Covid-19 è un intrigo pasticciato. Quando la scienza diventa deleteria

Infermiera Elena Pagliarini, protagonista della foto simbolo dell’emergenza Covid-19, insignita Cavaliere al Merito da Mattarella

di Cinzia Marchegiani

La pandemia covid-19 ha insegnato molto a noi umili mortali. Ormai abbiamo imparato termini tecnici e scientifici, abbiamo compreso che la scienza non riesce a confermare e prevedere nulla di certo, e non lo sono neanche i vari presagi lanciati da virologi-vip che dalla tv e mainstream sono riusciti a dire tutto il contrario di tutto. Partiti nei loro confronti molti sfotton, il mondo del web non risparmia nessuno.

Affezionati per la stima e per l’immenso lavoro prodotto forse unico nel panorama scientifico e profetico del dottor Giannotta, a pandemia quasi terminata per ora, torniamo a fare domande pungenti a chi aveva previsto in tempi non sospetti gli svariati punti critici che dovevano allertare le autorità sanitarie,  per tutelare al meglio la salute pubblica mondiale, non solo italiana.

. La scienza ha preso delle grandi cantonate dottor Girolamo Giannotta. La scienza è colpevole per le tante vite non arginate?

La scienza come tale è innocente; viceversa, gli uomini che millantano l’esclusivo e personale accesso a tale entità diventano molto pericolosi per il genere umano. Il corpo scientifico internazionale è un potere molto forte gestito dalle multinazionali del farmaco, in modo paleso od occulto, molto spesso occulto, e mediato da soggetti con enormi conflitti d’interessi, che altro non sono che interessi economici e di potere. Fin qui è storia più o meno nota, integrata da nuovi e recenti ulteriori elementi di preoccupazione emersi dopo l’esordio sulla scena del coronavirus SARS-CoV-2 che ha provocato la pandemia da Covid-19. Ma l’elemento nuovo e devastante è la crisi di valori che ha colpito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO od OMS), che altro non è che una corporazione di persone che non è in grado di gestire questa crisi ed è sorda a qualsiasi consiglio (vedi passato nostro suggerimento di evacuare immediatamente la nave da crociera ancorata in Giappone), perché sordi e furbi sono molti esponenti che hanno una serie di altri interessi che non riguardano la salute della popolazione che dovrebbero tutelare. Se a ciò aggiungiamo l’interesse privato (il soggetto in causa è titolare di una nota Organizzazione tutelata dal diritto svizzero) di un noto filantropo che costringe governi e WHO a certi accordi capestro, non resterebbe altro da fare che sciogliere questa Organizzazione, mandare a casa tutti i suoi esponenti e creare una nuova struttura autonoma sotto il controllo esclusivo degli Stati aderenti. Ma ciò non basta, perché bisognerebbe non accettare donazioni da privati che hanno interessi enormi e che fanno profitti, da un lato pagando meno tasse con le donazioni, e dall’altro condizionando tali fondi a progetti che, quasi sempre sono pratiche vaccinali da sperimentare, spesso senza un razionale scientifico, nelle terre africane (non programmi di sviluppo dei territori o programmi sanitari efficaci per migliorare la qualità di vita degli africani).

L’interesse evolutivo del virus SARS-CoV-2

. Ha fatto molto scalpore il servizio su TG Leonardo in merito alla genesi del SARS-CoV-2. Il servizio era andato in onda nel 2015, parlava di un coronavirus ingegnerizzato in Cina e che è basato su un articolo scientifico pubblicato all’epoca su Nature. La creazione di un nuovo virus polmonare per fini di studio, l’esperimento fu condotto innestando una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars ricavato da topi. Fu così creato un virus capace di infettare anche l’uomo e la vicenda originò anche un dibattito sull’opportunità di svolgere studi di questo tipo. Postato da un internauta e poi diventato virale su molte piattaforme social con moltissime condivisioni ha sollecitato rispote immediate da parte degli scienziati che hanno scongiurato e spiegato che l’origine dell’attuale SARS-CoV-2 è naturale.  Anche l’Istituto Mario Negri ci ha fatto un approfondimento, alla fine di molte spiegazioni plausibili lascia al lettore la sua soluzione, poiché spiega che il suddetto virus è naturale in base alla teoria più accreditata:

“Quindi, l’origine del SARS- CoV-2 più accreditata secondo tutta la comunità scientifica è quella ‘naturale’”.

