Il Servizio europeo per l’azione esterna,Ā SEAE (acronimo di servizio diplomatico dell’Unione europea) dal 2011 che porta avanti la politica estera e di sicurezza comune dell’UE per promuovere la pace, la prosperitĆ , la sicurezza e gli interessi degli europei in tutto il mondo proprio lo scorso 10 ottobre aveva diramato un comunicato:
“Israele ha il diritto di difendersi, ma ciĆ² deve essere fatto secondo il diritto internazionale e il diritto umanitario. Alcune decisioni sono contrarie a questo diritto internazionale.”
āLa situazione ĆØ catastrofica, con bombardamenti incessanti e un aumento massiccio dello sfollamento di bambini e famiglie. Non ci sono luoghi sicuri. UnĀ cessate il fuocoĀ immediato e lāaccesso umanitarioĀ sono le prioritĆ assolute per consentire ai bambini e alle famiglie di Gaza di ricevere gli aiuti tanto necessari. Abbiamo bisogno di una pausa umanitaria immediata per garantire un accesso sicuro e senza ostacoli ai bambini bisognosi, indipendentemente da chi siano o da dove si trovino.Ā Ci sono regole di guerra. I bambini di Gaza hanno bisogno di aiuti salvavita e ogni minuto ĆØ importanteā.
Al momento, per la popolazione civile non cāĆØ praticamente alcuna via dāuscita da Gaza.
LāUNICEF ha distribuito quasi tutte le forniture predisposte e ha lavorato per mantenere in funzione lāunico impianto di desalinizzazione funzionante in tutta la Striscia di Gaza, con una capacitĆ molto ridotta. Lāimpianto fornisce acqua sicura a 75.000 persone, ma senza carburante potrebbe presto fermarsi. Sono state fornite anche forniture mediche e medicinali agli ospedali, ma dato il numero di feriti, i letti degli ospedali e le medicine essenziali ā compresi gli anestetici ā si stanno rapidamente esaurendo.
āUn bambino ĆØ un bambinoā.
CONCLUDE RUSSELL: “I BAMBINI DI TUTTO IL MONDO DEVONO ESSERE PROTETTI”
āI bambini di tutto il mondo devono essere protetti in ogni momento e non devono mai essere attaccati. Ribadiamo lāinvito del Segretario generale delle Nazioni Unite a revocare lāordine di lasciare il nord di Gaza per oltre un milione di civili palestinesi e a prendere tutte le misure possibili per garantire la loro sicurezza e protezione. Ogni bambino non merita di menoā.
IlĀ Servizio Ā diplomatico dell’Unione europea (SEAE): OCCORRE RILANCIARE I PIANO DI PACE ARABO E RICORDARE CHE IL CICLO DI VIOLENZA RICOMINCERĆ
Il Servizio Ā diplomatico dell’Unione europea ricordava appunto che :
“Preparatevi ĆØ la quarta volta nella mia vita che assisto a una guerra a Gaza, al bombardamento di Gaza e ad azioni terroristiche a cui Israele ha risposto come diritto di difesa. Tutti i ministri hanno insistito sull’idea che ciĆ² debba avvenire nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Ma dobbiamo pensare anche a cosa succederĆ dopo.
Per questo dobbiamo aumentare la nostra cooperazione con il mondo arabo. E dobbiamo ricalibrare e potenziare lāiniziativa che abbiamo preso alcuni mesi fa insieme alla Lega degli Stati arabi, allāEgitto, alla Giordania, allāArabia Saudita, per rilanciare il Piano di pace arabo e ricordare al mondo che il problema palestinese esiste ancora, che fare la pace tra i paesi arabi e Israele ĆØ cosa buona e necessaria, ma bisogna fare la pace anche con i palestinesi. Altrimenti il āāciclo di violenza ricomincerĆ .Ā Dobbiamo quindi ampliare e ricalibrare la nostra dinamica, che volevamo creare a New York, quando 60 Stati partecipanti allāincontro hanno dichiarato di essere favorevoli alla soluzione dei due Stati.Ā
PerchĆ© non conosciamo altre soluzioni.Ā
Dobbiamo quindi lavorare per renderlo fattibile, anche se 30 anni dopo lāaccordo di Camp David sembra piĆ¹ lontano che mai.Ā
Nel frattempo, dobbiamo aumentare il nostro sostegno umanitario alle vittime di questa tragedia e dobbiamo raggiungere i partner in tutto il mondo.Ā La comunitĆ internazionale deve sfruttare questo momento critico ā che potrebbe essere un momento di risveglio ā per impegnarsi nuovamente sul problema della Palestina e di Israele. Ā
lL Servizio Ā diplomatico dellāUnione europea chiosando ricordava appunto che :
“Israele ha il diritto di difendersi, ma ciĆ² deve essere fatto secondo il diritto internazionale e il diritto umanitario. Alcune decisioni sono contrarie a questo diritto internazionale.”
SEGUI FreedomPress.itĀ suĀ FacebookĀ cliccareĀ QUIĀ Ā Ā o suĀ TwitterĀ cliccandoĀ QUIĀ