Sanità Campania. A Nola i medici fronteggiano l’afflusso di 500 persone. De Luca chiede il licenziamento

di Cinzia Marchegiani

Nola (Napoli) – I medici del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Nola hanno dovuto fronteggiare una situazione di straordinaria emergenza dovuta ad un afflusso di 500 pazienti in una sola nottata in un ospedale che dispone di 100 posti letto e il conseguente eccezionale sovraffollamento verificatosi, dovendo tra l’altro dover fare i conti con il blocco di una condotta idrica all’esterno del presidio a causa delle condizioni meteo.

Ma l’eccezionalità con cui i medici hanno dovuto sopperire alle richieste dei pazienti che massicciamente si sono recati al pronto soccorso non è stata una giustificazione accettabile per il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che è intervenuto dichiarandola “vergognosa della quale peraltro nessuno è stato tempestivamente informato“.

Per questo motivo De Luca, che questa mattina ha convocato tutti i responsabili delle Asl e delle aziende ospedaliere della Campania, ha chiesto di avviare immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola.

Per il resto, si chiarisce che il 90% di chi si è rivolto al Pronto soccorso è stato dimesso, a conferma del fatto che ci si è rivolti alla struttura ospedaliera anche per problemi di ridotto rilievo medico a causa della chiusura degli studi medici. A mo’ di esempio, si chiarisce che al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli, dal 1° gennaio, su 2.019 accessi, solo 154 hanno richiesto un ricovero. In ogni caso, ognuno dei pazienti effettivamente bisognoso di cure, ha ricevuto le prestazioni necessarie.

Emersa l’emergenza sanità, la Regione Campania ha deciso di dar vita a postazioni straordinarie di continuità assistenziale nei presidi con Pronto soccorso di maggiore afflusso, con il coinvolgimento di medici territoriali.

Auspicoha dichiarato il Presidente De Lucache questo episodio non offuschi il lavoro straordinario che è in atto, con l’impegno di centinaia di medici, infermieri e funzionari amministrativi, per la riorganizzazione della sanità campana. Abbiamo registrato in questi mesi, già risultati di straordinario valore sul piano organizzativo e dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Auspichiamo che il superamento di commissari esterni alla Campania ci consenta di evitare ulteriori processi di burocratizzazione che finiscono per complicare i problemi e ritardare le soluzioni”.

Un paese strano l’Italia…questa è una pagina di sanità che farà il giro del mondo. Invece di premiare i medici che eccezionalmente hanno affrontato un afflusso straordinario, vengono anche puniti.

 

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