A scuola viene fatto ripetere a memoria che una teoria rimane una teoria, proprio perché non può essere dimostrata.

Insomma Dottor Giannotta la  teoria più accreditata non è vera, ma è quella dominante. Quindi un giorno possiamo anche assistere ad un’altra teoria più accreditata? Cosa ha di rivoluzionario questo coronavirus?

Per un virus ad RNA che non può integrarsi nel genoma umano (nel caso in cui ci sia una sola specie animale come ospite), non esiste l’interesse ad uccidere l’ospite infettato (qui non è il caso perché c’è un evento zoonotico iniziale con un successivo accesso alla specie umana). Sempre dal punto di vista evolutivo, bastava la sola capacità di infettare l’uomo utilizzando un suo enzima (ACE-2) come recettore.

Ma qui siamo andati oltre e dobbiamo chiederci se è un incidente di percorso od un fatto involutivo, visto l’elevato tasso di mortalità del Covid-19. Ci sono tanti coronavirus che infettano tanti animali ed anche l’uomo e molti di essi coesistono nei pipistrelli che li addestrano dal punto di vista immunitario. Poi esistono appunto i laboratori di virologia che manipolano questi virus da oltre 20 anni perché li vorrebbero utilizzare come vettori per vaccini e farmaci. Una delle manipolazioni più insistenti riguarda la famosa proteina S (spike), che è la proteina che forma quelle specie di spine sulla superficie virale. Manipolare tale proteina comporta anche dei rischi gravi perché può cambiare decisamente il tropismo cellulare del virus, la sua capacità infettiva e la sua virulenza.

. Proteina Spike, la vera firma di questa pandemia. Perché non è stato risolto l’enigma fondamentale: la sequenza “Furin Cleavage Site”?

Come prima accennato, la membrana del coronavirus ospita una glicoproteina trimerica trans-membrana che è essenziale per l’ingresso della particella virale nella cellula ospite. La proteina Spike ha due domains funzionali: un RBD (receptor binding domain), ed un secondo domain che contiene la sequenza che media la fusione tra la particella virale e la membrana cellulare della cellula ospite. La glicoproteina S deve essere scissa dalle proteasi cellulari per consentire l’esposizione delle sequenze di fusione e quindi è necessaria per l’ingresso nelle cellule. Ricapitoliamo questo punto fondamentale: sono le proteasi cellulari della cellula ospite che consentono al virus l’ingresso in una determinata cellula.

Tornando al virus attuale SARS-CoV-2, si può dire che esiste un coronavirus isolato da un pipistrello della Provincia dello Yunnan nel 2013, il RaTG-13, che con questo condivide la più alta omologia nella sequenza nucleotidica, ma in quest’ultimo non c’è la “furin cleavage sequence”.

. Chi ha dato al virus SARS-CoV-2 la sequenza “Furin Cleavage Site”?

Il sito di scissione della furina potrebbe essere stato acquisito per ricombinazione con un altro virus che possiede quel sito. Questo evento potrebbe essere accaduto migliaia di anni fa o qualche settimana prima dell’inizio della pandemia. Se è successo migliaia di anni fa, esiste in circolazione un coronavirus che ha questa sequenza e che per ricombinazione genica l’ha trasferita a questo virus pandemico. Ma nessuno ha trovato la fonte di questo ipotetico evento ricombinante, e neanche il virus donatore. La questione fondamentale è che il virus SARS-CoV-2 ha questo sito che rappresenta un guadagno di funzione, rispetto alla dotazione strumentale precedente.

. Scenario con incidente di laboratorio dottor Giannotta…

Ipotizzando che gli scienziati cinesi stessero manipolando qualche coronavirus per scopi benevoli, non possiamo escludere che si possa essere verificato un banale incidente che non era neanche preventivato. Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia a far finta che i coronavirus siano solo appetibili ai pipistrelli e viceversa, dobbiamo dire alla popolazione che tanti laboratori di virologia nel mondo manipolano tutti i giorni i coronavirus.

