Lombardia, 2 casi di legionella e 124 ricoveri di polmonite. Attivata indagine epidemiologica

 

di Cinzia Marchegiani

Lombardia – In Lombardia sono stati confermati due casi di legionella in merito ai 138 accessi per polmoniti ai pronto soccorso dei presidi ospedalieri di Montichiari, Manerbio, Desenzano Del Garda, Gavardo (Brescia), Asola e Castiglione delle Stiviere (MN) e Mantova.

Inutile negarlo, ma c’è preoccupazione e le varie comunità hanno aumentato il consumo di acqua in bottiglia.

Vediamo cosa è accaduto e come la legionella possa essere per particolari soggetti fonte di rischio di acquisizione della malattia.

A seguito del numero di casi di polmonite riscontrati presso alcuni comuni della bassa bresciana orientale, nel periodo 2/7 settembre u.s., ATS di Brescia ha attivato le opportune indagini epidemiologiche ed ambientali e ha informato alla popolazione a scopo precauzionale come comportarsi con l’acqua della rete idrica.

ATS BRESCIA AVVISA LA POPOLAZIONE: “CASI DI POLMONITE NELLA BASSA BRESCIANA ORIENTALE”

L’ATS Brescia rende pubblica la situazione in merito ai casi di legionella informando che sono in corso approfondimenti sulla rete di distribuzione dell’acqua potabile, con corrispondenti campionamenti.

I Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Famiglia e i Medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) stanno prestando particolare attenzione a casi di pazienti che presentino sintomatologie respiratorie. 
Le Aziende Sociosanitarie Territoriali stanno fornendo tempestivi aggiornamenti sul numero di casi e sugli esiti degli accertamenti.

Le Amministrazioni dei comuni: Carpenedolo, Montichiari, Calvisano, Remedello, Acquafredda, Ghedi, Isorella, Visano, Montirone, informate sull’evoluzione degli eventi, stanno collaborando per fornire adeguate indicazioni alla popolazione, che si riportano di seguito per una massima diffusione.

L’Avviso alla Popolazione.

ATS BRESCIA, AVVISA LA POPOLAZIONE INFORMANDO CHE NON ESISTE ALCUN RISCHIO PER L’USO DELLA L’ACQUA MA INVITA A RISPETTARE ALCUNE FORME DI PRECAUZIONE

L’ATS spiega: “Non esiste alcun tipo di rischio per l’utilizzo dell’acqua alimentare e non sussiste alcun restrizione al normale svolgimento dell’attività nelle varie comunità (scuole, luoghi di lavoro, ecc..).
Si invita la popolazione, a scopo precauzionale, ad attivare misure preventive come buone norme di comportamento.


Si invita a provvedere:
alla manutenzione dei punti di emissione dell’acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare;
a lasciar scorrere l’acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla, allontanandosi dal punto di emissione dopo l’apertura dei rubinetti ed aprendo le finestre. E’ opportuno eseguire sempre questa operazione dopo periodi di assenza dall’abitazione (esempio periodo di ferie).

Si invita ad evitare, sempre a titolo precauzionale, all’esterno delle abitazioni:
– le fonti di emissione di acqua vaporizzata, ad esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane presso le abitazioni;
a fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere l’acqua calda e fredda ed essersi momentaneamente allontanati dal punto di emissione dell’acqua e avere aperte le finestre;
– ad evitare l’utilizzo di vasche con idromassaggio;
ad evitere di irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo;
– ad evitare di lasciare esposte al sole le canne per irrigazionedi orti e giardini;
ad evitare l’impiego di acqua del rubinetto per riempire gli apparecchi per aerosolterapia o ossigenoterapia;
– a smontare, discrostare e disinfettare i filtri dei rubinetti, i soffioni e i tubi flessibili delle docce. Se del caso provvedere alla loro sostituzione;
a portare la temperatura dell’acqua calda a 70° – 80°C per tre giorni consecutivi assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno.


 

QUALI PERSONE DEVONO FARE IN MERITO AD ALCUNI SINTOMI, COME DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE, FEBBRE E RIVOLGERSI AL MEDICO CURANTE

Le persone affette da patologie croniche come diabete, malattie polmonari croniche, cardiopatie o altre patologie che deprimono il sistema immunitario come tumori, patologie infettive in corso devono prestare particolare attenzione ad alcuni sintomi: all’insorgere di difficoltà respiratorie e febbre è opportuno che si rivolgano al più presto al proprio medico curante.

