COSMEU lancia una petizione, Salviamo i Pronto Soccorso: “Solo personale qualificato, con la salute non si scherza!”






 

IL CASO

 

di Cinzia Marchegiani

Una petizione lanciata da Coordinamento Specializzandi in Medicina d’Emergenza-Urgenza – CoSMEU diretta a Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana, il Ministro della salute Giulia Grillo e Marco Bussetti Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca porta alla luce una situazione a dir poco irrazionale e sconfortante nel campo del primo soccorso sanitario.

IL FATTO:  La Regione Toscana ha approvato una delibera che ammette l’assunzione di medici neolaureati, senza specializzazione alcuna, con un progetto di formazione “on the job” limitatissimo, per lavorare nei Pronto Soccorso. Senza distinzione di responsabilità, di competenze e di autonomia.

Roberta Petrino – Past-president EUSEM Rappresentante per l’Italia presso la UEMS Section of Emergency Medicine) e Riccardo Pini –Direttore Scuola di Specializzazione in Emergenza e Urgenza Università di Firenze Rappresentante per l’Italia presso la UEMS Section of Emergency Medicine – hanno scritto al Direttore di QuotidianoSanità.it coomentando questa notizia: 

La Medicina di Emergenza ed urgenza in Europa esiste da 25 anni; in Italia da 11 anni è riconosciuta come specialità medica di base, con un curriculum di studi che dura 5 anni, come previsto dalla Direttiva Europea per le specialità mediche. I programmi di formazione delle scuole di specializzazione si basano sul Curriculum Europeo di Medicina di Emergenza, scritto dalla Società Europea di Medicina di Emergenza (EUSEM) e dalla Sezione di Medicina di Emergenza della European Union of Medical Specialites (UEMS), approvato dai Council dell’EUSEM e della UEMS e incluso nel documento fondamentale di tutte le specialità mediche Europee chiamato European Training Requirements. Solo con le competenze sviluppate dai sistemi di emergenza-urgenza pre-ospedalieri ed ospedalieri si è potuto creare le reti delle emergenze complesse e ridurre la mortalità e la disabilità di pazienti colpiti da malattie come l’infarto del miocardio, l’ictus cerebrale, il trauma maggiore, la sepsi, grazie ad un riconoscimento molto più tempestivo, ad un trattamento e stabilizzazione immediate e al successivo affidamento del paziente a cardiologo, neurologo, chirurgo, intensivista per la cura definitiva.

Affidare questo lavoro a medici del tutto inesperti ed impreparati a farlo è sconcertante. Chi vorrebbe essere operato da un medico neolaureato? Chi vorrebbe che un giovane inesperto gli facesse un ecocardiogramma o una coronarografia o tentasse di interpretare il suo test da sforzo?
Ecco, si sta ammettendo che ciò accada in caso di un paziente che giunge in Pronto Soccorsocon una grave dispnea, o un dolore lombare acuto in cui è necessario capire immediatamente se si tratta di rottura dell’aorta o di una colica renale. E ogni giorno di pazienti così nei Pronto Soccorsone arrivano migliaia. La speranza è che siano i cittadini a ribellarsi a questa ipotesi e l’invito è ai direttori delle strutture di emergenza e urgenza a rifiutare questa ipotesi”.

 

PETIZIONE CHANGE.ORG LANCIATA DA COSMEU – COORDINEMANETO SPECIALIZZANDI IN MEDICINA D’EMERGENZA-URGENZA DIRETTA A ENRICO ROSSI, GIULIA GRILLO, MARCO BUSSETTI:




COSMEU spiega la situazione odierna che è sotto gli occhi di tutti: “I legislatori, non potendo per ora interrompere un servizio essenziale per la salute di milioni di Cittadini, si sono lanciati nelle più fantasiose soluzioni: c’è chi come il Molise prima ed il Veneto poi ha richiamato medici in pensione, chi ha stretto convenzioni con Università straniere, cercando oltre confine nuove forze arruolabili. Addirittura si sta iniziando a smantellare il servizio pubblico, appaltando centinaia di migliaia di euro di proventi a società private per la ricerca di personale. Ma l’ultima proposta creativa arriva dalla Regione Toscana, che ha deliberato di spalancare le porte dei Pronto Soccorso a medici neoabilitati senza alcuna competenza specifica nell’ambito dell’Emergenza-Urgenza, con la previsione di una non meglio specificata formazione “on the job” della durata di due anni che sarebbe un modo anglofono di dire che il medico in questione farà esperienza direttamente sulla pelle dei propri pazienti. Una simile proposta è svilente sia per i tanti Colleghi che in questi anni hanno intrapreso un percorso di formazione specialistico vero e proprio nella Scuola nata da poco in Emergenza-Urgenza, sia per coloro che dovrebbero usufruirne, ai quali viene offerta una formazione di serie B dimezzata e part time. Si considera ancora la medicina d’emergenza urgenza una sotto-specializzazione, che si può imparare in fretta e furia, come se per un Cittadino fosse la stessa cosa ricevere assistenza da un professionista specializzato o da un neolaureato.

LA PETIZIONE CHE POTETE FIRMARE ANCHE VOI:

“Il Pronto Soccorso (PS) è da sempre un punto di riferimento per la tutela della salute del Cittadino. La carenza di personalemedico ed infermieristico ha ormai raggiunto livelli critici. Nessuno vuole più lavorare in PS poichè è un ambiente stressante, complesso, sottopagato, con enormi responsabilità, aperto 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno. Anziché cercare soluzioni strutturali le Regioni hanno proposto soluzioni emergenziali, quali ad esempio il reclutamento di medici stranieri convenzionati, di medici pensionati richiamati in servizio ed ora anche di medici neolaureati. Queste soluzioni sono svilenti per gli specialisti che lavorano in PS e pericolose per l’utenza, che rischia di essere curata da personale senza competenze specifiche. Chiediamo che vengano ascoltate le nostre proposte, che mirano a correggere le cause e non a tamponare le conseguenze.

Sul lungo periodo chiediamo di:

1) aumentare le borse ministeriali e regionali per la formazione specialistica in  Medicina d’Emergenza-Urgenza fino al massimo consentito dalla rete formativa per raggiungere gli 800 contratti annuali;
2) riconoscere al lavoro di Medico ed Infermiere d’Emergenza-Urgenza lo status di lavori usuranti;
3) incrementare lo stipendio per il personale medico ed infermieristico dei Pronto Soccorso;
4) incrementare l’efficienza del filtro territoriale ed aumentare i posti di degenza presso i reparti ospedalieri;
5) elaborare una carriera universitaria specifica per la Medicina d’Emergenza Urgenza.

Nell’immediato chiediamo di: 

1) attivare i concorsi a tempo indeterminato per gli specialisti e per gli specializzandi dell’ultimo anno, recependo appieno i commi 547 e 548 recentemente approvati in Legge di Bilancio 2019;
2) eliminare immediatamente la possibilità di un canale formativo parallelo non standardizzato che porterebbe alla creazione di un medico di Emergenza-Urgenza di serie B con le stesse responsabilità;
3) permettere agli specializzandi dell’ultimo anno di Medicina d’Emergenza Urgenza, delle specialità equipollenti e delle specialità affini di fornire prestazioni limitate e adeguatamente retribuite extra orario formativo, con vincoli tali da non inficiare la qualità della formazione, in analogia a quanto avviene per le sostituzioni di guardia medica e dei medici di medicina generale.”

 

Potete firmare anche voi la Petizione QUI

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