Tanti input:

La mancata identificazione dell’ospite intermedio tra pipistrello e specie umana,

loscura origine della “furin cleavage sequence,

la comunicazione tardiva dei casi al WHO, ed al resto del mondo,

l’azione delle autorità cinesi sul povero medico che morì,

il rilievo satellitare di uno strano traffico nell’estate del 2019 all’Ospedale di Wuhan

ed il fatto fondamentale che quel pipistrello omologo stava a migliaia di Km dalla provincia dello Hubei (1186 Km)…

sono tutti indizi che avallano la tesi dell’incidente di laboratorio.

. Quanto sono ciechi i governi nei confronti dell’operato dell’OMS? Nessun controllo in questo laboratorio, come è stato possibile?

Dove esiste un posto migliore per dare vita ad un evento di ricombinazione genica, se non in quel laboratorio di virologia? Qui la responsabilità del WHO (OMS) è gigantesca perché qualcuno doveva recarsi in quel laboratorio ed ottenere i genomi dei virus che sono sotto manipolazione. Ma il WHO dovrebbe avere anche le carte di tali esperimenti, visto che quel laboratorio dovrebbe essere controllato da questa Organizzazione, poiché è parte integrante di una rete internazionale.  

. Proteina Spike simile ma non uguale a quella del precedente Sars-CoV che non ha prodotto una pandemia. Cosa è accaduto col nuovo coronavirus? Potrebbe inficiare sulla buona riuscita di un futuro vaccino, sulla sua efficacia?

Qui dobbiamo spiegare, anche se con termini tecnici l’importanza delle proteasi cellulari (enzimi). La glicoproteina spike del virus MERS-CoV aveva un “furin cleavage site”,e le furina-proteasi delle cellule umane attaccavano la proteina spike durante la fase di uscita dalla cellula infettata precedentemente, rendendo la nuova particella virale pronta ad infettare nuove cellule.

Poiché le furina-proteasi sono abbondantemente presenti nel tratto respiratorio, è possibile che la proteina spike del virus SARS-CoV-2 sia scissa durante la fase di uscita dalle cellule epiteliali precedentemente infettate, azione che rende il virus pronto e più efficace ad infettare nuove cellule. Al contrario, il virus SARS-CoV ha la sua glicoproteina spike non scissa nella fase di rilascio dalla cellula infettata.

. Quindi cosa ci può indicare questa differenza di eventi tra i due virus?

Questo evento dimostra, da un lato, che una piccola variazione nella sequenza della proteina spike rende il virus capace di creare una pandemia; e dall’altro, crea allarme poiché gli sforzi per produrre un vaccino possono essere vani, (probabilmente saranno vani come dirò in seguito), vista la rapidità dei mutamenti genetici che si possono realizzare durante una pandemia che, in circa 6 mesi, ha generato due diverse linee ed almeno 5 cladi di virus diversi.

. Insomma, queste FURINE sono proprio importanti e hanno determinato l’alta patogenicità del coronavirus?

Sì, l’importanza delle FURINE è notevole. Infatti, il virus influenzale A dell’aviaria ha la sua glicoproteina HA che è scissa dalle furine, ciò consente al virus di entrare nella cellula. I virus a bassa patogenicità avevano un singolo aminoacido basico nel sito di scissione della proteina HA e le proteasi che intervenivano erano ristrette all’albero respiratorio. Viceversa, nel virus altamente patogenetico dell’influenza aviaria H5N1 c’era l’inserzione nella proteina HA di un “furin cleavage site” che ha consentito a questo virus di replicarsi efficacemente in diversi tessuti, poiché le furine sono enzimi presenti in tanti tessuti.

Gli uomini cinesi condivisi tra WHO e riviste scientifiche: Pubblication Bias

Tutti senza mascherima e rispetto della distanza

. In tempi non sospetti e quando tutti tacevano, e l’intervista da lei rilasciata a FreedomPress ne è la testimonianza, ha detto che il WHO commetteva diversi errori che erano alla base dell’incremento della mortalità registrata nell’epidemia italiana. Quanto hanno influito e influenzato le riviste scientifiche e le “Pubblication Bias”?

