Covid-19. Cocktail di farmaci, il dr. Marfella svela il dietro le quinte a RETEALTERNATTIVA

 

Interessante intervista rilasciata dal Dottor Antonio Marfella, oncologo e farmacologo e Presidente dei Medici per l’Ambiente di Napoli a RETEALTERNATTIVA in questo momento di emergenza da infezione covid-19  dove i dati clinici ottenuti da trattamenti terapeutici a disposizione hanno svelato la vera strategia per ottenere ottimi risultati.

Ma c’è un ma…

Il dr. Antonio Marfella spiega quanto è importante agire tempestivamente a livello domiciliare, con l’associazione di esami clinici e con trattamenti prima che l’infezione da covid-19 diventi pericolosa e difficile poi da curare.

Intervistato da Daniele Bassini dell’associazione RETEALTERNATTIVA , il dottor Antonio Marfella svela i complicati meccansimi e alquanto incompresibili delle scelte di produzione del farmaco Idrossiclorochina.

L’Idrossiclorochina è un farmaco a basso costo, che ha già dato importanti informazioni di tollerabilità e sicurezza poichè utilizzata come profilassi antimalarica. Su questo questo farmaco, che va a frenare la complicazione dell’infezione da covid-19 all’insorgenza del sintomo principe, la febbre, sembra esserci ancora una sorta di veto, eppure il suo uso in fase precoce e domicilare (e non ospedaliero quando ormai il paziente è grave) permette una sorta di blocco della progressione di quelle polmoniti interstiziali. Quadri clinici severi che necessariamente poi devono essere prese in carico in ambiente ospedaliero e in unità intensive.  Con un costo in vite umane non solo economico.

L’APPROFONDIMENTO TRAMITE RETEALTERNATIVATTIVA

Cominciano ad avere efficacia queste terapie a domicilio sempre seguite dai medici, si riscontra dalla diminuizione dei ricoveri negli ospedali: “Ma signori… questi farmaci servono, per poter seguire i malati a casa e con controlli di esami clinici“.

IL DOTTOR MARFELLA SPIEGA L’OSSIMORO DELLA PRODUZIONE DELL’IDROSSICLOROCHINA, UTILE NELLA TERAPIA PRECOCE DOMICILIARE: “MENDICHIAMO PEZZI”

Il dottor Marfella a RETEALTERNATTIVA spiega l’ossimoro che il governo deve risolvere:

“La TEVA internazionale produce farmaci generici di migliore qualità e presenti in tutti i mercati del mondo (in Piemonte e in Lombardia ci sono 5 fabbriche) ufficialmente si è fatta carico di donare 16 milioni di pezzi di idrossiclorochina direttamente a Trump mentre l’Italia deve eleminosinare dalla Sanofi che è francese che produce in Italia, e garantisce la distribuzione dell’Idrossiclorochina soltanto ai nostri pochi malati di artrite reumatodide” – Marfella dichiara.

“Io in Campania non sono in grado assolutamente di essere certo, laddove ne neccesiti di avere questi farmaci di questo genere entro tre giorni dall’insorgere della febbre, mentre l’idrossiclorochina è entrata ufficialmente nei protocolli di terapia domiciliare precoci della Lombardia , stiamo tutti mendicando pezzi di idrossiclorochina – denuncia Marfella – in giro, quando siamo il paese che ne produce più di tutti in Europa” denuncia il Dr. Marfella.

Il Dottor Marfella punta i riflettori sulla incapacità di provvedere alla produzione interna del farmaco Idrossiclorochina. Ma non solo.  Eppure il suo basso costo dovrebbe essere un valore aggiunto. Come mai?

L’Idrossiclorochina non ha più un brevetto e non c’è nessuna casa farmaceutica a farne sperimentazione sul campo, cosa diversa sugi altri farmaci antivirali” – conclude il Dottor Marfella.

 

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