Virus e Covid-19. Vitamine e alimentazione ‘chetogenica’. Le verità negate

 

di Cinzia Marchegiani

Questa emergenza sanitaria ha mostrato un vuoto a livello di informazioni importanti in merito a prevenzione e alimentazione da parte delle stesse istituzioni sanitarie. Informazioni necessarie per migliorare e rendere più efficace il sistema immunitario dei cittadini e affrontare con le armi migliori il covid-19.

Zero informazione istituzionale in merito alla prevenzione che ogni persona (ma soprattutto quelle più fragili) deve mettere in atto (oltre al lavaggio di mani e distanziamento) per fronteggiare in piena efficienza le infezione e quindi anche quella che in questo autunno e inverno appena passati sono stati al centro della emergenza sanitaria innescata dal virus sars-cov2.

Ci aspettavamo pillole di pubblicità governativa come quelle avviate all’inizio della pandemia per spiegare come lavarsi le mani e fare distanziamento!

Ora stanno proponendo lo  schema che molti medici avevano all’inizio della pandemia indicanto come atto fondamentale per ottenere uno stato di salute forte partendo proprio dall’alimentazione contro questa nuova infezione prodotta il Covid19.

Evidenze note già da tempo!

La Professoressa Debora RAISO Medico Nutrizionista, Oncologa e Coordinatrice del Master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma aveva rilasciato questa intervista lo scorso settembre 2020 a RTV San Marino e che oggi sembra quasi profetica.

FreedomPress.it già vi aveva anticipato il ruolo della Vitamina D e le problematiche legate alla sua carenza in caso di Covid-19 e pubblicate dallo stesso ISS ma poi non ha avuto un seguito a livello di informazione volta al pubblico tramite la TV, o del ruolo della LATTOFERRINA descritto dallo studio clinico del Policlinico Tor Vergata e La Sapienza.

ALTRO PARADOSSO FINITO AL TAR. Non solo, anche il paradosso con cui l’AIFA aveva stabilito un protocollo definto VIGILE ATTESA che metteva in stand by quindi senza alcuna presa in carico dei malati COVID a domicilio, e lasciandoli in vigile attesa pur sapendo già dai primi mesi dell’anno 2020 che questa infezione dopo i primi sintomi in alcuni evolve in modo grave e per questo poi in estremis vengono ospedalizzati, quando ormai è difficile curare il malato!

Molti malati ancora oggi non vengono presi in carico ai primi sintomi, importante per bloccare la tempesta citochinica responsabile ancora dei ricoveri dei malati negli ospedali. Ormai è noto che un numero limitato di persone malate di Covid-19 può evolvere verso un quadro clinico ingravescente dominato dalla tempesta citochinica e dal conseguente stato iperinfiammatorio che determina conseguenze locali e sistemiche e rappresenta un fattore prognostico negativo producendo, a livello polmonare, quadri di vasculopatia arteriosa e venosa con trombizzazione dei piccoli vasi ed evoluzione verso lesioni polmonari gravi e talvolta permanenti- fibrosi polmonare. Ma ci sono medici che salvano con farmaci che si trovano già in farmacia. L’ORDINANZA DEL TAR CAPOVOLGE QUESTA STRATEGIA  

INFORMAZIONI FUORI DAL CORO CHE ORA VENGONO DA ALCUNI SPACCIATE COME INNOVATIVE. E così interessante e fuori dal coro rimane l’intervista rilasciata a Benedetta de Mattei di SanMarinoRTV dalla Professoressa Debora Rasio – Medico Nutrizionista, Oncologa e Coordinatrice del Master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San raffaele di Roma che lasciamo nella sua interezza:


Sistema immunitario, la Prof.ssa Rasio spiega come rafforzarlo per difendersi dai virus

In questi mesi siamo tutti più preoccupati per la nostra salute e oltre a rispettare le regole di sicurezza quello che possiamo fare è cercare di rafforzare le nostre difese immunitarie, attraverso uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta che possono aiutarci a combattere malanni e infezioni stagionali.
Benedetta de Mattei, di San Marino TV ha intervistato la Prof.ssa Debora Rasio – Medico Nutrizionista, Oncologa e Coordinatrice del Master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma- per capire quali sono i fattori che incidono maggiormente sul nostro sistema immunitario e come rafforzarlo.