Il WHO, che aveva l’autorità di controllo, rendeva quasi impossibile richiedere un test e poi costringeva la classe medica alla diagnosi tardiva dei casi di Covid-19. Mentre tutti dormivano, abbiamo detto che era spaventoso non evacuare la nave da crociera immediatamente perché si sarebbero infettati tutti. Tutti non si saranno infettati ma siamo arrivati a circa 1000 casi prima della tardiva evacuazione. Ma il vero problema è che nel WHO lavorano scienziati, cinesi e non, che hanno altri incarichi anche nelle riviste scientifiche maggiori. A me è capitato un professore cinese che ha gestito la mia sottomissione di un articolo sull’epidemia italiana ed aveva l’incarico di editore. Ma ad un editore di una rivista non dovrebbe arrivare per il giudizio un lavoro scientifico che dichiara, tra le altre cose, gli errori commessi dal WHO, soprattutto se tale soggetto ha avuto uno specifico incarico conferitogli dal WHO. Sono riuscito a scoprirlo e gli ho chiesto: come mai rigetta un articolo scientifico, senza fornire una motivazione scientifica e senza un processo di peer rewiev? Ancora attendo la risposta. Altro problema sono i finanziamenti privati e tutti i soggetti con vari conflitti d’interesse che fanno gli interessi propri e quelli dei referenti.

. Conflitto d’interesse o comunione d’interessi?

La parola conflitto d’interesse è signorile poiché, in termini prosaici, significa che quella Casa Farmaceutica ti ha pagato per qualcosa che hai fatto assieme a loro o per loro conto. Siccome non è possibile contrariare questi poteri, alla fine ti consentono di fare carriera e pubblicare a patto che sottoscrivi come tuo ciò che producono i Ghostwriters. Mentre tu che hai il conflitto puoi continuare a pubblicare, chi non ha il conflitto e vuole pubblicare è ostacolato. Siccome tale cane poi finisce per mordersi la coda, alla fine hanno pubblicato quello che volevano farci conoscere commettendo qualche errore e producendo quello che si chiama Pubblication Bias. Ma tutte le riviste scientifiche sono anche controllate in maniera palese o meno dalle Case Farmaceutiche che finanziano anche il WHO e per forza di cose devono utilizzare referenti a loro fedeli.

Ne deriva che noi sappiamo le cose che vogliono che si sappiano e che sono tutto ed il contrario di tutto, una verità si associa ad immediata contro-verità, una recente affermazione è smentita il giorno successivo, mentre il virus avanza imperterrito seminando morte e distruzione del tessuto sociale.

. L’enigma immunologico. A proposito di vaccino, cosa ci può spiegare?

I coronavirus che vivono nei pipistrelli sono particolarmente adattati per eludere il rilevamento immunitario e smorzare le risposte immunitarie umane. Una risposta immunitaria innata precoce e corretta contro il virus è molto importante; mentre una risposta immunitaria tardiva può essere molto potente e deleteria (ipersecrezione di citochine pro-infiammatorie e conseguente tempesta citochinica). Inoltre, il virus induce facilmente la linfopenia (riduzione del numero dei linfociti che sono deputati alle difese immunitarie). Pertanto, è fondamentale un controllo virale in una fase iniziale dell’infezione (il soggetto infettato se produce una risposta immunitaria precoce riesce a sopravvivere con più facilità al virus). Sfortunatamente, i Coronavirus hanno sviluppato diversi meccanismi per inibire l’induzione e la via di segnalamento dell’Interferon-I (IFN-I). Esiste un’alta identità del dominio di legame dei recettori (RBD) tra il virus SARS-CoV ed il recente virus SARS-CoV-2, ma la piccola differenza nell’RBD tra i due virus ha un impatto critico sulla reattività crociata degli anticorpi neutralizzanti. Il CR3022, è un anticorpo neutralizzante precedentemente isolato da un paziente convalescente con SARS,  che prende di mira un epitopo (piccola sequenza di una proteina che evoca una risposta immunitaria) altamente conservato, distale rispetto al sito di legame del recettore, che consente il legame cross-reattivo tra SARS-CoV-2 e SARS-CoV. Inoltre, esiste un potenziale dominio immunosoppressivo in S1 che potrebbe agire nel polmone e aggravare la malattia e non dovrebbe essere incluso nei futuri vaccini. Ma questa raccomandazione è già cestinata dal potere che si è impegnato in maniera impropria rispetto ad un futuribile vaccino che contiene l’intera proteina spike del coronavirus SARS-CoV-2 e che ha appena iniziato la prima tappa di questa scientificamente scorretta sperimentazione. Il potere non ha raziocinio, non utilizza la vera scienza, non sa che quel tipo di studio è scientificamente errato e non poteva essere avviato in presenza di un mondo scientifico corretto. Ma noi questo mondo astratto non lo percepiamo più come fatto reale.

