Sequestro società farmaceutica nel frusinate: smaltiva fanghi nei terreni dediti alle colture agrarie

FANGHI FARMACEUTICI

Frosinone (Lazio) – Traffico illecito di rifiuti ha portato al sequestro presso una società farmaceutica nel frusinate. Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) del Comando Provinciale di Frosinone del Corpo forestale dello Stato ha eseguito lo scorso 10 ottobre 2016 un decreto di sequestro emesso dal GIP del Tribunale di Roma, e richiesto dalla D.D.A. della Procura di Roma, nei confronti di una società farmaceutica del frusinate.

Le indagini, svolte dal N.I.P.A.F. di Frosinone e coordinate dal sostituto procuratore della D.D.A. di Roma dr.ssa Palaia Maria Cristina e dal sostituto procuratore dr.ssa Caracuzzo Rita della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, hanno consentito di accertare l’esistenza di un traffico illecito di rifiuti costituiti da fanghi prodotti dalla società.

FANGHI GETTATI NEI TERRENI CIRCOSTANTI L’AZIENDA SU QUALI SI EFFETTUAVANO COLTURE AGRARIE

In particolare gli investigatori hanno accertato come tali rifiuti non venivano smaltiti attraverso il conferimento a ditte terze a ciò deputate, ma venivano immessi come ammendanti nei terreni circostanti l’azienda, e di proprietà della stessa, sui quali poi sono state effettuate nel tempo delle colture agrarie.
Ciò avveniva in virtù di un provvedimento autorizzativo emanato dagli enti competenti e solo formalmente regolare, in realtà affetto da vizi di illegittimità, quali, ad esempio, l’assenza della necessaria VIA.

In tal modo la società, secondo il GIP del Tribunale di Roma, ha  non solo smaltito illecitamente ingenti quantità di rifiuti ma ha altresì conseguito enormi guadagni derivanti proprio dal risparmio di spesa relativa allo smaltimento tramite ditte terze dei rifiuti costituiti dai fanghi.

I terreni oggetto dello spandimento dei fanghi sono stati così sottoposti a sequestro, mentre i responsabili dell’azienda e i funzionari pubblici sono stati denunciati all’A.G. per concorso in attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.

Chissà se questa inchiesta produrrà altre importanti informazioni, quelle in merito alla produzione di prodotti agricoli poi finiti nella filiera della distribuzione e dei consumatori.

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