GIULIO GALLERA, ASSESSORE AL WELFARE REGIONE LOMBARDIA: “CAMPIONAMENTI EFFETTUATI, DUE CASI CONFERMATI, PRESTO I RISULTATI DEI CAMPIONAMENTI EFFETTUATI”

 “Stiamo facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Fra qualche giorno avremo i risultati dei campionamenti che sono già stati effettuati”.

Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, evidenziando che sono 138 gli accessi per polmoniti ai pronto soccorso dei presidi ospedalieri di Montichiari, Manerbio, Desenzano Del Garda, Gavardo (Brescia), Asola e Castiglione delle Stiviere (MN) e Mantova. Di questi 124 sono stati ricoverati, mentre dal punto di vista dell’accertamento diagnostico, sono 2 i soggetti risultati positivi per legionella.

CASI LEGIONELLA “Oltre ai due casi confermati – ha spiegato l’assessore – la stragrande maggioranza dei casi sottoposti ad una prima e tempestiva indagine diagnostica ha avuto esito negativo. Questa indagine non esclude comunque la presenza del batterio, pertanto verranno effettuati ulteriori approfondimenti. La ricerca eziologica, inoltre, si indirizza anche verso altri possibili cause”.

MONITORAGGIO ACQUEDOTTI “Ferme restando le inchieste epidemiologiche in corso – ha spiegato inoltre Gallera – per identificare eventuali luoghi comuni di possibile esposizione, è stata effettuata una verifica con i gestori degli acquedotti dei comuni bresciani interessati, confermando che non vi sono interconnessioni strutturate fra gli stessi che giustifichino un interessamento dei differenti comuni”.

52 CAMPIONAMENTI “In ogni caso – ha proseguito – anche per una restituzione alla popolazione sono in corso le analisi conoscitive su acqua potabile prelevata nei comuni con più casi, vale a dire Carpenedolo, Calvisano, Remedello, Montichiari, Acquafredda, e sono state date le informazioni di rito nei confronti del rischio legionella. Fino ad ora sono stati eseguiti 52 campionamenti in tutto: 24 sulla rete idrica ovvero in fontanelle pubbliche, serbatoi di acqua e casette dell’acqua e 28 in case private”.

DIFFUSIONE TERRITORIALE L’osservazione della diffusione territoriale di residenza è così distribuita:

– in provincia di Brescia: 34 casi a Carpenedolo, 26 a Montichiari, 20 a Calvisano, 11 a Remedello, 9 a Acquafredda, 3 a Ghedi, 2 a Desenzano D/G, 2 a Isorella, 2 a Caso Lonato D/G, 2 a Caso Visano, 1 a Alfianello, 1 a Calcinato, 2 a Fiesse, 1 a Leno, 1 a Montirone, 1 a Polpenazze D/G, 1 a Sabbio Chiese, 1 a Sirmione e

– 18 Casi Fuori Provincia (7 ad Asola, 3 a Castiglione D/S, 1 a Canneto, 1 a Casalmoro, 1 a Guidizzolo, 1 a Frascarolo, 1 a Porto Mantovano, 1 a Drizzona, 1 a Casalmaggiore e 1 a Ostiano).

EPICENTRO. LEGIONELLA, COSA E’ E COME SI PREVIENE, FATTORI PREDISPONDENTI

Fonti di infezione, modalità di trasmissione e fattori di rischio

La legionellosi è causata nel 90% dei casi dal batterio Legionella, del quale sono state identificate più di 50 specie diverse suddivise in 71 sierotipi. Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.

La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione. Gocce di diametro inferiore a 5µ arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisita attraverso ferita. Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della malattia.

Fattori predisponenti la malattia sono l’età avanzata, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, l’immunodeficienza. Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dalla quantità di Legionella presente e dal tempo di esposizione. È inoltre importante la virulenza e la carica infettante dei singoli ceppi di Legionella, che, interagendo con la suscettibilità dell’ospite, determinano l’espressione clinica dell’infezione. Malgrado il carattere ubiquitario di Legionella, la malattia umana rimane rara;i tassi d’attacco nel corso di focolai epidemici sono bassi, inferiori al 5%.

 

Il tasso di mortalità correlata all’infezione da Legionella dipende da alcuni fattori specifici (come la gravità della malattia, l’appropriatezza del trattamento antibiotico iniziale, il luogo in cui è stata contratta l’infezione, le condizioni pregresse del paziente) e può variare dal 40-80% nei pazienti immunodepressi non trattati, al 5-30% in caso di un appropriato trattamento della patologia. Complessivamente la letalità della legionellosi si aggira tra il 5% e il 10%.

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