Roma, Municipio XII. Il Consigliere Quaresima: “Lascio il M5S ormai parte integrante del sistema”

 

Roma Capitale- Virginia Raggi e il M5S del Municipio XII di Roma Capitale perdono un altro Consigliere. Ma soprattutto perdono  un pezzo della propria coerenza. Eh sì, nonostante i segnali fossero abbastanza eloquenti Massimiliano Quaresima ha perorato le battaglie scritte tanto tempo fa con enfasi e sguardo verso il futuro dal M5S non solo quello territoriale, ma nazionale durante le campagne elettorali pregresse.

Ha provato… ma i muri non solo erano alti ma anche di gomma. Quaresima ha ricordato la necessità della lotta ai pesticidi, veleni autorizzati, con l’uso delle deroghe, ad essere nebulizzati nel territorio. Esempio eclatante alcuni zanzaricidi non conformi alla vita umana e all’ambiente stesso nella metropoli romana. Come la lotta al 5G, mentre Virginia Raggi lo sponsorizza e lo porta in Roma Capitale mostrando le sue entusiasmanti performance con i molteplici servizi multimediali.

Il Consigliere Massimiliano Quaresima, in data 7 gennaio 2020 protocolla l’uscita dal gruppo M5S del Municipio XII di Roma Capitale e affida a FreedomPress.it la sua lettera, la sua visone della battaglia non prona ad alcuna lobby, poichè la vera essenza di quei valori è rimasta intatta dentro. Quando ti confronti con le persone del tuo stesso territorio, quelle che ti hanno eletto nulla vale spiegare le esigenze di cambiamento che hanno profondamente modificato il volto del M5S.

Il Consigliere Quaresima scrive: ‘Lascio il M5S perché è diventato parte integrante di un sistema che doveva combattere’:

“Ho avuto il sentore già nel 2017, quando durante la discussione del decreto legge n. 73 del 7 giugno 2017 convertito in legge 119 il 31 luglio del 2017, avevo partecipato a tutte le manifestazioni tenutesi sotto Montecitorio con le famiglie di genitori con figli danneggiati o morti con le vaccinazioni e non ho mai visto scendere in piazza parlamentari del M5S.

Questo loro comportamento ha innescato una mancanza di fiducia nei loro confronti e ho cominciato ad avere molti dubbi sul loro operato. Il M5S votò l’incostituzionalità della legge Lorenzin, ma nonostante questo non mi sentivo tranquillo.

Prima delle elezioni del 4 marzo 2018 il M5S, aveva fatto tutta una serie di promesse sull’abrogazione dell’obbligo vaccinale, che avrebbe trasformato in ‘raccomandazione’.

Ad elezioni vinte è caduta la maschera, perché non solo non hanno abrogato la Legge 119, ma addirittura hanno invitato la Glaxo Smith Kline (azienda condannata per gravissimi reati di corruzione in tutto il mondo), a fare insieme il nuovo piano vaccinale previsto nel DDL 770.

Cosa inquietante, se pensiamo che il M5S era nato per contrastare tutte le lobbie.

Altro tema che mi ha portato alla rottura definitiva e che contrasto con tutte le mie forze è quello del 5G, una tecnologia a forte vocazione militare con più rischi che vantaggi per la salute dei cittadini e l’ambiente.La mia fu la prima mozione in Italia sulla contrarietà del 5G che fu votata e approvata nel municipio XII lo scorso anno.

Anche qui il M5S nazionale con leggerezza e scarso senso di responsabilità, ha deciso di esporre sottoponendo la popolazione tutta ad una sperimentazione di frequenze inesplorate, senza nemmeno avere dei pareri scientifici sulla sua pericolosità.

Ci sono poi oltre ai vaccini ed il 5G tutta una serie di provvedimenti che ne hanno aumentato la mia amarezza, come il Decreto sul silenzio assenso per la donazioni degl’organi, un atto che deve essere una scelta volontaria e non un imposizione per legge, lo ritengo gravissimo. Così come le promesse di smantellare il MUOS in Sicilia tra le tante battaglie del “NO” che sono state dimenticate.

