di circa 900 euro alla nascita; è prevista “l’allocazione familiare”, 130 euro al mese fino al compimento del diciottesimo anno di età; la conciliazione vita-lavoro è facilitata dalle “assistenti materne”. Allora il problema non è che la donna diventa vecchia, non sono i suoi ovociti che invecchiano insieme a lei, come c’è scritto nel Piano del ministro Lorenzin, il problema è dare alle famiglie la possibilità di mettere al mondo un figlio in giovane età e poi dare loro la garanzia di poterlo mantenere, curare e farlo vivere in maniera dignitosa.

Il ministro Lorenzin dovrebbe andare a casa per tanti motivi, a partire dal caso Avastin Lucentis, dalla sua inappropriatezza e per il fatto che ci ha fatto sputare il sangue per tre anni prima di poter vedere approvata la legge del M5S sugli screening neonatali che, questa sì, dà la possibilità di poter salvare i nostri figli.

La Lorenzin ha dimostrato ampiamente di essere inadeguata per il suo ruolo di ministro, non ha capito che molte donne desiderano avere un figlio, ma dopo averlo messo al mondo si chiedono come garantirgli una vita dignitosa, una vita che questo Paese e questo governo non sono in grado di garantire.

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