. Quali sono i fattori che incidono maggiormente sul nostro sistema immunitario?
Il primo è senz’altro la nutrizione. Il sistema immunitario, infatti, non può funzionare in modo adeguato in presenza di malnutrizione – sia per eccesso che per difetto. Non a caso oggi le carenze nutrizionali sono considerate la causa più comune di deficit immunitari nell’uomo. Il tipo di grassi, gli zuccheri, le proteine, le vitamine, i minerali, gli antiossidanti e la fibra che consumiamo con la dieta influenza profondamente la nostra capacità di combattere le infezioni e fanno la differenza tra salute e malattia.
A seguire c’è lo stress. In presenza di eccessivo stress il sistema immunitario risulta come “paralizzato” e perde in efficienza e efficacia. Anche la mancanza di sonno rientra nelle diverse tipologie di stress, così come l’eccessiva attività fisica.
In ultimo, il microbiota intestinale, ovvero i trilioni di batteri – e virus – che abitano nell’intestino e “dialogano” continuamente con il nostro sistema immunitario influenzandone profondamente il funzionamento.

. Quali sono i micronutrienti più importanti per il sistema immunitario?

– La vitamina D, in primis. A dispetto del nome, la vitamina D è un ormone che entra nel nucleo delle cellule dove regola l’espressione dei geni partecipando in modo imprescindibile al corretto funzionamento del sistema immunitario e, in particolare, rendendolo più attivo contro i germi patogeni e, al contempo, contrastando l’eccessiva risposta infiammatoria. Capiamo, dunque, quanto sia importante assicurarsene buoni livelli circolanti. Molti studi confermano che la vitamina D protegge dalle infezioni virali del tratto respiratorio superiore e che, in corso di infezione da Sars-CoV-2, riduce il rischio di gravi complicanze. D’altronde molti ricorderanno come, prima della scoperta degli antibiotici, si potesse guarire da un’infezione grave e complessa come la tubercolosi semplicemente esponendosi alla luce del sole (e quindi attivando la produzione di vitamina D), una scoperta che diede impulso alla costruzione di sanatori in alta montagna, per garantire ai malati la possibilità di curarsi 12 mesi l’anno attraverso l’esposizione costante ai raggi UVB. Questi, infatti, alle nostre latitudini, raggiungono la crosta terrestre a livello del mare soltanto in estate; in inverno e primavera i livelli di vitamina D nel sangue, pertanto, scendono risultando spesso insufficienti, per cui è consigliabile assumere un integratore.

– Poi la vitamina C, un nutriente essenziale per l’uomo, con funzioni pleiotropiche legate alla sua capacità di donare elettroni e spegnere lo stress ossidativo. Nel corso di un’infezione i livelli sierici di vitamina C diminuiscono rapidamente, probabilmente per il consumo della vitamina C nella reazione di disattivazione delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) e i suoi fabbisogni, di conseguenza, aumentano. La vitamina C, comunque, non funziona solo come antiossidante ma è anche coinvolta nel potenziamento di diverse funzioni del sistema immunitario responsabili dell’uccisione di virus e batteri.
– Lo zinco, un minerale di cui abbonda la carne e che esercita numerosi effetti sul sistema immunitario. La sua carenza è associata ad una maggiore suscettibilità alle infezioni. Lo zinco inibisce la replicazione nelle vie respiratorie di moltissimi virus, incluso il coronavirus della Sars (SARS-CoV) e riduce la durata e l’intensità dei sintomi in corso di infezioni respiratorie.

-La vitamina A. Chiamata “vitamina anti-infettiva”, la vitamina A è vitale per l’integrità delle prime linee difensive dell’organismo, in particolare le barriere mucose presenti in occhi, polmoni, intestino e vie urinarie che aiutano a intrappolare virus e altri agenti infettivi. La vitamina A è anche coinvolta nella produzione e nel funzionamento dei globuli bianchi che pattugliano il sangue per riconoscere intrusi esterni. Una mancanza di vitamina A aumenta la suscettibilità alle infezioni e ritarda il recupero in caso di malattia, tanto è vero che nei paesi dove morbillo e malaria sono particolarmente diffusi la mortalità per queste malattie è stata ridotta efficacemente semplicemente somministrando vitamina A ai bambini.

-Infine la fibra. La fibra, un carboidrato indigeribile presente in frutta, verdura, cereali integrali in chicco e specialmente legumi, nutre i buoni batteri intestinali che cooperano con il nostro sistema immunitario potenziandone l’efficacia contro i germi patogeni. Una dieta ricca in fibra protegge dalle complicanze delle infezioni.

