Regione Marche. Uova contaminate da fipronil, bloccata la commercializzazione di un allevamento

Fipronil Italia

 

di Cinzia Marchegiani

Regione Marche. Il caso fipronil non è estraneo in Italia come inizialmente il Ministero della salute aveva spiegato. La Regione Marche ha attivato un immediato blocco della commercializzazione delle uova di un allevamento di Ostra Vetere risultato positivo al fipronil, dove sono in corso ulteriori campionamenti da parte dei Servizi Veterinari dell’ASUR territorialmente competenti.

Al fine della massima tutela della salute dei consumatori, sono inoltre in corso una serie di ulteriori attività per valutare altri possibili siti inquinati. Si stanno poi svolgendo attività preventive, in collaborazione con il Ministero della Salute, le altre Regioni ed il Comando Regionale dei NAS, finalizzate alla verifica del grado di distribuzione delle uova e prodotti derivati per effettuare il loro eventuale ritiro dal commercio.

Queste sono le disposizioni decise il 21 agosto nel corso di una riunione al Ministero della Salute alla quale ha preso parte la dirigenza del Servizio Sanità della Regione per valutare lo stato di avanzamento del piano straordinario per la ricerca di fipronil disposto dal Ministero stesso l’11 agosto scorso.

Nel corso dell’incontro è stata evidenziata in particolare una positività per fipronil riconducibile ad un allevamento marchigiano nel Comune di Ostra Vetere. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che ha eseguito le analisi, ha comunicato che la quantità di fipronil presente nelle uova prodotte nell’allevamento in questione è pari a 0,056 mg/kg, ben al di sotto del limite di tossicità acuta per l’uomo ( 0,72 mg/kg ). Tuttavia la normativa vigente fissa la tolleranza nei confronti negli alimenti del fipronil pari a zero (0,005 mg/kg – limite di rilevabilità).

 

L’organizzazione Mondiale della Sanità classifica il fipronil come moderatamente pericoloso. Il fipronil è una sostanza impiegata in agricoltura come insetticida ed in veterinaria come medicinale negli animali da compagnia per la sua efficacia nei confronti di pulci, acari e zecche. Negli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo l’utilizzo del fipronil è vietato per evitare la presenza, negli alimenti, di residui potenzialmente tossici.

 

Lo scandalo del fipronil potrebbe esser più grave di quanto si pensi. L’insetticida tossico Fipronil ritrovato nelle uova prodotte in Olanda e Belgio e destinate all’industria alimentare di tutta Europa sta gettando scompiglio sia a livello comunitario che tra i governi dei singoli Stati membri, che devono fronteggiare all’ennesima emergenza per la tutela della salute dei consumatori. Ma, stando almeno alle notizie ufficiali riportate dai media di tutto il continente, secondo i Gruppi di Ricerca Ecologica (associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente) ed European Consumers (associazione a difesa dei consumatori riconosciuta nel CRUC) qualcosa sembrerebbe non tornare.

“In tutta l’UE attualmente non esiste alcun prodotto autorizzato per uso veterinario contenente il Fipronil – ha affermato Marco TibertiResponsabile Agromafie G.R.E. e Responsabile Dipartimenti Acque e Alimentazione in European Consumers – La versione ufficiale dice che il Fipronil sarebbe stato utilizzato come insetticida ad allevamenti vuoti e successivamente non sarebbero stati rispettati i tempi di persistenza, da cui la contaminazione di tutta la filiera. Ma questa versione fa acqua da tutte la parti, proprio perché è noto che il Fipronil, oltre ad essere altamente tossico per le api, lo è anche per gli uccelli gallinacei ed in particolare per i galliformi: a dosi subtossiche altera la crescita e lo sviluppo di mammiferi, uccelli, pesci e anfibi. Inoltre può provocare danni al materiale genetico e alle cellule e comportamenti anormali. Appare quindi assai strano che sia stato usato come disinfettante sui polli da parte di grandi industrie di pollicoltura che ne dovrebbero, tramite i loro specialist, ben conoscere la tossicità sui gallinacei“.

In questo articolo potete trovare tutte le osservazioni fatte dal G.R.E già pubblicare su FreedomPress:

Scandalo Fipronil nelle uova. Secondo il G.R.E qualcosa non torna: “Perchè non lo si cerca nei mangimi?”

 

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