Ciprofloxacina, l’antibiotico magico. Allarme EFSA: “Le infezioni diventano più difficili da curare”

 

 

di Cinzia Marchegiani

Gli antibiotici Fluorochinolonici tornano a far parlare di sé, questa volta a lanciare l’allarme è l’EFSA. Noi di FreedomPress abbiamo fatto luce ben 4 anni fa sulle errate prescrizioni da parte dei medici e di molti pazienti danneggiati da questo antibiotico, e al contempo abbiamo proposto la necessità di monitorare le prescrizioni mediche proprio per arginare l’antibiotico-resistenza di questo farmaco in virtù del fatto che molte volte viene indicato come prima scelta per infezioni che non ne necessitano. La ciprofloxacina infatti viene descritto come l’antibiotico magico (nel servizio Le Iene, un medico ripreso di nascosto lo definisce in questo modo).

Ma nè il ministro Grillo ha attivato una seria indagine negli ospedali italiani, né l’attuale ministro ha pensato di attivarsi seriamente sull’uso sbagliato che molti medici continuano a fare di questo farmaco.

 L’EMA DOPO LA FDA HA ATTIVATO UNA REVISONE SERIA SU QUESTA CLASSE DI FARMACI ED E’ RIVOLTA SOPRATTUTTO ALLA CLASSE MEDICA CHE LI PRESCRIVE ANCHE SENZA OSSERVARE LE LINEE GUIDA PUBBLICATE

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Ora l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare in data 3 marzo lancia il serio allarme in merito alla stessa ciprofloxacina.

EFSA: “Antibiotico-resistenza nell’UE: le infezioni da batteri trasmessi da alimenti stanno diventano più difficili da curare”

L’EFSA spiega che sia la Salmonella e Campylobacter stanno diventando sempre più resistenti alla ciprofloxacina, uno degli antibiotici di elezione per il trattamento delle infezioni causate dai suddetti batteri. È questa la conclusione dell’ultimo rapporto sull’antibiotico-resistenza nelle zoonosi pubblicato oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che presenta anche alcune tendenze positive nel settore animale.

I dati più recenti tratti dall’uomo, dagli animali e dagli alimenti evidenziano che una grande percentuale di batteri del genere Salmonella sono multifarmaco-resistenti (ovvero resistenti a tre o più antibiotici). Nell’uomo è comune la resistenza alla ciprofloxacina, soprattutto per alcuni tipi di Salmonella, e la resistenza alla coprofloxacina ad alte concentrazioni è aumentata complessivamente dall’1,7% (nel 2016) al 4,6% (nel 2018). Quanto al Campylobacter 16 Paesi su 19 riferiscono percentuali molto o estremamente alte di resistenza alla ciprofloxacina.

Elevate percentuali di resistenza alla ciprofloxacina sono riferite anche nei batteri Salmonella ed E. coli da pollame. La ciprofloxacina appartiene ai fluorochinoloni, una classe di antibiotici definiti di rilevanza essenziale per l’uso nell’uomo. Se i fluorochinoloni perdessero efficacia, l’impatto sulla salute umana potrebbe essere rilevante. Resta però bassa la resistenza congiunta (resistenza simultanea a due antibiotici di fondamentale importanza) ai fluorochinoloni associati alle cefalosporine di terza generazione in Salmonella, e ai fluorochinoloni associati ai macrolidi in Campylobacter.

Quanto al 2018 il rapporto elenca casi sporadici di infezioni da Salmonella nell’uomo resistenti ai carbapenemi, una classe di antibiotici di ultima istanza.

Mike Catchpole, direttore scientifico dell’ECDC:

“E’ preoccupante trovare resistenza ai carbapenemi nei batteri veicolati da alimenti nell’UE. Il modo più efficace per prevenire la diffusione di ceppi batterici resistenti ai carbapenemi è quello di continuare a eseguire le procedure di screening e rispondere prontamente ai casi con positività accertata: l’ECDC sta lavorando con gli Stati membri dell’UE e con l’EFSA, applicando l’approccio ‘Salute unica globale’, per migliorare la diagnosi precoce e il monitoraggio, nel tentativo di combattere la minaccia persistente di infezioni zoonotiche resistenti agli antibiotici”.

Il rapporto comprende anche indicatori chiave dei risultati che aiutano gli Stati membri dell’UE a valutare i propri progressi nella riduzione dell’uso degli antibiotici e nella lotta all’antibiotico-resistenza.

