Roma, panico e rabbia per l’interruzione servizio taxi persone con disabilità. Gli utenti denunciano

 

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Non sono stati avvisati in anticipo le persone con disabilità motorie, sensoriali e psichiche e  dell’interruzione del servizio trasporto individuale da parte del Comune di Roma avviato dallo scorso 1° ottobre 2019.

Panico e rabbia per tutti coloro che con grande sorpresa chiamando il servizio dedicato di sempre sono stati informati che non potevano più  fissare un appuntamento per il trasporto. Parliamo di persone che per necessità hanno bisogno di mezzi adeguati al trasporto e un sistema che permetta loro di organizzarsi per gli spostamenti nella città per appuntamenti importanti della loro vita. In assoluta autonomia.

Contestazioni e denunce su facebook direttamente sulla pagina di Nello Angelucci del M5S e di Andrea Venuto (indicato come Disability Manager) di Roma Capitale da parte di molti utenti di questo servizio che purtroppo sono venuti a conoscenza di questa interruzione telefonando alla Coop 3570 ma non dallo stesso sito di Roma capitale che dovevq tra l’altro avvenire anche in largo anticipo. Azione che doveva avvenire per logica poiché Roma Capitale dovrebbe avere la lista di coloro che usano questo importante servizio.

Ecco come si giustificavano il 1° ottobre 2019 dopo le sollecitazioni e contestazioni degi stessi fruitori di questo servizio interrotto.  Nello Angelucci interviene sul social FB:

 

 

In effetti il 3 ottobre 2018 Nello Angelucci ammette dei disagi arrecati alle persone con disabilità per il servizio di mobilità individuale:

“Voglio scusarmi con tutte le persone utenti del servizio di trasporto individuale per le persone con disabilità di Roma Capitale, per i disagi subiti negli ultimi giorni.

Mi preme sottolineare che Roma Capitale ha avuto l’obiettivo di andare in continuità nella fase di transizione dal vecchio al nuovo modello, modello a cui i precedenti operatori non hanno aderito.
Non è stato, purtroppo, possibile garantire la continuità del servizio per tutti e ci sono stati disagi gravi per moltissime persone.

Il trasporto viene già effettuato da due giorni da un nuovo operatore e contiamo che andrà a pieno regime entro dieci giorni.

Il nostro obiettivo è di offrire un servizio migliore ed aumentare le risorse destinate al trasporto delle persone con disabilità.

La nostra amministrazione è sempre disponibile al confronto e all’ascolto e non si tira indietro davanti alle richieste degli utenti. Per questo ho chiesto anche di verificare la possibilità e le eventuali modalità per gli utenti storici, e ricompresi nella nuova graduatoria, di richiedere il rimborso dei costi sostenuti.

Il mio obiettivo è di tutelare i diritti delle persone con disabilità.”

 

QUi il suo video

 

Siamo al 12 ottobre 2019. 

IL ‘COMITATO SPONTANEO DI CITTADINI ROMANI CON DISABILITA’ MOTORIE, PSICHICHE E SENSORIALI  CHIEDE IL RIPRISTINO DEL SERVIZIO TRASPORTO INDIVIDUALE E COLLETTIVO DEL SERVIZIO RADIOTAXI DA PARTE DI ROMA CAPITALE E CHIARIMENTI RIGUARDO ALLA ASSEGNAZIONE DEL SERVIZIO A DUE NUOVE COPERATIVE CHE “NON AVREBBERO STESSE GARANZIE DI SERVIZIO DI QUELLE RPECEDENTI”.

Dopo una contestazione al Campidoglio dei cittadini romani che usufruiscono di questo trasporto speciale e indispensabile per poter muoversi nella città e poter gestirsi in piena autonomia avvenuta lo scorso 4 ottobre 2019 ‘IL COMITATO SPONTANEO DI CITTADINI ROMANI CON DISABILITA’ appena formatosi ha voluto rendere nota la propria delusione e rabbia di fronte allo stato attuale di questo non-servizio con questo comunicato stampa, chiedendo di fatto il “Ripristino immediato del servizio di trasporto sociale a seguito dell’improvvisa e non giustificata INTERRUZIONE del servizio taxi da parte di Roma Capitale e anche trasparenza sui nuovi appalti:

“I cittadini romani con disabilità motorie, sensoriali e psichiche, utenti del SERVIZIO DI TRASPORTO INDIVIDUALE E COLLETTIVO del Comune di Roma, DENUNCIANO l’improvvisa interruzione del servizio avvenuta la mattina del 1 ottobre 2019 senza alcun preavviso, gettando nel panico gli utenti già fruitori del trasporto.

Quattro le categorie di servizio individuale: LAVORO, FISIOTERAPIA, SPORT e le ATTIVITA’ SOCIALI che comprendono visite mediche e inclusione sociale.

Fin dal 1984 le persone con disabilità fruivano, per queste loro necessità, dei taxi della 3570 e di altri soggetti, e ciò garantiva LIBERTÀ e AUTONOMIA, TRASPARENZA e TRACCIABILITA’ attraverso i centralini del vettore con il sistema STP.