Poi in ambito ambientale che doveva rappresentare una delle 5 stelle, anche qui un voltafaccia spaventoso come il decreto Genova, che conteneva la dispersione dei fanghi contaminati da idrocarburi nei terreni, come l’abbattimento degli ulivi in Puglia sul caso Xylella, le promesse sulla chiusura dell’Ilva, sulla Tap, sulle deroghe della Cloropicrina, sui 300 mila euro stanziati per le aziende agricole che producono con fitofarmaci e diserbanti, che invece potevano essere destinate ad aziende biologiche e biodinamiche.

Poi l’accordo con gli Stati Uniti ed il Canada sul TTIP che avevamo sempre contrastato, ora ci troveremo sulle nostre tavole pane e pasta contaminati con il glifosato.

Con il passaggio dal ‘Non Statuto allo Statuto’ si è verificata una trasformazione da Movimento a Partito avente un capo politico. E’ venuta a mancare l’essenza stessa del Movimento.

Questo ha portato me insieme ad altri consiglieri di tutte le regioni d’Italia a riscrivere la “Carta di Firenze”, per ripartire dai principi fondativi e dalla democrazia dal basso, l’ultimo tentativo estremo per far cambiare  rotta ad una nave ormai alla deriva. Dal contratto di Governo con la Lega Nord che non mi era piaciuto, abbiamo toccato il fondo facendo l’alleanza con il PD.

L’alleanza con il PD ha decretato la morte del M5S, poi la cessione dei ministeri più importanti come quello della Sanità a Leu e altri al PD. Nell’accordo con il PD hanno deciso di togliere il ministero delle infrastrutture al ministro Toninelli, proprio quando eravamo ad un punto di togliere le revoche autostradali ai Benetton.

Una mossa che ha inesorabilmente portato al tracollo il M5S alle elezioni in Umbria, dove si sono addirittura presentati insieme al PD con un vertiginoso calo dei consensi.

 Il principio democratico dell’uno vale uno non esiste più, abbiamo avuto esclusioni eccellenti tra le più importanti che io ricordi come quella di Sara Cunial e quest’ultima di Gianluigi Paragone solo perché sono stati coerenti con il programma del M5S.

Anche a livello territoriale le cose non vanno affatto bene, da quando ci siamo insediati ho lamentato subito uno scollamento tra Municipio e Comune, linee programmatiche disattese, atti di consiglio che molto probabilmente si fermano nei cassetti del Campidoglio, come l’Ordine del Giorno che ho presentato sul “Divieto di Fumo nei parchi pubblici“, ho fatto interrogazioni scritte come quella sul 5G alla presidente e all’assessore senza ricevere alcuna risposta.  Assessori che anziché essere cacciati dal municipio vengono addirittura promossi e inviati in Campidoglio con stipendi maggiorati.

Nel territorio di Roma Capitale si continua a disinfestare ovunque con i piretroidi, sostanze cancerogene, nonostante Ordini del Giorno votati in Consiglio, s’irrorano le scuole con queste queste sostanze tossiche persistono per 100 giorni non curandosi dei rischi per i bambini.

Infine, la riapertura di una nuova discarica a Monte Carnevale nel Municipio XI nella Valle Galeria, difronte alla discarica di Malagrotta, proprio dove il M5S romano ha fatto la battaglia più grande, dove aveva promesso a gran voce mai più discariche.

Per queste ragioni che ho elencato dimenticandone altre sicuramente, ho deciso di lasciare il M5S passando al “Gruppo Misto” per poter iniziare un nuovo percorso politico con ‘Vox Italia’.

Ho molta stima di Diego Fusaro che è sempre stato coerente fin dall’inizio con le sue idee, e di Mauro Scardovelli che si occuperà della formazione politica.

Credo sia molto importante recuperare subito una sovranità monetaria e riportare l’interesse nazionale al primo posto. Questi 20 anni con l’euro ci hanno fortemente provato, hanno chiuso moltissime aziende, aumentata la povertà, siamo strangolati dalle tasse è ora d’intervenire con la massima urgenza.”

 

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