Covid-19 e Vaccini

. Molti autorevoli scienziati hanno espresso insistente perplessità in merito alle fantastiche e promettenti attività di un vaccino che tra l’altro verrebbe somministrato in via sperimentale alle persone che diventerebbero cavie: non si tratta neanche di farmacovigilanza post marketing, cioè farmacovigilanza attiva sulle persone che assumono un prodotto che ha ricevuto l’autorizzazione al commercio da parte dell’AIFA. Il ministro Speranza di fatto ha annunciato lo scorso 14 giugno la firma di un contratto “capestro?”con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea, un vaccino di cui ancora non si ha conoscenza reale di efficacia e sicurezza:

L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima trance di dosi entro la fine dell’anno. Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi – spiegava il Ministro Speranza.

. Ci aiuti a comprendere Dottor Giannotta

Quando si confrontano le malattie naturali con la pratica della vaccinazione, è necessario ricordare che il numero di antigeni presentati al sistema immunitario, durante l’infezione virale, è significativamente superiore al numero di antigeni che possono essere presentati da un candidato vaccino.  Ciò consente una più ampia produzione di diversi anticorpi diretti contro diversi epitopi virali. Inoltre, possono essere prodotti anticorpi leganti e neutralizzanti, ma solo gli anticorpi neutralizzanti possono fermare il virus.

Con i vaccini SARS-CoV-2, la principale preoccupazione per la sicurezza dei ricercatori è quella di evitare un fenomeno chiamato “miglioramento della malattia”, in cui le persone vaccinate, che vengono infettate successivamente, sviluppano una forma più grave della malattia rispetto alle persone che non sono mai state vaccinate. Inoltre, l’iniezione di vaccini SARS-CoV nei topi ha portato al verificarsi dell’immunopatologia di tipo Th2, suggerendo che è stata indotta l’ipersensibilità ai componenti SARS-CoV. La maggior parte dei vaccini porta con sé la possibilità di effetti collaterali che devono essere presi in considerazione prima di utilizzarli nella popolazione umana.

Ci sono più di 100 candidati vaccini COVID-19 in fase di sviluppo. Il vaccino Moderna è costituito da una molecola di RNA, è progettato per addestrare il sistema immunitario a produrre anticorpi che riconoscono e bloccano la proteina spike. Tuttavia, il comunicato della società circa l’esito delle analisi preliminari non sembra chiarissimo poiché sono disponibili i dati sugli anticorpi neutralizzanti che riguardano solo 8 soggetti su 45 (17,77%). ChAdOx1 nCoV-19 è un altro vaccino attualmente in fase di studio (ClinicalTrials.gov NCT04324606). Il vettore virale ChAdOx1 è stato sviluppato presso l’Università di Oxford ed è costituito da un adenovirus attenuato in grado di produrre la proteina spike (S) di SARS-CoV-2.

. Lo studio viene annunciato spiegando che il controllo viene fatto non con un placebo ma un altro vaccino. Abbiamo compreso male?

No, avete compreso bene. Lo studio inizia con un grave errore scientifico, perché il vaccino menigococcico (MenACWY) è indicato come placebo, mentre il vero placebo non contiene alcuna sostanza biologicamente attiva. In verità, nessun comitato scientifico serio avrebbe mai potuto approvare questo studio dove un vaccino è utilizzato come placebo e questa circostanza avrebbe dovuto rendere vigile l’attuale governo che si è già assunto impegni sulla base dei risultati di uno studio scientifico non regolare scientificamente. Ma questo non il solo male.

