Siria – Un bombardamento aereo alle 13 (ora italiana) ha colpito un ospedale ostetrico a Idlib, venerdì 29 luglio 2016, gestito dai partners di Save the Children, colpendo la parte anteriore della struttura ospedaliera. Si parla di vittime tra i pazienti e il personale sanitario. L’ordigno ha colpito l’ingresso dell’ospedale, il più grande della zona, che assiste una media di 1.350 donne e 400 parti al mese.
VITTIME DELL’ORRORE GRATUITO
Due persone sono state uccise dall’ attacco. Diversi bambini sono stati feriti quando le incubatrici sono crollate in terra e una donna incinta di sei mesi ha perso una gamba. Altre due donne hanno ferite allo stomaco causate dalle schegge e molti pazienti e persone dello staff hanno subito lesioni più lievi.
Grida orrore Save the Children, ma la guerra non si ferma: “Il vice direttore dell’ospedale ci ha riferito che verso le 18 (ora italiana) aerei da combattimento stavano ancora sorvolando la struttura ospedaliera. Al momento del bombardamento erano in corso due interventi chirurgici e una donna era in travaglio. Attualmente l’ospedale ha smesso di funzionare ad eccezione del pronto soccorso e il generatore è stato danneggiato durante l’attacco. Questo ospedale – che Save the Children sostiene da due anni – è l’unica struttura di maternità del suo genere nella zona e serve più di 1.000 tra donne e bambini in un mese e fa nascere centinaia di bambini“.
ATTO VILE E VERGOGNOSO DENUNCIA SAVE THE CHILDREN
Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Siria rivolge un pensiero e vicinanza al loro coraggioso staff di operatori siriani che lavorano nell’ospedale e a tutte le famiglie colpite: “Bombardare un ospedale con un reparto maternità, dove si stanno aiutando tante donne che vivono all’ombra della guerra a dare alla luce in sicurezza i loro piccoli è un atto vergognoso, sia che sia stato compiuto intenzionalmente, sia che sia accaduto perché non è stata prestata la dovuta attenzione a non colpire aree civili”- ha dichiarato Sonia Klush che ricorda come questo bombardamento è solo uno degli ultimi attacchi a strutture Sanitarie nel Paese, attacchi contrari alla legge internazionale.
Save the Children condanna questo orrore e chiede, per l’ennesima volta, di porre fine agli spaventosi bombardamenti proprio sulle strutture mediche.
L’orrore continua a vivere , ma il mondo rimane indifferente.
Redazione