. Come assumerli correttamente? quali cibi possono aiutarci e quali dobbiamo evitare?
L’alimentazione deve essere varia, fondata su alimenti vegetali freschi o minimamente trasformati come cereali in chicco, legumi, frutta secca a guscio, verdure, spezie, erbe aromatiche e frutta, arricchiti da uova, pesce, latticini e carni provenienti da animali allevati all’aperto che forniscono super-nutrienti come vitamina A, zinco e DHA (acido docosaesaenoico è un acido grasso polinsaturo della serie omega-3, il DHA può essere considerato un acido grasso essenziale. Il DHA può essere metabolizzato per azione della COX-2 fino a formare i docosanoidi, docosatrieni, resolvine (RvE1, RvD1, RvD2, RvD3, RvD4) e la neuroprotettina D1 (NPD1). Queste sostanze agiscono in modo simile agli ormoni, regolando varie funzioni cellulari citoplasmatiche e di membrana e svolgendo un ruolo importante in numerose funzioni dell’organismo tra cui l’infiammazione, la pressione arteriosa, la reattività bronchiale e l’aggregazione piastrinica. Il DHA è il principale acido grasso dei fosfolipidi nel cervello e nella retina e influisce sulla qualità dello sperma, NdR WIKIPEDIA).
Per contro, occorre limitare il consumo di biscotti, pani, cracker, dolciumi, creme varie, succhi di frutta, fritture industriali e i vari cibi della ristorazione collettiva e fast food, fonti di zucchero e oli vegetali che indeboliscono l’azione delle cellule immunitarie rendendole meno abili a combattere le infezioni. (simil chetogenica NDR)

. Come riconoscere una carenza vitaminica?
Ogni vitamina, quando manca, dà luogo a un caratteristico spettro di sintomi: la mancanza di A, ad esempio, causa infezioni; quella di D rachitismo; un tipico segno di deficit di vitamina C è il sanguinamento delle gengive, mentre il bisogno di zinco si manifesta con la caratteristica comparsa di macchie bianche sulla superficie delle unghie. La mancanza cronica di nutrienti non ci pone solo a rischio di infezioni, ma anche di sviluppare tumori, malattie cardiovascolari, neurodegenerative ecc. e oggi rappresenta una causa sempre più frequente e, purtroppo, spesso non riconosciuta, di grave disabilità.


Nei mesi precedenti sono state date importanti informazioni sulla Vitamina D e Lattoferrina, ecco gli approfondimenti che aveva preparato FreedomPress.it

1.FOCUS VITAMINA D IMPORTANTE CONOSCERE IL PROPRIO DOSAGGIO EMATICO

Covid-19. Carenza Vitamina D e perdita dell’olfatto e del gusto. L’ISS: “Ruolo nella riduzione dei rischi di infezione vie respiratorie”

2. LATTOFERRINA Covid-19 e lattoferrina, studio clinico PTV e Sapienza: “Arma efficace per trattare pazienti positivi e nel controllo contagio”

3. Covid, più ombre che luci. Il CTS nega la Quercetina, l’arma contro il SarsCov2. CNR: “Funge da inibitore del virus”

4. Svolta Covid 19, cure negate. Il TAR boccia la nota dell’AIFA. Avv. Grimaldi: “Basta lockdown totale. Basta vigile attesa”

DRAGHI SIA IN GRADO DI REALIZZARE INFORMAZIONE PUBBLICA SULLA RAI A TUTELA ALLA POPOLAZIONE, SOPRATTUTTO QUELLA PER OVVI MOTIVI DI ETA’ GUARDA SOLO LA RAI E TV.  Non si possono lasciare le persone fronteggiare l’inverno senza dare informazioni importanti per rinforzare il sistema immunitario contro le infezioni.  Piccoli ma grandi suggerimenti. Il Governo Draghi sia capace di pretendere chiarezza scientifica e informazione a tutti i livelli mediatici, perchè non tutti hanno FB o Twitter e non tutti hanno lo stesso grado di cultura. Noi facciamo un plauso alla professoressa Debora Rasio.

Speriamo che ci sia più responsabilità da parte delle istituzioni sanitarie affinchè queste informazioni siano veicolate tramite la TV nazionale con la pubblicità governativa. Se un inverno ormai è passato, confidiamo sulla nuova gestione Draghi! Noi ci chiediamo cosa abbia fatto il CTS in merito e anche a livello di protocolli terapeutici se un folto gruppo di medici è dovuto ricorre al TAR per permettre ai pazienti domiciliari di poter essere presi in carico e ricevere terapie tempestive, e vincere il ricorso, sic!

FreedomPress aprirà una nuova rubrica ChetoLowCarb per stimolare la conoscenza di una alimentazione chetogenica, o almeno a basso contenuto di carboidrati e sana che tra l’altro risulta importante per chi purtroppo soffre di epilessia farmacoresistente, e per molte malattie autoimmuni e alcune rare (vedi PANDAS Tourette). Chi vuole può mandarci i propri contributi firmati affinchè con piatti semplici si possa aiutare chi non sa nemmeno dove iniziare uno stile diverso di vita, con gusto e colore. Soprattutto per aiutare i bambini e i ragazzi a rendere più piacevole stare a tavola senza sentire il sacrificio di non poter mangiare pane e pizza. Tutto è possibile!

Potete scriverci a

MAIL:

freedompress.it@gmail.com

c.marchegiani@freedompress.it

Sostieni il lavoro indipendente di FreedomPress.it su FB cliccando QUI  mettendo Mi piace o su Twitter cliccando QUI

You must be logged in to post a comment Login