. Quale altre problematiche sollevano questi due vaccini?

Almeno il vaccino della Moderna utilizza un vero placebo (soluzione salina) e se non ha un correlato di protezione immunitaria, almeno ha un surrogato.

Qui mi permetto di essere molto tecnico perché la questione è estremamente delicata e pericolosa. Un correlato di protezione immunitaria è una misura dell’efficacia di un vaccino poiché, generalmente, è rappresentato dagli anticorpi specifici contro l’antigene somministrato con il vaccino. Così, ti somministro l’antigene e ti misuro la tua risposta correlata dosandoti gli anticorpi specifici che eventualmente hai prodotto. Ad esempio, ti somministro la tossina tetanica detossicata (antigene) e tu produci anticorpi anti-tossina tetanica (correlato di protezione immunitaria). Quando non esiste una possibilità di avere un correlato, gli scienziati hanno fatto ricorso ad un surrogato (come nel caso dei vaccini anti-HPV poiché il vero correlato è una condizione alla quale non si dovrebbe pervenire).

Viceversa, il vaccino in preparazione ad Oxford (ChAdOx1 nCoV-19), non ha un confronto con un vero placebo, e cosa più grave, manca sia di un correlato che di un surrogato di protezione.

Quindi, il personale sanitario e le Forze dell’Ordine dovrebbero, in base alla logica politica attualmente dominante, ricevere un vaccino la cui sperimentazione è scientificamente inesistente.

Parlo di fatti scientifici, non di fatti che saranno spacciati per scientifici. I fatti che potranno essere spacciati per scienza, non sono scienza poiché non si misura l’efficacia di un vaccino, senza almeno dosare gli anticorpi neutralizzanti (correlato) o quelli leganti (surrogato), e ricorrendo al conteggio del numero dei soggetti che, vaccinati nel corso della sperimentazione, svilupperanno i sintomi del Covid-19 e verranno sottoposti al test della PCR.

In altre parole, la misura dell’efficacia di questo vaccino sarà data dal numero dei soggetti vaccinati (rapportandoli a 100) meno quelli che in seguito potrebbero avere i sintomi della malattia. Poiché ciò dipende essenzialmente dall’esposizione dei soggetti vaccinati, se nessuno di loro svilupperà sintomi da Covid-19 il vaccino sarà considerato efficace al 100%. Ed il risultato sarà del 100% poiché il rischio di esposizione è attualmente molto basso.

Se tutto ciò non fosse sufficiente, posso anche continuare dicendovi che ci sono già 9 cambiamenti nella sperimentazione ed i gruppi appaiono e scompaiono ad un ritmo elevato.

Come la tabella sottostante dimostra, alla data del 22 maggio 2020 (ottavo cambiamento) appaiono il gruppo 4c e 4d ai quali si somministrano pure 4 grammi di paracetamolo in 24 ore.

Vaccini covid placebo

Nella modifica del 2 luglio il gruppo 4c e 4d spariscono, come evidenzia la tabella 2:

Sono senza più argomenti, ma dobbiamo andare avanti.

 I coronavirus ricombinanti, generati da sistemi genetici inversi, sono stati usati per produrre coronavirus chimerici che potrebbero essere utili come vaccini contro il coronavirus e per l’analisi della patogenesi del coronavirus. Ciò significa che gli scienziati hanno manipolato questi virus in laboratorio per diversi anni e un incidente biologico non può mai essere escluso.

. Approfondiamo per favore il valore del siero dei soggetti convalescenti. E poi, gli anticorpi monoclonali, potrebbero essere una valida risorsa?

Eliminiamo immediatamente dalla scena gli anticorpi monoclonali, che il coronavirus renderebbe immediatamente inutili con puntuali mutazioni, e rimaniamo concentrati sul siero dei soggetti convalescenti che contiene una grande miscela di anticorpi monoclonali che tutti assieme hanno sconfitto il Covid-19, nelle persone che hanno superato la malattia. Tale miscela attacca la proteina spike ed altri determinanti antigenici in varie parti ed il virus così circondato non ha più scampo. Se il virus non produce nuovi cladi al ritmo attuale questi anticorpi potrebbero essere arma efficace anche nel prossimo futuro. Ed allora sarebbe politicamente più serio e redditizio cominciare a costruire una banca del siero ed un archivio dei soggetti donatori.  Solo questo investimento è al momento la cosa più razionale che si possa fare, poiché è una certezza terapeutica inoppugnabile ed inavvicinabile da anticorpi monoclonali e futuribili vaccini. Certo non è esente da rischi, ma è un valido strumento terapeutico.