Roma Capitale, in maniera piuttosto inspiegabile, non ha raggiunto un accordo con i taxi, adducendo motivazioni di tariffe garantite dai tassametri, tracciabilità garantita dal GPS, trasparenza garantita dagli  STP e dagli SMS che, IN TEMPO REALE permettevano AL FRUITORE un controllo del suo budget.

Motivazioni arbitrarie e di parte sono state enunciate solo in seguito, mentre L’INTERRUZIONE DEL PUBBLICO SERVIZIO NON è stata accompagnata in tempo reale, DA ALCUNA SPIEGAZIONE.

In tutta questa situazione, l’amministrazione Capitolina ha affidato il servizio trasporto dei cittadini con disabilità al vettore del trasporto scolastico collettivo già in carico alla TUNDO S.p.A. e alla Soc. Coop. BARONIO, (la MTV di Venezia in precedenza in Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) con la TUNDO S.p.A., nel frattempo si è ritirata), per il triennio dal 1 ottobre 2019 al costo di 21 milioni di euro.

Le succitate cooperative/associazioni non offrono secondo il sottoscritto Comitato spontaneo, le garanzie necessarie sia per IL NUMERO insufficiente di vetture a disposizione dei circa 1200 tra vecchi e nuovi utenti, sia per l’autonomia e la libertà di movimento negate, oltre all’impossibilità di chiamare un taxi all’istante per le urgenze, e senza dover necessariamente prenotare con anticipo e perciò programmare la propria vita, già notevolmente ostacolata oltre che dalla condizione di disabilità anche in funzione del servizio sociale di trasporto.

Per tutti i cittadini con disabilità sia fisica che psichica, esiste la concreta necessità di un servizio celere e tranquillo, che rispetti le individualità. Ciò richiede personale FORMATO e in grado di COPRIRE tutte le esigenze rappresentate dalle varie forme di disabilità.

NON SI POSSONO INOLTRE IGNORARE le esigenze di urgenza e di flessibilità che erano garantite dal servizio precedente, e che non sono lontanamente rispettate da quello attuale.

Tale esigenza NON PUO’ ESSERE ADEMPIUTA dalla TUNDO, per sua stessa ammissione sia a noi sia a Roma Capitale stessa, che ha scelto di non ascoltare le sue e le nostre obiezioni.

Il sottoscritto Comitato spontaneo di cittadini con disabilità, CHIEDE URGENTEMENTE CHIARIMENTI E LA RIATTIVAZIONE DEL SERVIZIO MOBILITA’INDIVIDUALE CON I TAXI, provvisti di satellitare per la geo localizzazione e la tracciabilità del percorso e la garanzia di sicurezza interrotto il 1 ottobre 2019.

Ringraziamo tutti coloro che in questi giorni si stanno adoperando per far si che i nostri DIRITTI vengano rispettati e a risolvere le gravi criticità create da Roma Capitale e ignorate da Andrea Venuto, il primo Disability Manager del Campidoglio “l’esperto in disabilità e accessibilità universale” fortemente voluto dal Sindaco Raggi”.

Intanto il sito di Roma Capitale ieri 11 ottobre 2019 ha pubblicato il comunicato stampa che informa della possibilità di richiesta restituzione oneri sostenuti per coloro che non avendo i servizio attivo hanno dovuto provvedere personalmente al trasporto:

A seguito dei disagi registrati negli ultimi giorni, il Dipartimento Mobilità e Trasporti ha anche pubblicato sulla sua pagina web le modalità per ottenere il “ristoro” delle spese sostenute da parte degli utenti già fruitori del servizio e ammessi nella graduatoria formulata lo scorso 30 settembre :


“Hanno diritto alla restituzione degli oneri sostenuti gli utenti che non abbiano potuto fare ricorso all’unico operatore iscritto attualmente all’albo e che non abbiano utilizzato il servizio collettivo tra l’1 e il 31 ottobre 2019. Il termine per la presentazione delle richieste è l’11 novembre 2019.

Mobilità individuale persone con disabilità: modalità richiesta restituzione oneri sostenuti

11-ott-2019
scadenza richiesta restituzione: 11 novembre 2019Con la nota prot. QG38132 Il Dipartimento Mobilità e Trasporti rende note le modalità di richiesta di restituzione degli oneri sostenuti.Potranno presentare domanda gli utenti ammessi in Graduatoria unica, approvata con D.D. QG948 del 30 settembre 2019, già fruitori del servizio, che non lo abbiano potuto utilizzare con l’unico Operatore iscritto all’Albo e che non abbiano neanche usufruito del servizio collettivo.Termine per la presentazione delle richieste: 11 novembre 2019″

Ma il IL COMITATO SPONTANEO DI CITTADINI ROMANI CON DISABILITA’ ha sollevato precise  domande soprattutto sulle nuove aziende che hanno ricevuto l’incarico per il prossimo triennio al prezzo di 21 milioni di euro per il trasposto in questione cui Roma Capitale per trasparenza dovrebbe rispondere.

 

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