Nel periodo 2014-2018 l’indicatore di sintesi della suscettibilità a tutti gli antibiotici negli animali destinati alla produzione alimentare è aumentato per l’E. coli in quasi un quarto degli Stati membri (6). Si tratta di uno sviluppo positivo in quanto significa che in questi Paesi, in caso di necessità, le terapie con antibiotici avrebbero maggiori probabilità di successo. Durante il periodo 2015-2018 è stata inoltre rilevata la tendenza a una riduzione della presenza di β-lattamasi a spettro esteso (ESBL) o di E. coli produttore di AmpC in circa il 40% degli Stati membri (11). Ciò è importante poiché l’ESBL-AmpC produttore di Escherichia coli è responsabile di infezioni severe nell’uomo.

Per quanto riguarda gli antibiotici di ultima istanza, la resistenza alla colistina non è risultata comune in Salmonella e in E. coli, mentre E. coli produttore di carbapenemasi non è stato rilevato né in polli da carne né in tacchini né nel pollame.

“I risultati positivi negli animali da produzione alimentare sono incoraggianti perché sono segno di miglioramento; dobbiamo tuttavia indagare ulteriormente sulle ragioni di questo cambiamento. La resistenza agli antibiotici è una grave minaccia per la salute pubblica e animale mondiale (“Salute unica globale”) che richiede un’azione mondiale”, ha affermato Marta Hugas, direttore scientifico EFSA.

In molti Paesi la diminuita resistenza nell’uomo all’ampicillina e alle tetracicline per Salmonella Typhimurium è un’altra tendenza incoraggiante osservata nel periodo 2013-2018.

Insomma, questi antibiotici stanno fornendo informazioni preoccupanti e spiace dover ritornare su questo argomento, ma spesso sembra che siano lanciati tanti allarmi ma poche poi le istituzioni governative che abbiano dimostrato la capacità di voler indagare a 360 gradi su questi antibiotici e in questo caso il fenomeno legato a prescrizione mediche errate, visto che da quando l’EMA ha pubbblicato l’esito della revisone che conferma che:

FLUOROCHINOLONI MAI COME PRIMA SCELTA, I GRAVI EFFETTI COLLATERALI SUPERANO I BENEFICI

Poiché il rischio di questi gravi effetti collaterali in genere supera i benefici per i pazienti con sinusite batterica acuta, della riacutizzazione di bronchite cronica e infezioni delle vie urinarie non complicate, la FDA aveva già stabilito che fluorochinoloni dovrebbero essere riservati per l’uso in pazienti con queste condizioni che non hanno alternative opzioni di trattamento. Questi antibiotici, solo per alcuni gravi infezioni batteriche, tra cui l’antrace, la peste e la polmonite batterica, i benefici superano i rischi ed è opportuno per loro rimanere disponibile come opzione terapeutica.

ancora in redazione abbiamo avuto conferma che molti medici ancora non rispettano la nuova revisione e continuano ad amare questo antibiotico magico per curare infezioni che potrebbero essere trattate con altri antibiotici. E oltre ai problemi (e sono seri e gravi) dei danni collaterali che molti pazienti denunciano, quelli ora lanciati dall’EFSA dovrebbero far riflettere le istituzioni sanitarie che in caso di Salmonella e Campylobacter questi super poteri della ciproflaxina non riesca più ad avere.

Noi invitiamo ancora a fare un’indagine seria sulla modalità di prescrizione in ambiente sanitario pubblico e privato.

Il problema è serio e non basta lanciare l’sos. Solo un ministero della salute può realizzare questa grande rivoluzione medica e scientifica. Noi abbiamo allertato anche legislatori e associazioni e fondazioni mediche, ma sembra che il nostro invito rimanga confinato in risposte private tramite mail. Sarebbe auspicabile che ogni nazione effetuasse una indagine interna.

Ci auguriamo che questo invito ulteriore non cada nel vuoto, visto che l’ex ministro Grillo raggiunta da Le Iene era rimasta colpita e stupita (eppure è un medico) sulle immense problematiche che questa classe di antibiotici produce ai malati e ora incide sulla emergenza mondiale, la temutissima antibiotico-resistenza.

A noi non piace essere lungimiranti, piace che qualcuno raccolga questo testimone e ne faccia una battaglia personale affinchè si trovino soluzioni reali e non confinati nei soliti comunicati stampa.

In effetti organizzare convegni sull’antibiotico-resistenza sembra un atteggiamento pleonastico se chi li propone non vuole affrontare seriamente anche il problema delle errate prescrizioni… perchè se è vero che questo antibiotico è magico (per molti malati danneggiati non lo è) non lo sarà più fra poco anche per le infezioni difficili da curare.

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