. La pandemia Covid-19 ci ha insegnato la differenza tra verità e veridizione. Perché tanta confusione?

Vero, si è generata molta confusione, un male direi perché ha allontanato le persone dalle istituzioni, dalla scienza ora diventata spesso “meme” virali non lusinghieri. Questo è un male. E in questo clima di assoluta confusione dovremmo solo convincerci che non esiste una scienza univoca, e che parte della scienza ha un severo disturbo della comunicazione.

Secondo il prof. Giuseppe Remuzzi: “L’Istituto superiore di Sanità e il governo devono rendersi conto di quanto e come è cambiata la situazione sul fronte coronavirus dall’inizio dell’epidemia (https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/coronavirus-remuzzi-i-nuovi-positivi-non-sono-contagiosi_19616225-202002a.shtml). Inoltre, secondo il prof. ormai si registrano casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa”.

Però la domanda la pongo io: “Quale è il limite della carica virale che deve essere considerato contagioso?” Questo quesito si tira dietro un secondo dilemma: “A che servono i tamponi adesso se durante l’epidemia si poteva morire tranquillamente senza accedere al tampone?

. Dottor Giannotta, il rovescio della medaglia, ci spieghi.

I tamponi fatti adesso servono soprattutto per abbattere il tasso di mortalità che è andato oltre il 18% in Lombardia. A fine epidemia, il tasso di mortalità si calcola mettendo al numeratore le morti ed al denominatore i casi. Se i tamponi positivi di adesso, che il Prof. Remuzzi classifica come non contagiosi, vengono etichettati dall’Istituto Superiore di Sanità come casi, vanno ad incrementare il valore del denominatore abbattendo in modo artificiale il più elevato tasso di mortalità del mondo. 

Tante notizie andrebbero collegate e devono dare risposte serie. Molte famiglie hanno perso familiari, lutti difficili da metabolizzare per la violenza, per l’isolamento che molti malati hanno vissuto, malati con sintomi spesso chiusi nelle loro case in attesa non solo di presa in carico dalle strutture sanitarie ma anche di diagnosi mai arrivate. 

Non vi è stata una presa di coscienza immediata, direttive sbagliate, nonostante i dati clinici sui malati cinesi giù producevano ricerca e studi scientifici. E abbiamo assistito ad un altro stridente contrasto: “Perché succede questo in Italia mentre è predominante la circolazione dei virus del clade G (seconda generazione di un virus prodotta da un progenitore comune)?

Siccome tutti i film di buona qualità prevedono un colpo di scena, ecco che adesso il coronavirus emerge dalle acque reflue del Nord Italia, a distanza di circa 6 mesi dalla sua reale presenza. Se era nelle acque reflue a metà dicembre 2019 significa che ai primi di dicembre 2019 era tra i padani. E tra la sua iniziale presenza in terra del Nord e l’identificazione certa del primo caso, che data 22 febbraio 2020, sono passati circa 3 mesi. In questi tre mesi di liberissima circolazione si è divertito a contagiare a tappeto le terre del Nord Italia.

Ma anche sotto massiccia circolazione virale, tutti gli scienziati italiani fino al 20 febbraio 2020 ci hanno rassicurati che in Italia non c’erano evidenze di circolazione del virus e che tale mancanza di evidenza si associava alla nostra grande preparazione nel sorvegliare la situazione sanitaria nazionale e che noi eravamo pronti a fronteggiare egregiamente il coronavirus. Purtroppo la storia dice che si trattava di utopistiche convinzioni. 

. Ruolo della Cina. Dottor Giannotta, se un bambino tra tanti anni leggesse il libro di storia cosa dedurrebbe?

È indubbia la responsabilità della Cina poiché ha generato la pandemia e l’ha resa possibile con i suoi enigmi e deleteri stratagemmi che sono andati avanti per l’incapacità del WHO che ha tantissimi punti di contatto e che incarica tantissimi ricercatori cinesi che ostacolano nelle riviste scientifiche la pubblicazione di lavori diversi rispetto a quelli voluti da questo gigantesco potere che vede assieme: Ricercatori cinesi, WHO, Riviste Scientifiche; GAVI, Bill Gates e Case Farmaceutiche che vogliono produrre a tutti costi anticorpi monoclonali inutili e vaccini con scarse informazioni su sicurezza ed efficacia senza un benché minimo razionale scientifico.

Ma la Cina ora sconta un nuovo contagio di ritorno e presto si dovrà misurare con l’ennesimo clade di SARS-CoV-2 e non ha imparato che il mercato del pesce non è il mercato delle vacche sacre.

Fin qui, chi è causa del suo male pianga se stesso, ma se i nuovi cladi ripartiranno dalla Cina sarà una brutta storia per tutti noi.

Noi ringraziamo il dottor Giannotta che profeticamente aveva messo in guardia sia sulla potenziale pandemia in itinere quando tutti i virologi star dicevano l’esatto contrario, sia sulle direttive errate dell’OMS adottate dal governo e dalla sanità che ha portato purtroppo a diagnosi tardive e decessi non arginati. Ma anche per i suoi approfondimenti sull’albero filogenetico del coronavirus. Un lavoro decisamente certosino e figlio di grande capacità di approfondire i dati e compararli tra loro.

Ricordiamo però anche Gavi e vaccine bonds. La domanda sorge spontanea: Quanto il M5S abbia dovuto rinunciare alle proprie battaglie pur di rimanere a galla col il suo nuovo socio al governo, PD e Conte compreso, visto che quando era all’opposizione aveva chiesto chiarezza e fermezza all’allora ministro della salute, Beatrice Lorenzin in merito ai ‘fiumi di denaro dall’Italia al Gavi’?” Hanno avuto il loro ministro della salute (Giulia Grillo) e ora sono sempre e comunque al governo, ma sul GAVI ancora tutto tace. Un meccanismo assurdo che legherebbe la finanza ai vaccini passando per i bambini,  questo l’interrogativo esposto dal M5S. Allora la Lorenzin non rispose, il M5S seppur al governo ha solo prodotto silenzio, e il silenzio a volte è davvero chiassoso quando si ha il potere di agire. Sarebbe importante invece avere trasparenza su questa faccenda.

Cosa ci deve insegnare questa tragedia, come va tutelata la salute pubblica? Sembra che dopo tutto questa immane tragedia pochi abbiano acquisito un insegnamento. Possibile allora che sottoporsi ad un vaccino antinfluenzale, così come proposto da molti politici e dalla Regione Lazio potrebbe aiutare a stanare i casi reali Covid?

E poi ci sono i virus parainfluenzali che danno gli stessi sintomi influenzali e quindi anche simili a quelli del covid-19. Hanno vaccino? Domada ovviamente retorica, no! Il vaccino antinfluenzale offre una probabile protezione specifica esclusivamente nei confronti del virus dell’influenza. Per cui durante il periodo invernale possono insorgere malattie respiratorie acute, provocate da altri virus o da batteri, anche in soggetti vaccinati contro l’influenza.

I tamponi a disposizione e applicati in presenza di sintomi similinfluenzali e le cure domiciliari non hanno insegnato davvero nulla? Eppure, nonostante un vaccino tanto annunciato i malati hanno diversi trattamenti a disposizione, un ventaglio di opportunità che ha salvato molte vite. Ma non sempre i farmaci hanno raggiunto tempestivamente i malati gravi come testimoniano molte storie. I malati, quando sono stati curati in fase molto precoce hanno avuto chance ottimistiche, il dubbio che rimane è che forse a nessuno gioverebbe risolvere con concretezza questa emergenza sanitaria. Speriamo di essere smentiti.

Il Covid-19 è un intrigo pasticciato, molti governi non hanno mostrato interesse a cercare verità e giustizia. Ma i fatti e le notizie ormai ci raccontano altro…purtroppo!

“Merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto” – Dag Hammarskjöld

 

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